Percorsi urbani fatti di voci, letture, canti, rumori e racconti, creati per voi da poeti traduttrici narratrici registi, da chi scrive parla e lavora con la lingua italiana nel mondo.
Idea: Vanni Bianconi
Produzione: Moira Bubola
Editing: Renato Amadò, Fabio Bosia, Thomas Chiesa e Yuri Ruspini
Foto Credit: Cristiana Depedrini
Percorsi urbani fatti di voci, letture, canti, rumori e racconti, creati per voi da poeti traduttrici narratrici registi, da chi scrive parla e lavora con la lingua italiana nel mondo.
Idea: Vanni Bianconi
Produzione: Moira Bubola
Editing: Renato Amadò, Fabio Bosia, Thomas Chiesa e Yuri Ruspini
Foto Credit: Cristiana Depedrini
Attrice.. autrice… burattinaia…. regista….. produttrice! Santuzza Oberholzer è tutte queste cose, però preferisce definirsi semplicemente come tessitrice di storie. Un gran bel pezzo della sua formazione artistica e civica è avvenuto in Equador, specialmente a Quito, tra i banchi dell’Universidad Central e nei viottoli e sulle piazze della città. Rientrante in Svizzera negli anni ’80 fonda a Locarno il Teatro dei Fauni, e da allora produce spettacoli di teatro di figura con musica dal vivo.
Ascoltare è forse un suo talento (anche se ha studiato una lingua che non si può ascoltare, il greco antico); e se ama fare domande è perché ama ascoltare le risposte. Ecco perché Andrea De Cesco ha deciso di diventare giornalista. Ed ecco perché ha l’ossessione per i podcast, a cui è dedicata la sua newsletter Questioni d’orecchio. Le sue radici affondano nella Pianura Padana ma per amore ha scelto Maiorca, un buon posto dove ascoltare non solo parole ma anche vento e mare in barca a vela.
Dopo anni di lavoro come attore, Renato Rinaldi, apre una lunga parentesi in studio di registrazione, e in seguito torna al teatro occupandosi del suono. Da anni gira il mondo creando installazioni e colonne sonore, e realizzando film documentari, reportage e podcast. In campo più squisitamente musicale il suo interesse lo porta a esplorare il rapporto suono/ambiente e voce/paesaggio. Gli capita di mettere la camicia bianca nei momenti sbagliati.
Alice Gussoni è un’audio producer indipendente dal 2013 e le sue inchieste, reportage e documentari sono stati pubblicati da RAI Radio3, RSI e La Repubblica. Alcuni dei suoi lavori hanno ricevuto dei riconoscimenti tra cui il premio Marco Rossi e il premio L’Anello Debole al Festival di Capodarco. Da qualche anno realizza progetti sound specific e si occupa della rassegna di podcast per il progetto Giardini del Suono a Roma. Quando non si occupa di suono o delle sue due figlie, arrampica.
Stefania Muresu è sociologa visuale e autrice di cinema documentario www.rodafilm.org ; www.asincronie.net. Nelle sue storie incrocia vicende di persone e di luoghi, qui con le voci di M. Vittoria Solinas, Salvatore Porcheddu, Angelo Pani, Rita Cao, Fabian Volti, un turista toscano, Iggy Werf, Giovanni Cioni – con gratitudine. Archivi audio: Da Caprera a Serbariu. Prima Parte di N. Saba e N. Martellini (1951). Il brano finale: Narami, Figli di Iubal (testo L. Cireddu, musica C. Doneddu).
Margherita Redaelli è un’esperta mondiale di viaggi fantastici, in quanto se per lavoro e per amore si divide tra Milano e Lovanio, nelle Fiandre belghe, in passato le è capitato di andare nella Cina cinquecentesca in compagnia di un gesuita e negli Stati Uniti con Hannah Arendt. (Non ci credete? Leggete Il mappamondo con la Cina al centro oppure Lezioni di libertà, entrambi usciti per ETS.) Ora, grazie a questo podcast, partenza per la belle époque di Ostenda in compagnia di Kurt van Eeghem.
Tommaso ricerca la connessione. Connessione con il momento presente, con il respiro, con ogni passo. E quando trova questa connessione ecco che tutto sembra convergere in un unico punto, e per qualche istante diventa trasparente, la vita. Chiaro il suo disegno. La parola parlata, sottratta alla carta e pronunciata ad alta voce, trova nel momento presente la sua espressione. Ecco perché Tommaso ama giocarci, con la parola parlata, e unirla al suono, per poi osservare la magia di questo intreccio.
Legno e feltro, e metallo e plastica, e migliaia di componenti. Di questo popò di roba è fatto il suo strumento, la fisarmonica, che di segreti, per lei non ne ha. Perché Natalya Chesnova è una fisarmonicista sopraffina ma anche una cantante, una compositrice e una docente di conservatorio. Con il suo strumento affronta tanti generi musicali, dal classico alla romanza, ma anche tango, jazz e new age. Negli anni ha partecipato e partecipa tuttora a rassegne e festival in tutto il mondo.
Giorgia Tolfo nasce a Marostica nel veneto, un posto dove crescono ciliegie buonissime e si fanno partite a scacchi uniche al mondo (con persone travestite e cavalli, alfieri e torri vere). Gli studi li fa a Bologna e la città della vita sembrerebbe Londra, dal 2012. Da qui scandaglia e surfa le profondità e le onde degli archivi e delle biblioteche nazionali britanniche, come ricercatrice, traduttrice e saggista. Il suo primo libro s’intitola Wild Swimming (2025) ed è uscito per Bompiani.
