Home
Categories
EXPLORE
True Crime
Comedy
Society & Culture
Business
Sports
Technology
Health & Fitness
About Us
Contact Us
Copyright
© 2024 PodJoint
Podjoint Logo
US
00:00 / 00:00
Sign in

or

Don't have an account?
Sign up
Forgot password
https://is1-ssl.mzstatic.com/image/thumb/Podcasts125/v4/62/bd/93/62bd937f-5b43-667c-562f-21ea2df3b769/mza_7486961442206797177.jpg/600x600bb.jpg
Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Graziana Filomeno - italiano online
100 episodes
1 day ago
Imparare l’italiano non è mai stato così facile e divertente! Attraverso video-lezioni, esercizi, libri, podcast e altro materiale didattico, ti guideremo, passo dopo passo, al successo! Visita il nostro sito (https://learnamo.com) per maggiori informazioni sui nostri corsi di italiano!

Learning Italian has never been easier! Through video lessons, exercises, textbooks, podcasts and other learning aids, we will guide you, step by step, to success! Visit our website (https://learnamo.com) to find further information about our Italian courses!
Show more...
Language Learning
Education,
How To,
Courses
RSS
All content for Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme! is the property of Graziana Filomeno - italiano online and is served directly from their servers with no modification, redirects, or rehosting. The podcast is not affiliated with or endorsed by Podjoint in any way.
Imparare l’italiano non è mai stato così facile e divertente! Attraverso video-lezioni, esercizi, libri, podcast e altro materiale didattico, ti guideremo, passo dopo passo, al successo! Visita il nostro sito (https://learnamo.com) per maggiori informazioni sui nostri corsi di italiano!

Learning Italian has never been easier! Through video lessons, exercises, textbooks, podcasts and other learning aids, we will guide you, step by step, to success! Visit our website (https://learnamo.com) to find further information about our Italian courses!
Show more...
Language Learning
Education,
How To,
Courses
Episodes (20/100)
Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Articoli Determinativi: Guida Completa all’Uso (e Non Uso)
Quante volte ti sei chiesto: "Ma qui devo mettere l'articolo o no?" Se stai imparando l'italiano, sicuramente tantissime volte!



L'articolo determinativo è una delle cose più difficili da padroneggiare per gli stranieri (anche i più avanzati). Con questa guida completa imparerai finalmente quando usare (e quando NON usare) gli articoli determinativi in italiano, scoprendo tutte le regole fondamentali, le eccezioni e i casi particolari.













Quando usare e quando NON usare l'articolo determinativo







Quando USARE l'Articolo Determinativo



1. Con i Nomi Già Menzionati o Conosciuti



Quando parliamo di qualcosa che è già stato introdotto nella conversazione o che è conosciuto dal contesto, usiamo sempre l'articolo determinativo. Questo indica che ci stiamo riferendo a qualcosa di specifico e identificabile.



Esempio:




Ho comprato due macchine nuove l'anno scorso. Oggi ho visto le macchine e sono molto belle.




In questo caso, "le macchine" sono quelle specifiche di cui abbiamo già parlato, non macchine generiche.







2. Con i Nomi Specifici (Spesso con un Qualificatore)



Quando ci riferiamo a qualcosa di specifico e non generico, l'articolo è necessario. Spesso questa specificità è indicata da un aggettivo qualificativo, da una frase relativa o da un complemento che identifica precisamente l'oggetto di cui parliamo.



Esempi:




Non mettere il telefono sul tavolo rotto. (Non un tavolo qualsiasi, ma quello rotto specifico)



Vado alla scuola di mia figlia. (Una scuola specifica, non una scuola qualunque)



Sono nel treno delle 12. (Il treno specifico che parte alle 12)








3. Con i Superlativi



Gli aggettivi e gli avverbi al superlativo richiedono sempre l'articolo determinativo. Il superlativo, per sua natura, indica qualcosa di unico nel suo genere o che raggiunge il massimo o il minimo grado di una qualità, quindi richiede specificazione.



Esempi:




Ieri abbiamo passato il momento più bello.



Torno il più velocemente possibile.



Questa è la situazione più difficile che abbiamo affrontato.



Marco è il ragazzo più intelligente della classe.








4. Con "Solo/Unico"



Quando usiamo frasi con "solo" o "unico", l'articolo è obbligatorio. Questi termini indicano esclusività e unicità, quindi richiedono specificazione attraverso l'articolo.



Esempi:




Mia zia è la sola persona di cui mi fido.



Questa è l'unica ciotola che hai?



Qual è l'unica soluzione efficace per parlare italiano come un madrelingua?



Sei l'unico amico che mi ha aiutato in quel momento difficile.








5. Con i Nomi di Paesi e Regioni



I nomi di Paesi e regioni richiedono sempre l'articolo determinativo quando usati da soli.



