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pagine di letteratura
Pagine Ebraiche
28 episodes
8 months ago
Da "Gli aquiloni" di Romain Gary a "Mario e il mago" di Thomas Mann, nella rubrica "pagine di letteratura" ogni puntata il critico letterario Alberto Cavaglion racconta alla redazione di Pagine Ebraiche un libro della sua biblioteca reale o virtuale. Un modo per scoprire o riscoprire i grandi testi e autori della nostra letteratura.
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Da "Gli aquiloni" di Romain Gary a "Mario e il mago" di Thomas Mann, nella rubrica "pagine di letteratura" ogni puntata il critico letterario Alberto Cavaglion racconta alla redazione di Pagine Ebraiche un libro della sua biblioteca reale o virtuale. Un modo per scoprire o riscoprire i grandi testi e autori della nostra letteratura.
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Episodes (20/28)
pagine di letteratura
L'accademia italiana vista da Cesare Cases
“Correva l'anno 2020 molti ministri si erano succeduti alla pubblica istruzione. Sotto Lucio Lombardo Radice era stata introdotta una facoltà mista di marxismo e teologia, ma poi dichiarata superflua, superata ogni ideologia, essa era stata soppressa insieme alle altre facoltà umanistiche”. Così inizia l'apologo graffiante scritto nel 1977 da Cesare Cases e pubblicato sui Quaderni piacentini. Un racconto di semifantascienza dedicato all'accademia italiana, letto e riscoperto dal critico letterario Alberto Cavaglion nell'ultima puntata di pagine di letteratura.
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4 years ago
39 minutes 5 seconds

pagine di letteratura
Alberto Savinio, una nuova enciclopedia
“L'enciclopedia è un osservatorio molto particolare. Consente di vedere e capire che cosa in un determinato momento storico un intellettuale sapeva racchiudere nelle poche righe di una voce, ad esempio in quella riguardante gli ebrei. Riguardo al posto che gli ebrei dovrebbero avere, o non dovrebbero avere in una determinata società”, spiega il critico letterario Alberto Cavaglion nella nuova puntata di pagine di letteratura. Una puntata dedicata proprio all'enciclopedia e in particolare a quella, molto originale e voluminosa, firmata da Alberto Savinio. “Una enciclopedia molto diversa da quelle che siamo abituati a maneggiare di solito”.
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4 years ago
37 minutes 24 seconds

pagine di letteratura
Fölkel tra poesie e identità ebraica
“Se non sei mordace è inutile che mostri i denti”. Era uno dei detti preferiti di Ferruccio (Fery) Fölkel, scrittore e poeta triestino, di cui quest'anno ricorrono i cento anni dalla nascita. “Un uomo che i denti li mostrava in modo spietato. Con tutti, anche con gli amici più cari”, racconta Alberto Cavaglion, riprendendo in mano, per la nuova puntata di pagine di letteratura, il libro di Fölkel Monade: 33 poesie del giudeo.
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4 years ago
29 minutes 29 seconds

pagine di letteratura
Heinrich Böll e il suo spietato "Dov'eri, Adamo?"
"Dov'eri, Adamo?" dello scrittore tedesco Heinrich Böll, pubblicato per la prima volta nel 1951, torna oggi nelle librerie italiane in una nuova edizione. E il critico Alberto Cavaglion, nell'ultima puntata di pagine di letteratura, spiega perché sia una lettura importante per quanto molto difficile da affrontare. “È un romanzo con una struttura a spirale che finisce con l'inghiottire il lettore dentro una morsa tremenda. - spiega Cavaglion - È una condanna spietata della guerra, fatta con un occhio aspro, terribile, che non nasconde nulla, che mette in evidenza gli aspetti più crudeli dell'animo umano. E racconta la vicenda sentimentale di un soldato tedesco che, nell'ultimo periodo della seconda guerra mondiale, vive la ritirata del Terzo Reich dal fronte orientale. Da una non identificata città ungherese dove assiste alla deportazione degli ebrei locali. Soprattutto segue le vicissitudini di una ragazza di cui si era innamorato”.
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4 years ago
25 minutes 3 seconds

