A cadenza settimanale ogni venerdì, RSI Info arricchisce la propria offerta digitale e propone il podcast "Il mondo là fuori", disponibile nel portale audio RSI Info e sulle piattaforme dedicate di Spotify e Apple.
“Il mondo là fuori” nasce con l'obiettivo di permettere a chi ascolta di ritrovare le informazioni rilevanti su un tema d’attualità, attraverso il racconto delle giornaliste e dei giornalisti della redazione dell’informazione RSI: Bettina Müller, Alan Crameri e altre firme dell'attualità ai microfoni della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana.
“Il mondo là fuori” ti offre un orientamento nel caos delle news, il bandolo della matassa dal quale ricostruire un avvenimento e risalire al senso di una notizia.
A cadenza settimanale ogni venerdì, RSI Info arricchisce la propria offerta digitale e propone il podcast "Il mondo là fuori", disponibile nel portale audio RSI Info e sulle piattaforme dedicate di Spotify e Apple.
“Il mondo là fuori” nasce con l'obiettivo di permettere a chi ascolta di ritrovare le informazioni rilevanti su un tema d’attualità, attraverso il racconto delle giornaliste e dei giornalisti della redazione dell’informazione RSI: Bettina Müller, Alan Crameri e altre firme dell'attualità ai microfoni della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana.
“Il mondo là fuori” ti offre un orientamento nel caos delle news, il bandolo della matassa dal quale ricostruire un avvenimento e risalire al senso di una notizia.
È appena finita la fase di consultazione degli accordi che potrebbero regolare in futuro le relazioni tra la Svizzera e l’Unione Europea. Sono accordi che sono stati negoziati. Ora, i partiti, i cantoni, i sindacati, le associazioni economiche, i contadini, tantissime associazioni e enti hanno detto la loro. Seguiranno nei prossimi anni un acceso dibattito in parlamento e un’altrettanto accesa campagna in previsione di un voto popolare.
Allora, quali sono i contenuti di questi accordi negoziati?
Ne parliamo con Alan Crameri, responsabile della redazione “Nazionale”: una guida pratica e per principianti agli accordi.
C’è una partita importante nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, che pochi stanno seguendo. Si tratta della possibilità della tecnologia di determinare ciò che pensiamo e di condizionare anche la nostra percezione della realtà. Alcuni recenti sviluppi tecnologici mettono infatti a rischio la nostra libertà di pensiero e l’immediatezza delle nostre percezioni . Nella partita ci sono le grandi aziende tecnologiche, principalmente americane, che controllano le piattaforme digitali , quelle piattaforme che una buona parte di noi usa ogni giorno e che oramai conoscono noi utenti meglio dei nostri famigliari.
Chi sta seguendo con attenzione questa evoluzione è Bruno Giussani, esperto di questioni sociali legate alle tecnologie digitali, e’ lui nostro ospite in questo episodio.
I dazi americani del 39%. Uno shock per la Svizzera che confidava in un rapporto privilegiato con gli Stati Uniti. La situazione è precipitata a fine luglio, dopo una controversa telefonata tra la presidente della Confederazione, Karin Keller-Sutter e il presidente USA, Donald Trump. Il Consiglio Federale vuole fare una nuova offerta al governo statunitense. Un’offerta mantenuta segreta, che ha un obiettivo: abbassare i dazi entro fine ottobre, termine cruciale per i negoziati in corso. Cosa succede adesso? Quanto è grave la situazione? È tutta colpa di Trump o il Consiglio Federale si è mosso male?
Ne parliamo al Mondo là Fuori con Alan Crameri, responsabile dell’attualità nazionale radio RSI
Chissà quale sarebbe stata la vita di Lynn, se fosse rimasta in Etiopia. “Se non venivi adottato, a un certo punto ti mandavano come schiava a lavorare nelle case”, dice lei. Invece oggi è qua, in Svizzera, felice.
In questo secondo episodio della serie che “Il mondo là fuori” dedica al mondo degli adottati, Sofia Stroppini la incontra. Nel suo salone pieno di gatti, Lynn ci ha raccontato anche degli episodi di razzismo che ha subìto, così come del suo sogno di tornare, un giorno, in Etiopia.