Esempi:




L'Italia è un Paese bellissimo.



Voglio visitare il Brasile.



La Sardegna ha delle spiagge spettacolari.



I Paesi Bassi sono famosi per i tulipani.




Show more...
2 days ago
26 minutes 56 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Come Indicare la Temporalità in Italiano
La grammatica italiana presenta numerose sfumature nell'uso delle preposizioni e degli avverbi di tempo che spesso creano confusione anche tra gli studenti più avanzati. In questa guida approfondita, esploreremo le differenze e gli usi corretti di DA, NEL, PER, FA, MENTRE, DURANTE, GIÀ, ANCORA, PIÙ, MAI, APPENA e PROPRIO, fornendo spiegazioni dettagliate, esempi pratici e regole chiare per padroneggiare questi elementi fondamentali della lingua italiana.













Grammatica Italiana: le Preposizioni e gli Avverbi di Tempo più Comuni



Le Preposizioni Temporali: DA - NEL - PER - FA



Queste quattro preposizioni sono fondamentali per esprimere relazioni temporali in italiano, ma ognuna ha un significato specifico e un uso particolare che è importante distinguere chiaramente.







Analisi degli Esempi e Soluzioni



Analizziamo gli esempi forniti con le relative soluzioni:




"Sono stati sposati PER 5 anni" → PER indica la durata di un'azione che è cominciata e conclusa nel passato



"Si sono sposati 3 anni FA" → FA esprime il tempo trascorso da un evento concluso



"Si sono sposati NEL 2008" → NEL si usa sempre con gli anni



"Sono sposati DA 10 anni" → DA per indicare qualcosa che è cominciato nel passato e continua nel presente



"Si sono sposati A ottobre" → A si usa con i mesi








Regole Fondamentali per l'Uso Corretto



PER si utilizza per indicare un'azione conclusa nel passato con una durata determinata. È perfetto per esprimere periodi di tempo che hanno avuto inizio e fine:




"Ho studiato italiano per tre anni" (e ora ho smesso)



"Abbiamo vissuto a Roma per cinque anni" (ma ora viviamo altrove)



"Ha lavorato in quella ditta per dieci anni" (prima di cambiare lavoro)




DA esprime un'azione cominciata nel passato che continua nel momento in cui si parla. È la preposizione della continuità e dell'attualità:




"Studio italiano da tre anni" (e continuo a studiarlo)



"Viviamo a Roma da cinque anni" (e ci viviamo ancora)



"Lavora in quella ditta da dieci anni" (e ci lavora tuttora)




FA indica il tempo trascorso da quando qualcosa è successo rispetto al momento presente. Si colloca sempre dopo l'indicazione temporale:




"Ho iniziato a studiare italiano tre anni fa"



"Ci siamo trasferiti a Roma cinque anni fa"



"Ha iniziato a lavorare in quella ditta dieci anni fa"




NEL + anno è la costruzione standard per indicare un anno specifico, mentre A + mese si usa per i mesi dell'anno:




"Mi sono laureato nel 2020"



"Mi sono laureato a luglio"



"Mi sono laureato a luglio del 2020" (eccezione)








MENTRE - DURANTE - GERUNDIO: La Simultaneità



Queste due parole esprimono contemporaneità tra due azioni, ma seguono regole grammaticali completamente diverse che è fondamentale conoscere.







Analisi degli Esempi Pratici



Vediamo gli esempi con le relative soluzioni:




"Passeggiando per il centro, ho incontrato Paolo" → GERUNDIO utilizzato da solo



Show more...
5 days ago
15 minutes 54 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo: celebrare la lingua di Dante
La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo è un evento annuale straordinario che celebra la bellezza, la ricchezza e la diffusione della lingua italiana a livello globale. Istituita nel 2001 dall'Accademia della Crusca in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, questa manifestazione culturale coinvolge ogni anno milioni di persone in oltre 100 Paesi, trasformandosi in un momento di orgoglio nazionale e di condivisione culturale. Durante una settimana, solitamente in ottobre, ambasciate, istituti italiani di cultura, università, scuole di lingua e associazioni culturali in tutto il mondo organizzano eventi, conferenze, mostre, spettacoli e iniziative dedicate alla promozione dell'italiano e della cultura italiana.













La Lingua Italiana nel Mondo: l'Italiano oltre i Confini







Le Origini e la Storia della Settimana



L'idea della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo nasce dalla necessità di valorizzare il patrimonio linguistico italiano in un'epoca di crescente globalizzazione. Nel 2001, l'Accademia della Crusca, la più antica istituzione linguistica del mondo fondata nel 1583, ha proposto questa iniziativa per rispondere a un fenomeno interessante: mentre la lingua italiana non è tra le più parlate come lingua madre (circa 65 milioni di madrelingua), è una delle lingue più studiate al mondo, con oltre 2 milioni di studenti registrati in corsi formali.



