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Pelo nell'uovo
Ginevra Rutherford
41 episodes
3 months ago
Oltre alla storia dell’arte dei grandi maestri, sistematicamente studiati e idolatrati, esiste anche un’altra storia: quella degli emarginati, dei sorvolati e quella delle cose non dette.

Una narrazione disallineata, irrispettosa, altra per l’appunto… pronta a mettere in luce ciò che è sempre rimasto nel buio.

E per fare ciò, c’è un solo e unico modo possibile: raccontare, o forse essere, il Pelo nell’uovo.
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INSTAGRAM: @pelo.nell.uovo
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PER COLLABORAZIONI: pelo.nell.uovo.art@gmail.com
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Arts
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Oltre alla storia dell’arte dei grandi maestri, sistematicamente studiati e idolatrati, esiste anche un’altra storia: quella degli emarginati, dei sorvolati e quella delle cose non dette.

Una narrazione disallineata, irrispettosa, altra per l’appunto… pronta a mettere in luce ciò che è sempre rimasto nel buio.

E per fare ciò, c’è un solo e unico modo possibile: raccontare, o forse essere, il Pelo nell’uovo.
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Arts
Episodes (20/41)
Pelo nell'uovo
#40. “Per il suo bene”: 
vita, morte e arte di Unica Zürn
Unica Zürn (6 luglio 1916, Berlino, Germania - 19 ottobre 1970, Parigi, Francia) è stata una scrittrice e artista ricordata principalmente come compagna dell’artista Hans Bellmer e musa surrealista.
Ma, dietro le fotografie e i disegni che la legano a lui, si nasconde una storia di corpi manipolati, di voci ridotte al silenzio e di medicalizzazione del dissenso femminile. 

D’altronde, quando un uomo viene accostato alla follia, è segno di estro e genialità eppure, quando viene accostata una donna, è un’isterica da internare.
In questo episodio raccontiamo la sua vita, le sue opere visionarie e la fine tragica di una donna che rifiutava di vivere una vita “normale”.



Per la bibliografia/sitografia visitate il mio canale Ko-Fi, per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram @pelo.nell.uovo e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
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3 months ago
9 minutes

Pelo nell'uovo
#39. La musa silenziosa. 
L’inquietante storia della bambola di Oskar Kokoschka
Dopo la rottura con la compositrice Alma Mahler, Oskar Kokoschka non riesce ad accettare l’idea che fosse finita. Decide così di fare ciò che nessuno avrebbe mai pensato lontanamente: se non può averla, può ricrearla.

Commissiona a Hermine Moos, marionettista di Monaco, una bambola a grandezza naturale con le fattezza della sua ex amante. Il risultato, però, non è quello tanto sperato: la bambola risultante è, a dir poco, inquietante e assomiglia più a un grottesco mostro piumato che ad Alma Mahler.
In questo episodio non mi limiterò a raccontare questa storia, ma cercherò di sviscerarla il più possibile, ricercando le molteplici ossessioni, simbolismi e giochi di potere che si porta con sé.

n.b.; Le foto originali e la riproduzione della bambola (Atelier Coleur&Co, Die Puppe, 2021) di Oskar Kokoschka fanno parte della collezione permanente del Leopold Museum di Vienna.


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4 months ago
12 minutes

Pelo nell'uovo
#38. “Artists: Man and Wife”: la controversa mostra dell’Espressionismo astratto
Era il 1949 quando Sidney Janis inaugura la mostra “Artist: Man and Wife” nella sua galleria di New York. Sceglie di esporre sei coppie di artisti sposati - tra cui Jackson Pollock e Lee Krasner - con il fine di capire come le relazioni amorose influenzino le pratiche artistiche. In realtà, come si può già evincere dal titolo, la mostra suggerisce una gerarchia implicita, posizionando l'uomo come "artista" e la donna come "moglie". 

In questo episodio parleremo di questa mostra e del ruolo che le artiste hanno avuto nello sviluppo di uno dei movimenti artistici macisti per eccellenza: l’Espressionismo astratto americano.

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6 months ago
11 minutes

Pelo nell'uovo
#37. Editoria femminista: lo scenario italiano
L’Italia è spesso è un paese ritardatario e indifferente rispetto molte questioni, ma non nell’ambito editoriale femminista: è stato infatti il primo a vedere fiorire un’editoria informale fatta di fogli, volantini, periodici autogestiti e, in poco tempo, anche progetti più concreti, come le prime case editrici di donne e le prime riviste femministe e lesbiche. 