Ascolta anche il nostro primo incontro, con Giorgio.
undefinedC’è chi lo segue con piacere, chi perché non ci sono altri grandi eventi e chi non lo considera uno sport degno di questo nome. Fra pochi giorni la Svizzera ospita gli Europei femminili di calcio, otto città elvetiche accolgono durante il mese di luglio le migliori atlete della disciplina. Noi cogliamo l’occasione per capire se questo sport sta decollando, quanto è seguito e quanti soldi muove. E guardiamo anche a quanto ci credono le associazioni di calcio e a quanto il calcio femminile è radicato nella nostra società, qual è insomma la sua storia sul continente.
Ne parliamo con due interlocutori, con Marzio Minoli collega della redazione Economia e con Marialaura Scatena, giornalista sportiva.
Dalle prime ore di venerdì 13 giugno e’ in corso un attacco senza precedenti di Israele contro l’Iran, con uccisioni mirate di comandanti militari e scienziati nucleari e attacchi missilistici contro i siti nucleari iraniani e vari quartieri di Teheran. L’Iran ha risposto lanciando a sua volta missili su Tel Aviv, Haifa, il nord e il sud di Israele, colpendo anche un ospedale. Israele ha motivato questa operazione, denominata Rising Lion, come una questione di sopravvivenza: l’Iran è vicinissima alla bomba nucleare e questa sarebbe una minaccia troppo grande.
Quali sono gli obiettivi del premier israeliano Benjamin Netanyahu? Come sta rispondendo l’Ayatollah Ali Khamenei, la guida suprema, massima autorità religiosa e politica dell’Iran, anche lui nel mirino israeliano? E cosa si sa del programma nucleare iraniano?
Tutte incognite di cui parliamo con il collega Alberto Zanconato, che ha vissuto per 13 anni in Iran, dove ha seguito l’attualità e i negoziati internazionali sui programmi nucleari iraniani.
Minorenni che se ne vanno, senza dire perché e senza dire dove. È capitato varie volte nelle scorse settimane nella Svizzera italiana. Ne abbiamo sentito alla radio le segnalazioni di scomparsa. Spesso basta poco tempo fino al ritrovamento della persona.
Ma restano anche questioni aperte: perché? Se l’allontanamento è volontario, qual è il bisogno di chi fugge? E come si muovono le autorità quando ricevono denunce di scomparsa?
Sono le domande che approfondiamo in questo episodio con Romina Lara e i suoi interlocutori, la polizia e un giudice. Ogni storia di scomparsa è diversa, ci sono le bravate, ma ci sono anche storie che nascondono disagi profondi, e le famiglie vanno aiutate.
Nel 2019 in Sudan una rivolta popolare rovesciava decenni di regime dittatoriale di Omar Al Bashir. Fu un momento storico, carico di speranze di rinascita per il paese africano. Ma da quei giorni, il Sudan e’ stato travolto da un golpe militare e una guerra civile. Oggi combattimenti tra schieramenti militari rivali, esecuzioni sommarie, violenze sui civili stanno devastando il paese, mettendo milioni di sudanesi in fuga.
Come si è arrivati a questa situazione? Ne parliamo con Emiliano Bos, di ritorno da una trasferta nella regione, che ci propone il suo incontro con un medico sudanese e un paramilitare delle RSF (Rapid Support Forces) che si oppongono all’esercito e sono responsabili di molti massacri.
È grande due volte il Ticino ma per attraversarla bisogna passare 800 posti di blocco. È abitata da 3 milioni di persone, in città sovraffollate e anche tanti villaggi sparsi nelle vallate. La Cisgiordania non è sotto i riflettori come la Striscia di Gaza, ma vive pure sotto assedio, con tensioni frequenti. Ci sono aree dove l’esercito israeliano controlla strade e accessi e altre dove una parte dei coloni organizza raid violenti contro i palestinesi. Come vive la popolazione civile palestinese nella regione? Come supera le difficoltà?
In questo episodio la nostra inviata Naima Chicherio ci racconta la quotidianità di questi uomini e queste donne e di chi cerca di aiutarli.