pagine di letteratura
Lo squalo magico di Dino Buzzati
Il colombre è una squalo misterioso e magico, nel solco della tradizione biblica. Guai a vederlo sulla scia della propria barca: il destino della persona presa di mira sarà segnato. E così accade a Stefano, protagonista del libro di Dino Buzzati intitolato proprio Il colombre. Un libro che racconta la quotidianità enigmatica e inquietante, l'indecifrabilità del destino umano. Un libro che si adatta a questo strano tempo, come spiega il critico letterario Alberto Cavaglion nell'ultima puntata di pagine di letteratura.
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4 years ago
18 minutes 59 seconds

pagine di letteratura
Il naso di Cyrano de Bergerac
"Aveste avuto, altronde, l'ingegno così fino / da potermi al cospetto dell'inclita brigata / servirmi tutti i punti di questa cicalata, / non ne avreste nemmeno la metà proferito / del quarto d'una sillaba, ché, come avete udito, / ho vena da servirmeli senz'alcuna riserva, / ma non permetto affatto che un altro me li serva". Così si conclude il famoso monologo sul naso del Cyrano di Edmond Rostand, interpretato in Italia magistralmente da Gigi Proietti. A questo celebre testo il critico letterario Alberto Cavaglion dedica l'ultima puntata di pagine di letteratura, tracciando un collegamento tra il monologo e la cultura ebraica.
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4 years ago
19 minutes 33 seconds

pagine di letteratura
Marina Jarre, sulle tracce del padre
Nell'Europa post 1989, Marina Jarre parte da Torino assieme al figlio. Destinazione Lettonia, patria del padre scomparso di cui vuole scoprire il destino. Un viaggio raccontato nel libro Ritorno in Lettonia, al centro della nuova puntata di pagine di letteratura con il critico Alberto Cavaglion.
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4 years ago
25 minutes 9 seconds

pagine di letteratura
Il fascismo ci tolse Emanuele Artom
“Il fascismo non è una tegola cadutaci per caso sulla testa; è un effetto della apoliticità e quindi della immoralità civile del popolo italiano. Se non ci facciamo una coscienza politica non sapremo governarci, e un popolo che non sa governarsi cade necessariamente sotto il dominio straniero, o sotto la dittatura di uno dei suoi”, scriveva nel suo celebre Diario il partigiano ebreo torinese Emanuele Artom, catturato sulle montagne piemontesi e ucciso, a soli 28 anni, dai nazifascisti nel marzo del 1944. A lui è dedicata l'ultima puntata di pagine di letteratura, in cui il critico Alberto Cavaglion ricorda quanto la lucidità e le idee di Artom avrebbero potuto dare all'Italia della ricostruzione.
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4 years ago
30 minutes 42 seconds

pagine di letteratura
Augusto Segre e l'autobiografia da riscoprire
"Un libro che mette in scena, come fosse un copione teatrale, figure simboliche e tra loro contraddittore dell'ebraismo del Novecento”. Così il critico letterario e storico Alberto Cavaglion descrive l'autobiografia di Augusto Segre, “Memorie di vita ebraica: Casale Monferrato-Roma-Gerusalemme, 1918-1960”. Libro al centro della nuova puntata di pagine di letteratura, che, aggiunge Cavaglion, è “molto difficile da trovare oggi e questa è l'occasione per fare un appello affinché possa essere ristampato. Sarebbe un servizio per la comunità".
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4 years ago
30 minutes 30 seconds

pagine di letteratura
L'Elogio dell'imperfezione di Rita Levi-Montalcini
“Al di là dei grandi meriti scientifici, vi è anche nascosto in Levi-Montalcini un grande talento narrativo, una grande capacità di scrittura. Una verve letteraria tipica di una stagione ebraica novecentesca che ha dato molti frutti strepitosi”. In questo caso, il frutto strepitoso di cui parla il critico Alberto Cavaglion, è Elogio dell'imperfezione della celebre scienziata Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, al centro della puntata di oggi di pagine di letteratura. Un libro, introdotto dal bellissimo ritratto narrativo di Torino firmato dal pittore Giorgio De Chirico, in cui la scienziata racconta sia le sue scoperte sia i propri legami famigliari, in particolare quello con sorella gemella Paola.
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4 years ago
37 minutes 22 seconds