Un’editoria “della” e non più “sulla” donna che rigetta completamente l’idea di includere la figura femminile come rappresentazione stereotipata e/o sessualizzata per giornali e riviste.
Inoltre, le riviste femministe, al contrario di quelle femminili, non si rivolgono alle donne per vendere loro cosmesi o elettrodomestici, ma rappresentano uno strumento di comunicazione e divulgazione dei propri ideali, palcoscenico sperimentale di studi di genere, letterari e artistici, e trampolino di lancio per iniziative culturali, sociali e politiche.

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8 months ago
14 minutes

Pelo nell'uovo
#36. Espectador Nómada, arte tra Milano e Valencia: dialogo con Marika Vitrani
Creato da Marika Vitrani ed Esther Sancho, Espectador Nomada non solo esplora e promuove mostre tra Milano a Valencia, ma dà anche spazio a voci emergenti dell’arte.
Un piccolo ponte artistico tra due città diverse, ma con una premente questione in comune: valorizzare la scena artistica contemporanea.

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9 months ago
17 minutes

Pelo nell'uovo
#35. “Se bella vuoi apparire, 
un po’ devi soffrire”: Arte, Corpo e Bellezza
“Se bella vuoi apparire, un po’ devi soffrire”. Nessun bambino maschio si è mai sentito dire una frase del genere; eppure a noi bambine, le nostre mamme o le nostre nonne l’hanno ripetuta ogni qualvolta che dovevano conficcarci in testa delle forcine, vestirci con dei vestiti scomodi o tirarci i capelli per ottenere una coda tiratissima.

Per la maggior parte delle persone questo è solo “un modo di dire” che, in quanto tale, non andrebbe preso troppo sul serio. In realtà, è l’opposto: innesta e normalizza nelle menti delle bambine la “sofferenza” come mezzo necessario per ottenere la bellezza.

Che poi… è proprio necessario essere belle? Perché dobbiamo esserlo a tutti i costi, sofferenze o sacrifici?

In questo episodio cercheremo di rispondere a queste domande, attingendo anche dal mondo dell’arte, che per primo ha contribuito a radicare il mito della bellezza ma che, grazie al lavoro successivo di molte artiste, è riuscito straordinariamente a sovvertirlo.


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10 months ago
17 minutes

Pelo nell'uovo
#34. Vivian Maier: a mano a mano con l’oblio
La fotografia di Vivian Maier (New York, 1 febbraio 1926 - Chicago, 21 aprile 2009) è la rappresentazione visiva di quei frammenti dell’ordinario - mani, sguardi, volti - che rimangono inosservati, quasi dimenticati; insomma, la rappresentazione visiva di un sentimento di vuoto palpabile. Un vuoto che, per aggiunta, le tiene la mano per tutta la carriera artistica, per tutta la vita. 

In questo episodio cercheremo di addentrarci nel suo oblio: approfondiremo la sua arte, la sua vita, l’uomo fortunato che ha scoperto i suoi archivi andati perduti e le problematiche relative all’eredità.

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11 months ago
12 minutes

Pelo nell'uovo
#33. ATTACCARE LA BELLEZZA. Lorenza Böttner e Niki de Saint Phalle
La Venere di Milo è una di quelle opere elette dal sistema dell’arte occidentale come simbolo di perfezione e bellezza assoluta, ispirando artisti da tutta Europa.

Lorenza Böttner e Niki de Saint Phalle, tuttavia, hanno preso la sua simbologia per rimetterla in discussione: Böttner si sofferma sul paradosso tra l’ammirazione di un corpo statuario mutilato e, al contempo, i sentimenti di incertezza e vergogna verso un corpo umano mutilato (come nel suo caso); mentre de Saint Phalle, spara alla Venere con un fucile, riempiendola di colore.

Un vero e proprio attacco a quella bellezza che, ancora a oggi, si impossessa delle donne, rinchiudendole in un malato sistema di potere e oppressione.

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1 year ago
14 minutes

Pelo nell'uovo
#32. Claude Cahun, singolare e molteplice
Claude Cahun (Nantes, 25 ottobre 1894 - Saint Helier, 8 dicembre 1954) - artista, omosessuale ed ebrea durante la Francia del primo dopoguerra - con la sua ricerca esplora l'irrazionalità delle narrazioni oniriche e i limiti del realismo.

La sua intera vita è un atto politico, a partire dalla scelta dallo pseudonimo androgino (Claude) e dichiaratamente ebraico (Cahun): così facendo sovverte e scardina le convenzioni e i canoni sociali prestabiliti, liberandosi dal binarismo in cui è intrappolata la società.

In molti della comunità LGBTQA+, genderless o gender fluid si riconoscono in Claude Cahun e nelle sue opere, considerandola come la pioniera della sessualità fluida, colei che ha abbattuto i pregiudizi sullo stereotipo della femminilità.