Nestlé è una delle più importanti multinazionali svizzere – ed è l’impresa agroalimentare numero uno al mondo. Ma da alcuni anni è alle prese con un guaio che riguarda le sue “acque minerali naturali” o “acque di sorgente”. Controlli hanno mostrato quanto queste non siano pure, ma filtrate o trattate prima di arrivare sulle nostre tavole. Nestlé ha riconosciuto di avere sottoposto le acque a trattamenti illegali e che l’acqua pura di sorgente, libera da pesticidi o altri inquinanti, oggi non esiste più. Ma la vicenda è solo agli inizi, perché una commissione d’inchiesta del Senato francese accusa ormai lo Stato di essersi piegato al lobbismo di Nestlé, eliminando dai rapporti sanitari ogni riferimento a pesticidi o batteri nelle acque minerali.
Quali sono gli ultimi dettagli di questa vicenda in Francia e quali gli sviluppi in Svizzera?
Ne parliamo con la nostra collaboratrice dalla Francia, Annalisa Cappellini. E con la collega Monica Fornasier, della redazione Nazionale.
Per giorni abbiamo assistito a tensioni tra India e Pakistan che salivano di giorno in giorno di livello. E poi il silenzio, con il cessate il fuoco concordato il 10 maggio, che tiene ancora molti con il fiato sospeso. Gli scontri armati al confine tra i due paesi hanno riaperto una frattura che ha radici lontane. Ci riporta al 1947 data della partizione dell’India coloniale inglese in due Stati indipendenti.
Perché tanta tensione tra i due paesi? Quanto c’entra il territorio conteso del Kashmir? E quanto si parlano indiani e pachistani, così divisi ma vicini e accomunati dalla storia.
Ne parliamo in questo episodio con chi conosce entrambi i paesi e vive in India: la nostra collaboratrice Chiara Reid, da Mumbai.
La vittoria all’Eurovision Song Contest 2024 con il brano “The code”, il codice, doveva essere il trampolino di lancio. Invece per il cantante svizzero Nemo è stato un anno di poca musica e molti dubbi. Troppa pressione politica, per la sua lotta a favore dell’identità non binaria, “I broke the code“ ? O troppa pressione commerciale, in un business dello spettacolo tritatutto?
Manuele Ferrari, corrispondente RSI dalla svizzera tedesca, segue Nemo già da prima della sua fama internazionale. Con lui guardiamo al percorso di questo artista fuori dagli schemi per la Svizzera. E facciamo tappa anche a Basilea, dove sono in corso i preparativi per l’edizione 2025 dell’Eurovision Song Contest.
Lo scontro tra i due giganti dell’economia mondiale è ormai frontale e la Cina è l’unico Paese che ha risposto occhio per occhio ai dazi esorbitanti imposti dall’amministrazione Trump, costringendola a tornare sui suoi passi.
L’esito della partita tra Stati Uniti e Cina è incerto, ma sta avendo un impatto sulle altre economie del mondo, compresa la nostra. Come sta giocando questa partita la Cina di XI Jinping? Su cosa può fare leva e quali sono invece le sue vulnerabilità?
Ne parliamo in questo episodio con Lorenzo Lamperti, che da Taipei questa partita la sta osservando da mesi e ci racconta come sta andando.
A poche ore dalla cerimonia dei funerali di Papa Francesco, si prosegue anche con i preparativi per il conclave. La data dell’assemblea dei cardinali che a porte chiuse (“cum clave”) dovrà nominare il nuovo papa ancora non c’è. Ma la procedura prevede che si riunisca entro massimo 20 giorni dalla morte del pontefice, Bergoglio è morto lunedì 21 aprile. E come da tradizione, i cardinali elettori si riuniranno in uno dei luoghi più suggestivi del Vaticano, la cappella Sistina.
Come si preannuncia questo conclave? Chi lo compone e quali sfide si prospettano per il successore di Francesco?
Ne parliamo in questo episodio con il collega Bruno Boccaletti, giornalista e produttore RSI responsabile delle trasmissioni religiose, che nel 2023 aveva incontrato Papa Francesco, durante una lunga intervista concessa alla RSI.
Il primo annuncio sui dazi è stato uno choc per il governo svizzero. A Berna ci si immaginava di avere una relazione speciale con Washington, perché in fondo gli Stati Uniti e la Confederazione sono considerate “repubbliche sorelle”. In realtà Donald Trump si comporta come altri suoi predecessori, che a più riprese hanno costretto le autorità svizzere a prendere decisioni contro la propria volontà.