pagine di letteratura
Il Corto viaggio sentimentale di Italo Svevo
“Una lunga riflessione autobiografica sulla condizione della vita che ha come oggetto un viaggio in treno”. Così il critico letterario Alberto Cavaglion descrive Corto viaggio sentimentale di Italo Svevo, racconto incompiuto e incompleto del grande scrittore triestino, al centro di questa nuova puntata della rubrica pagine di letteratura.
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4 years ago
33 minutes 16 seconds

pagine di letteratura
Aldo Zargani, per violino solo
“Rimasi folgorato da quella lettura. Non riuscii a staccarmi da quel libro. Fui subito convinto che l'autore fosse in uno stato di grazia nel momento in cui lo scrisse. Uscì nel 1995 quando l'Italia riscopriva le memorie delle leggi razziali, dell'antisemitismo fascista, della Shoah. Era diverso da tutti gli altri. Era la storia di un ebreo italiano nel Novecento”. Il libro in questione è “Per violino solo. La mia infanzia nell’Aldiqua. 1938-1945”, di Aldo Zargani e a raccontare di esserne stato subito rapito è il critico letterario Alberto Cavaglion nella rubrica pagine di letteratura. A Zargani, recentemente scomparso, al suo umorismo, all'indelebile segno lasciato da “Per violino solo” nella letteratura italiana è dunque dedicata la puntata di oggi.
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5 years ago
28 minutes 43 seconds

pagine di letteratura
Singer, racconti che lasciano il segno
“Non si è più le stesse persone dopo essere passati attraverso i racconti di Isaac Bashevis Singer”, spiega il critico letterario Alberto Cavaglion nell'ultima puntata della rubrica pagine di letteratura. Ed è proprio uno di questi racconti, “Colui che non era visto”, al centro della conversazione di questa sera con Cavaglion. Un'occasione per scoprire Singer e la sua capacità di mettere in scena, attraverso i suoi personaggi, il misticismo ebraico.
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5 years ago
30 minutes 42 seconds

pagine di letteratura
Sciascia e lo smemorato di Collegno
“Il 10 marzo del 1926, alle 9.50 il custode del cimitero israelitico di Torino, Tommaso Cibrario, vede un uomo d'aspetto miserabile avviarsi frettoloso e guardingo verso l'uscita. Poiché dai primi del mese basi funerarie di bronzo erano scomparse dalle tombe di quel cimitero, il custode ebbe il sospetto che quell'uomo ne avesse appena trafugata una”. Da questo episodio, con protagonista il cosiddetto smemorato di Collegno, prende il via la riflessione-inchiesta di Leonardo Sciascia in Teatro della memoria (Adeplhi). Quali sono le implicazioni, secondo Sciascia, di questo avvenimento che prende il via nell'antico cimitero ebraico di Torino e nel pieno della fascistizzazione dell'Italia? Lo spiega il critico Alberto Cavaglion nella nuova puntata di pagine di letteratura.
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5 years ago
28 minutes 5 seconds

pagine di letteratura
Un romanzo spettacolare
"Una lettura che potrebbe spalancare finestre di spettacolarità. Un libro teatrale. Sembra di assistere ai duelli di amore e di spada comodamente adagiati nelle nostre poltrone”. Un romanzo storico che nulla ha da invidiare alle serie televisive e online tanto in voga in questi anni. Questa volta non sveliamo il titolo del libro al centro della nuova puntata di “pagine di letteratura” con protagonista il critico letterario Alberto Cavaglion, ma diamo solo qualche indizio. Una scelta originale, fuori dagli schemi, che si comprende solo ascoltando l'analisi di Cavaglion.
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5 years ago
25 minutes 1 second