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1 year ago
13 minutes

Pelo nell'uovo
#31. Oltre l’amore. Robert Mapplethorpe e Patti Smith
“Su Robert è stato detto molto, e molto altro si dirà. I giovani faranno propria la sua andatura. Le giovani vestiranno di bianco e piangeranno i suoi riccioli. Verrà condannato e venerato. I suoi eccessi biasimati oppure romanzati. Alla fine, la verità potrà essere ritrovata soltanto nella sua opera, il corpo materiale dell’artista. Essa non svanirà. Gli uomini non possono giudicarla. Poiché l’arte canta di Dio, e a lui appartiene in ultima istanza”, così racconta la sacerdotessa del rock - Patti Smith - di Robert Mapplethorpe, suo ex compagno, amico, confidente e collaboratore.

Il supporto reciproco è la chiave del loro successo: lei lo sprona nella fotografia e lui la sprona nella musica. Il loro è un rapporto unico, profondo, che va oltre l’amicizia, oltre l’amore: è un rapporto di arte e di poesia.

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1 year ago
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Pelo nell'uovo
#30. Egon Schiele: perverso o progressista?
Egon Schiele (12 giugno 1890, Tulln an der Donau, Austria - 31 ottobre 1918, Vienna, Austria), oltre a essere il protagonista indiscusso dell’espressionismo viennese, è una delle figure più controverse della storia dell’arte.

Un anticonformista, un ribelle e, senza alcun dubbio, un visionario. Tutte cose che i manuali ufficiali ci hanno prolissamente raccontato. Ma, oltre a ciò… chi è veramente Egon Schiele? E, soprattutto, che rapporto ha con il genere femminile? 

In quest’episodio proveremo a dare una risposta. E come? In un solo e unico modo: ricercando ancora una volta il pelo nell’uovo.


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1 year ago
15 minutes

Pelo nell'uovo
#29. Il corpo di Cristo. Anzi, il corpo di Lydia. Arte, corpo e religione
Il rapporto tra arte e religione è stato ed è decisamente intricato, alternando amore e sfruttamento, esaltazione e dissacrazione. Sopratutto se si tiene in conto un altro fattore: il corpo. Corpo nudo, corpo sensuale, corpo sacro, corpo di cristo, corpo demitizzato.

In quest’episodio vedremo due esempi di questi corpi: il primo è Lydia (1777 ca), del “reverendo pittore di Veneri” - Reverendo Matthew William Peters - mentre, il secondo è Piss Christ (1989) di Andres Serrano.

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1 year ago
15 minutes

Pelo nell'uovo
#28. SPOILER: dialogo con Elena Garbarino e Mara Surace
Se in principio - prima delle ricerche sul campo - gli antropologi analizzavano le usanze e le culture di popoli lontani comodamente dalla poltrona di casa, si può dire che le due antropologhe Elena Garbarino e Mara Surace abbiano inventato una nuova professione: “l’antropologia da divano”: dopo aver guardato e studiato 90 serie TV, sono riemerse dal binge watching con un nuovo punto di vista sul mondo. 

Nasce così “Spoiler! Serie TV e giustizia sociale” (2022, Meltemi Editore): un libro capace di trattare temi importanti e complessi (come il femminismo, antirazzismo, la lotta di classe…), attraverso un mezzo diretto e a noi familiare come la serie TV.

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1 year ago
27 minutes

Pelo nell'uovo
#27. Un femminismo decoloniale: dialogo con Françoise Vergès
Françoise Vergès è politologa, attivista francese, femminista antirazzista, ricercatrice senior presso il Sarah Parker Remond Center Institute of Advanced Studies e autrice di diverse scritti sulla schiavitù coloniale, sugli studi decoloniali, sull’istituzione museale e sul femminismo, tra cui “Un femminismo decoloniale” (“Un feminisme décolonial”, 2019, La Fabrique éditions). 

Il saggio evidenzia come il femminismo occidentale, fondato sulla cancellazione delle disparità uomo-donna, abbia sottovalutato e talvolta ignorato le esperienze di dominazione che esistono tra le donne stesse.
Il femminismo decoloniale, a differenza di quello occidentale, è prima di tutto anticapitalista e antirazziale: secondo Vergès, difatti, non ci si dovrebbe definire femministe senza interessarsi alle questioni ambientali, allo sfruttamento, alla questione di classe e al razzismo. 

Grazie ancora Françoise Vergès per il suo tempo e per le sue parole… attendiamo con ansia l’uscita del prossimo libro! 