In questo episodio, con le spiegazioni della giornalista RSI Anna Riva, guardiamo alle relazioni tra Berna e Washington, nella diplomazia dei sorrisi e dei rapporti di forza, tra disillusione e telefonate ad alto livello, come quella della settimana scorsa tra Karin Keller-Sutter e lo stesso Donald Trump.
La disoccupazione in Italia e’ diminuita, anche quella giovanile, e non e’ mai stata così bassa da un paio di decenni. Nel contempo le buste paga non sono mai state così sottili, con un andamento dei salari tra i peggiori nel confronto europeo, l’ultima analisi OCSE riferisce di stipendi in Italia che sono diminuiti rispetto al 1990. Oggi quasi un italiano su quattro e’ a rischio povertà.
Il governo Meloni ha introdotto degli incentivi per aiutare le categorie più fragili, ha promosso il bonus donne e il bonus giovani. Quali risultati sta portando questa strategia e soprattutto come si e’ arrivati a questo punto?
Ne parliamo con Anna Valenti, corrispondente RSI da Roma.
È il profondo Nord, una terra coperta dai ghiacci e poco ospitale, una vasta isola abitata soprattutto lungo le sue coste, conta 57mila abitanti. È la Groenlandia, territorio danese autonomo, ora al centro dell’attualità internazionale. È entrata nelle mire del presidente statunitense Donald Trump, che la vuole a tutti i costi, sottraendola alla Danimarca. Perché tutto questo interesse? Qual è l’importanza strategica della Groenlandia? E cosa vogliono i groenlandesi, che poche settimane fa hanno partecipato alle elezioni per il rinnovo del proprio parlamento? “La Groenlandia non è in vendita” ha detto Jens-Frederik Nielsen, il neoeletto premier groenlandese. Di tutto questo parliamo a “Il mondo là fuori” con la collega della redazione Esteri, Sofia Stroppini.
Bergamasco, camionista, fisico imponente, combattente per l’Ucraina. Il protagonista di questo episodio è Yuri Previtali e ci porta nella realtà della guerra. Tralasciamo i dettagli violenti e ci occupiamo di quelli emotivi e motivazionali. Perché secondo lui vale la pena rischiare la vita?
Per lui la questione è personale. Per il popolo ucraino invece è una domanda che vale per tutta la società. Come partire per combattere, ora che Trump sembra voler discutere direttamente con Putin, mentre sul campo le armi (droni, gas) sono sempre più brutali?
Il racconto è dell’inviato RSI Pierre Ograbek, ritornato in Ucraina in questi giorni e di nuovo lungo la linea del fronte.
A Lugano in questi mesi centinaia di inquilini hanno ricevuto la disdetta del proprio contratto d’affitto. Sempre più appartamenti del centro sono destinati ad affitti brevi come AirBnB. Mentre diverse palazzine nei quartieri più popolari cittadini sono state vendute e gli inquilini invitati o a comprare, o a cambiare casa. E ci sono sempre meno alloggi a prezzi abbordabili. Per il momento la città non interviene. Ma quanto è grave la situazione? Stiamo andando verso una crisi dell’alloggio, come a Zurigo o Milano?
Ne parliamo in questo episodio con il nostro collega di “Patti Chiari” Nicola Agostinetti .
La pornografia occupa uno spazio molto importante in Internet. L’otto percento di tutto il traffico in rete coinvolge quelli che chiamiamo un po’ ipocritamente siti per adulti, perché molti utenti sono minorenni, uno su tre ci dicono cifre dalla Francia. Basta dichiarare con un clic di avere più di 18 anni e si aprono i portali più trasgressivi. Proprio dalla Francia però arriva un cambiamento, ci sono delle nuove regole per l’accesso ai siti pornografici. Bisogna dar prova della propria reale età. Ma i giganti del settore porno sono determinati ad aggirare queste nuove regole e anche milioni di utenti. E in Svizzera? C’è qualcuno che ci vede un problema e si sta muovendo per cambiare lo stato di cose. Ne parliamo in questo episodio con la nostra collega, da Parigi, Annalisa Cappellini e con Gianluca Olgiati da Zurigo.