pagine di letteratura
Augusto Monti, insegnare l'antifascismo
Nonostante negli anni '30 il liceo fosse in larga parte molto fascistizzato, ci furono professori in grado di trasmettere ai propri studenti quegli anticorpi necessari a combattere la dittatura. Tra questi, racconta Alberto Cavaglion nella nuova puntata di pagine di letteratura, Augusto Monti. “Professore del Liceo D'Azeglio di Torino, Monti è stato un grande insegnante, un grande professore di lettere classiche e appartiene a quella generazione di professori che furono le guide spirituali del miglior antifascismo”. Monti l'antifascismo lo insegnò sui banchi di scuola, accompagnando i suoi studenti a comprendere i grandi autori classici e la loro libertà di pensiero ma anche scrivendo di suo pugno racconti carichi di valori risorgimentali e al contempo lontani dalla retorica fascista. Tra questi racconti, Cavaglion rievoca in particolare Un savio natano monferrino, contenuto nella raccolta Iniqua mercede, pubblicato dalla casa editrice Ceschina nel 1935. Ispirato al celebre Nathan il saggio di Gotthold Ephraim Lessing, il racconto di Monti rappresenta una risposta al clima di antisemitismo sempre più pesante che si respira nell'Italia fascista. Nel 1934 a Ponte Tresa vengono arrestati diversi antifascisti, molti sono ebrei: Sion Segre Amar, Leone Ginzburg, Mario Levi, e altri ancora. Il processo contro di loro fa esplodere la “questione ebraica”: “dopo Ponte Tresa abbiamo la prima avvisaglia della sorta di teorema che applicherà Mussolini: tutti gli ebrei sono antifascisti, tutti gli antifascisti sono ebrei”, spiega Cavaglion. In questo contesto, Monti scrive il suo racconto: un dialogo tra il padre e un celebre ebreo di Acqui, Graziadio Debenedetti. Quest'ultimo ebbe una parte importante nella vita dei Monti: salvò il padre di Augusto dal tracollo economico e diventò, per il futuro professore del D'Azeglio, l'esponente “di una diversità che ha reso possibile la salvezza della sua famiglia”. Il racconto Un savio natano monferrino è una difesa di questa diversità, della libertà di religione, una contestazione del clima di antisemitismo dell'Italia di allora nonché una sintesi di storia dell'ebraismo in Piemonte. Un racconto da leggere e da ascoltare di un professore che ebbe il coraggio di mettere nero su bianco la sua posizione contro la retorica fascista.
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5 years ago
33 minutes 44 seconds

pagine di letteratura
Meneghello e la condizione del dispatrio
Di Luigi Meneghello (1922-2007) sono noti soprattutto altri scritti. Come I piccoli maestri, straordinaria testimonianza autobiografica della Resistenza. Nel nuovo appuntamento con "pagine di letteratura" Alberto Cavaglion focalizza l'attenzione però soprattutto su un altro libro, meno conosciuto: Il dispatrio. Una riflessione profonda su cosa significa amare il proprio Paese, ma avere anche il bisogno urgente di lasciarlo. Di trovare altrove le proprie soddisfazioni. Come fece Meneghello, legatissimo al Veneto, all'altipiano, alle terre in cui crebbe e in cui si distinse anche come combattente partigiano. Ma costretto alla scelta inevitabile di varcare nuovi confini per affermarsi in campo accademico. Nel suo caso a Reading, in Inghilterra. Un taccuino importante, ricco di aneddoti e spunti. Anche nel segno dell'unione con Katia Bleier, sua compagna di vita, un'ebrea jugoslava sopravvissuta all'inferno di Auschwitz.
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5 years ago
21 minutes 22 seconds