Un grazie speciale anche a Alessia Vespa, co-autrice di questo episodio, e a Celeste Tartaglia, la nostra doppiatrice dalla voce impeccabile.

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1 year ago
23 minutes

Pelo nell'uovo
#26. Un panino imbottito di marmo: la storia di Meret Oppenheim
Meret Oppenheim (6 ottobre 1913, Berlino - 15 novembre 1985, Basilea) è stata un’artista incredibile che non ha mai voluto che venisse ricordata come modella, musa o men che meno insegna del Surrealismo.

Tuttavia, ancora ad oggi, la storia ufficiale la racconta come la musa di Man Ray, di Max Ernst, di Marcel Duchamp, di Alberto Giacometti o di Renè Magritte, quando invece ha saputo affermarsi nel contesto prevalentemente maschile del surrealismo e sviluppare una ricerca coerente con la sua persona: complessa, profonda e anticonformista.


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1 year ago
13 minutes

Pelo nell'uovo
#25. L'arte può far ridere?: dialogo con Simone Nigiotti (@ready_meme.exe)
Se Marcel Duchamp fosse nostro contemporaneo, non ci sorprenderebbe se presentasse il suo famoso “orinatoio”  (Fontana, 1917) sotto forma di… meme: un fenomeno virale (immagine, video, testo) dal contenuto ironico, irriverente e imprevedibile.

<< Il meme come nuova wave del Dada - così l’ha definito l’ospite di oggi, Simone Nigiotti, creatore del profilo Instagram da quasi 25 mila followers @ready_meme.exe - la summa perfetta di immediatezza e impatto visivo >>.

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1 year ago
24 minutes

Pelo nell'uovo
#24. Femminismi contro: dialogo con Elvira Vannini
Femminismi contro: Pratiche artistiche e cartografie di genere (2023, Meltemi Editore) è un insieme di otto saggi di artiste, critiche e curatrici accumunate dal loro legame tra arte, cultura e politica che, uniti, scandiscono una narrazione contro-egemonica dell’arte.

A raccontarcelo è Elvira Vannini, storica dell’arte, critica d’arte, curatrice indipendente, docente alla NABA di Milano, fondatrice del blog/magazine HOT POTATOES e curatrice dell’antologia.

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1 year ago
20 minutes

Pelo nell'uovo
#23. Carla Accardi: la mostra al Palazzo Esposizioni
Sperimentatrice, ricercatrice, militante femminista e una delle prime artiste astrattiste italiane: questo e molto altro è stata Carla Accardi (9 ottobre 1924, Trapani - 23 febbraio 2014, Roma), figura cardine dell’arte del Novecento.

Questo episodio è dedicato alla sua lunghissima carriera artistica - durata circa sessant’anni - con particolare attenzione al rapporto tra arte e femminismo (per il quale ha chiuso i rapporti con Carla Lonzi) e alla sua sperimentazione artistica.

Vi ricordo che la mostra a lei dedicata al Palazzo Esposizioni a Roma è visitabile fino al 9 giugno 2024!


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1 year ago
18 minutes

Pelo nell'uovo
#22. L'irrazionalità dell’effimero: il ghiaccio nell’arte
Il ghiaccio attraversa l’ecologia, il femminile e il femminismo, la politica, fino ad arrivare alla poesia: l’inevitabilità del suo scioglimento ci riconduce alla fragilità e alla transitorietà della nostra vita, alla mortalità del nostro essere.

In questo episodio vedremo degli esempi di artisti - David Hammons, Francis Alÿs, Paul Kos, Nèle Azevedo, Ólafur Elíasson, Kirsten Justesen e Gloria Camiruaga - che, con la loro arte, hanno concretizzato questo discorso, rovesciando la monumentalità e la solidità del ghiaccio in favore della sua contraddittoria effimerità e della sua ampia simbologia.

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1 year ago
14 minutes

Pelo nell'uovo
#21. Caso Ana Mendieta: suicidio o femminicidio?
All’improvviso il tonfo.
Durante la notte dell’8 settembre 1985, qualcosa precipita dal 34° piano di un palazzo nel Greenwich Village, a New York: è il corpo di Ana Mendieta, artista femminista di origini cubane.
Ad avvisare le autorità è stato il marito, anche lui artista, Carl Andre. Unico sospettato della sua morte, Andre verrà processato e poi assolto nel 1988 per insufficienza di prove.

Suicidio o femminicidio? Nonostante una sentenza definitiva, l’enigma rimane tutt’oggi ancora aperto, lasciando nel pensiero collettivo diversi dubbi (e tanta rabbia) ancora in sospeso.

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1 year ago
16 minutes

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