In nave naviga ma sulla terraferma fermo mica tanto sta. Fra la Sardegna e altre coste del Mediterraneo, Simone Azzu salpa naufraga e attracca. Ma quando non guarda il mare, scrive e compone il da farsi in scena. Fra i suoi spettacoli, Petter: Prigioniero Politico e Il Pubblico Bene. Avrebbe voluto fare il marinaio.
Alan Alpenfelt è regista teatrale, animatore di radio comunitarie, produttore discografico e insegnante d’inglese. Dal 2021 coordina Luminanza, un reattore per la drammaturgia contemporanea svizzera in lingua italiana. Ha vinto il premio svizzero per le arti sceniche nel 2022 con Ticino is burning, per il lavoro di networking svolto insieme a C.Parini, E.Boillat, F.Sproccati, S.Waldvogel. Vive principalmente a Mendrisio, Svizzera.
Nell’incolta periferia di Lecce dove nasce nel 1970 da piccolo Mario Perrotta impara (non nell’ordine): il dialetto leccese (vietato dalla madre ma non dai nonni), il gioco del pallone praticato sui petruddhuli (il pietriccio), e a fare a mazzate tra ragazzi (gioco più serio del semplice “fare la lotta”). Crescendo impara a trasformare una vocazione in un’arte e una professione, l’attore. Nel 2023 decide impavidamente di mettersi a fianco di Calvino e, con lui, ragionare di libertà.
Orla Mary O’Neill ha viaggiato e vissuto in giro per l’Europa eccetera eccetera e ha lavorato e studiato in giro per l’Europa eccetera eccetera ma da un po’ abita in modo abbastanza stanziale in Liguria, côté Rivëa de Punente. Afflitta da un’inarrestabile passione per le parole e per tutto quel che viaggia tra i 20 e 20’000 Hz, negli ultimi anni, oltre ad amare i suoi figli e tradurre articoli, libri e pièce di teatro, realizza opere audio. Il suo primo documentario è andato in onda sulla BBC.
Artista audio producer, Valeria Muledda è la fondatrice di Studiovuoto, uno studio di architettura che non costruisce ma propone attività e opere centrate sul territorio e l’abitare. In Cicàlia si ascoltano anche Angelina Aiello, Pina Fais, Alexandra Goddi, Maria Antonietta Marletta, Maria Mazzella, Rino Porcheddu, Pasquale Sanna, Normen Stern, Silverio Tocco.
Si ringraziano: Antonietta Boninu, Maria Rosaria Carta, Marilena Deledda, Rubens D’Oriano, Dario D’Orlando, Giovanni Grecu, Salvo Guidetti, Gianluigi Marras, Maria Luisa Mason, Maria Francesca Pipere, Pasquale Sanna, Carlo Sezzi.
Andrée-Marie Dussault (1974) nasce in Québec. Dopo gli studi in sociologia va a Ginevra e consegue un master in relazioni internazionali e dirige il mensile femminista l’Emilie. Dopodiché, viene espulsa dalla Svizzera e si trasferisce in India per sette anni. Qui scrive un libro, Voyage dans l’Inde des Indiennes. Ora, dal 2014 è ritornata a vivere nella Confederazione Elvetica. Giornalista indipendente, collabora soprattutto con il quotidiano le Temps. Si lava i denti e fa yoga tutti i giorni.
La radio entra nella vita di Sara Sartori quando da ragazza si ritrova in un villaggio sperduto delle Ande dove manca tutto: luce, gas, ma mai una radiolina. Da allora continua a viaggiare e a registrare suoni e voci per raccontare storie, specialmente quelle che toccano i diritti umani e le tematiche socio ambientali. Queste storie sono pubblicate da One Podcast, Radio24, RSI, Audible, Rai Radio3, Loquis e Il Fatto Quotidiano. Vite di montagna e cammini sono le sue passioni.
La passione per la registrazione, il montaggio e la diffusione di suoni nasce nel paesino di Certara (55 abitanti), quando – grazie a un elettrodomestico chiamato “radio” – si potevano sentire voci provenienti da mondi lontani. Jonathan Frigeri ha poi vissuto in diverse città (Dakar, San Francisco, Parigi, Città del Messico e Bruxelles). Oggi, come direttore artistico dell’Istituto Internazionale di Ricerca sulla Radio e la Magia, crea spettacoli sonori alla frontiera tra l’arte e la scienza.
Residente da qualche anno a Zurigo e specializzato nella creazione di prodotti narrativi per aziende e organizzazioni no-profit, a Fabio Bruno piacciono i rumori ambientali, il teatro e il racconto. Le sue produzioni nascono dall’ascolto profondo e dal gioco con i suoni e le parole: l’obiettivo è di provare a dare voce alle storie, senza dimenticare di coinvolgere, emozionando, chi ascolta.
Marco Alloni da 25 anni tenta di vivere al Cairo, una megalopoli dove: A) è sposato con una giornalista egiziana; B) ha cresciuto due figli; C) si fa del male scrivendo romanzi e saggi (tra cui una trilogia di 1500 pagine ancora, dopo 10 anni, in divenire…). Sopravvive collaborando con alcune testate giornalistiche svizzere e italiane.
Gionata Zanetta è un artista musicale e visivo di Lugano. Musicalmente attivo da oltre 40 anni, ha appena pubblicato con la Danfango Orchestra “Caffèlice”, un ménage à trois fra la canzone d’autore, le orchestre degli anni ‘60 e le ultime frontiere della musica generativa. Le sue ultime opere audiovisive sono Boutique Patuzzo, un musical animato e un documentario sul cantante italiano Mike Francis scritto a quattro mani con Paola Fanetti.