pagine di letteratura
Giorgio Voghera, un autore da riscoprire
Riprendere in mano i libri di Giorgio Voghera, a partire da Quaderno d'Israele, per scoprire un autore poco noto al grande pubblico ma importante nella storia della letteratura italiana del Novecento. Attorno a questo invito gravita l'ultima puntata di “pagine e letteratura” con protagonista il critico letterario Alberto Cavaglion. Un episodio dedicato a ricordare lo scrittore triestino, il suo lavoro e il suo essere un personaggio fuori dal comune. Cavaglion ricorda di averlo incontrato seduto al Caffé San Marco di Trieste, dove trascorreva lunga parte delle sue giornate e accoglieva gli studenti desiderosi di conversare con lui, gli amici, i conoscenti. “Per tutti aveva una parola di saggezza, poi accompagnata da un lungo e attento scambio epistolare: io conservo gelosamente delle lettere che batteva a macchina da scrivere dopo quei nostri incontri – racconta Cavaglion – rispondendo in ritardo ai quesiti a cui non aveva saputo rispondere a voce”. Voghera, ricorda ancora Cavaglion, “era noto per il suo cosmico pessimismo, una vena di scetticismo che lo caratterizzava e che caratterizzerà anche il suo rapporto con il sionismo e con il periodo trascorso in un Kibbutz durante la guerra”. “È stato – aggiunge il critico letterario - uno scrittore di molti libri segnato però dalla sfortuna editoriale: i libri sono oggi difficilissimi da trovare e sono tanti anni che non vengono ristampati”. Un motivo in più per scoprire il segno lasciato da Giorgio Voghera nella nostra cultura attraverso la puntata di oggi e andando magari a caccia dei suoi libri.
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5 years ago
27 minutes 25 seconds

pagine di letteratura
Una Roma da scoprire con Emanuele Trevi
“La voce di Emanuele Trevi ci porta in questa Roma per lui così importante, ci fa conoscere personaggi interessanti come Cesare Garboli, come Amelia Rosselli, come Pietro Metastasio, Arturo Patten. Il fascino di questo libro è, parafrasando Benjamin, che è un vagabondaggio dentro una città in cui, come fosse un narratore di strada, lo scrittore vi fa scoprire luoghi, vi racconta personaggi e allo stesso tempo vi racconta se stesso, le proprie passioni, incertezze, i suoi sentimenti”. Dalla sua biblioteca questa settimana l'agente letterario Marco Vigevani tira giù per i lettori e ascoltatori della rubrica “pagine di letteratura” il libro di Emanuele Trevi Sogni e favole (Ponte alle Grazie). Un volume, spiega Vigevani, che apre tante e diverse porte sulla Roma alta della cultura così come su quella più popolare. Un viaggio letterario che, in queste settimane in cui ci si muove di meno, rappresenta un'opportunità per scoprire leggendo.
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5 years ago
15 minutes 16 seconds

pagine di letteratura
Come Saba ispirò Ginzburg, Bassani e Levi
Umberto Saba è indiscutibilmente uno dei massimi poeti del Novecento. L'invito di Alberto Cavaglion è però anche a riscoprirne la prosa e in particolare una raccolta, Ricordi - Racconti (1910-1947), pubblicata nel 1956 da Mondadori con prefazioni di Guido Piovene e Carlo Levi. Una testimonianza d'affetto, nostalgica, del piccolo mondo dei commerci in cui la Trieste ebraica del suo tempo fu protagonista. Anche l'antico Ghetto, affrescato in poche ma intense pagine, compare nel libro. Così come Samuel David Luzzatto, il grande Shadal, da cui discendeva per parte di madre. Pagine struggenti che avrebbero fatto di questa raccolta più di punto di riferimento per tanti altri autori che si sarebbero cimentati, ai massimi livelli, con le memorie di famiglia e d'identità. "Senza questo libro - sottolinea Cavaglion nel nuovo appuntamento della rubrica Pagine di letteratura - non ci sarebbero stati né Lessico Famigliare, né Giardino dei Finzi-Contini. E forse anche Argon, il primo capitolo de Il sistema periodico, non sarebbe nato. O almeno non sarebbe stato concepito in questo modo". L'invito è anche a leggere i due testi introduttivi. Sia quello di Levi, che racconta la preistoria di queste memoria. Sia quello di Piovene, che aveva molto da farsi perdonare dopo la professione di antisemitismo del 1938.
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5 years ago
27 minutes 18 seconds

pagine di letteratura
Da "Gli aquiloni" di Romain Gary a "Mario e il mago" di Thomas Mann, nella rubrica "pagine di letteratura" ogni puntata il critico letterario Alberto Cavaglion racconta alla redazione di Pagine Ebraiche un libro della sua biblioteca reale o virtuale. Un modo per scoprire o riscoprire i grandi testi e autori della nostra letteratura.