La prima edizione si svolse dal 15 al 21 ottobre 2001 e da allora l'evento si ripete ogni anno nella terza settimana di ottobre. Il successo fu immediato: già nella prima edizione parteciparono oltre 60 Paesi con centinaia di eventi. Negli anni, la manifestazione è cresciuta esponenzialmente, diventando un appuntamento fisso per gli italiani all'estero, per gli italofili e per chiunque sia interessato alla cultura italiana.



Ogni edizione ha un tema specifico che guida tutte le attività: si è parlato di "Italiano e creatività", "L'italiano del cibo", "L'italiano della musica", "L'italiano e la rete, le reti per l'italiano", "L'italiano nello spazio", e molti altri temi che esplorano le diverse dimensioni della lingua e della cultura italiana. Questa scelta tematica permette di focalizzare l'attenzione su aspetti particolari del patrimonio linguistico e culturale italiano, rendendo ogni edizione unica e innovativa.







Gli Obiettivi e la Missione dell'Evento



La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo persegue obiettivi ambiziosi e multiformi che vanno ben oltre la semplice promozione linguistica. Innanzitutto, mira a rafforzare l'identità culturale italiana all'estero, creando momenti di aggregazione per le comunità italiane sparse nel mondo e offrendo loro l'opportunità di celebrare le proprie radici.



Un secondo obiettivo fondamentale è promuovere lo studio dell'italiano come lingua straniera. Nonostante l'italiano non sia una lingua franca globale come l'inglese o lo spagnolo, è la quarta lingua più studiata al mondo dopo inglese, spagnolo e cinese. Questo interesse è dovuto principalmente al fascino della cultura italiana: arte, musica, moda, design, cucina e storia attirano studenti da ogni angolo del pianeta. La Settimana offre a potenziali studenti la possibilità di avvicinarsi alla lingua attraverso eventi accattivanti e non convenzionali.



L'evento si propone anche di valorizzare il patrimonio culturale italiano nella sua interezza, mostrando come la lingua sia intrinsecamente legata all'arte, alla letteratura, alla musica, al cinema, alla gastronomia e al design. Attraverso mostre, concerti, proiezioni cinematografiche e conferenze,
Show more...
1 week ago
24 minutes 9 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
La Concordanza dei Tempi in Italiano: una Guida Facile
La consecutio temporum (o concordanza dei tempi) è uno dei pilastri fondamentali della grammatica italiana. Si tratta di un insieme di regole che stabiliscono quale tempo verbale deve essere utilizzato nelle frasi subordinate in relazione al tempo del verbo della frase principale per esprimere un determinato legame temporale.













La Consecutio Temporum: Esprimere Anteriorità, Contemporaneità e Posteriorità in Italiano



Che Cos'è la Consecutio Temporum



La consecutio temporum determina la relazione temporale tra l'azione della frase principale (o reggente) e quella della frase subordinata. Questa relazione può esprimere tre rapporti temporali fondamentali: contemporaneità (le azioni avvengono nello stesso momento), anteriorità (l'azione della subordinata avviene prima) e posteriorità (l'azione della subordinata avviene dopo).



Il sistema della consecutio temporum italiano distingue principalmente tra due modalità: la concordanza con l'indicativo (per esprimere fatti reali e certi) e la concordanza con il congiuntivo (per esprimere possibilità, dubbi, desideri o dipendenze da verbi che richiedono il congiuntivo).







La Consecutio Temporum con l'Indicativo



Quando la frase principale ha il verbo all'indicativo, la subordinata utilizza anch'essa l'indicativo per esprimere azioni reali e concrete. La scelta del tempo dipende dal rapporto temporale tra le due azioni.







Quando la Principale è al Presente



Se il verbo della principale è al presente indicativo, nella subordinata si usa:




Presente per la contemporaneità: "So che Maria studia in biblioteca"



Passato prossimo o imperfetto per l'anteriorità: "So che Maria ha studiato ieri" / "So che Maria studiava quando l'hai chiamata"



Futuro semplice per la posteriorità: "So che Maria studierà domani"








Quando la Principale è al Passato



Se il verbo della principale è a un tempo passato (passato prossimo, imperfetto, passato remoto, trapassato prossimo), nella subordinata si usa:




Imperfetto per la contemporaneità: "Sapevo che Marco lavorava in banca"



Trapassato prossimo per l'anteriorità: "Sapevo che Marco aveva lavorato fino a tardi"



Condizionale passato per la posteriorità: "Sapevo che Marco avrebbe lavorato tutto il weekend"








Quando la Principale è al Futuro



Se il verbo della principale è al futuro semplice, nella subordinata si usa:




Futuro semplice o presente per la contemporaneità: "Saprò se Giovanni arriverà in tempo" / "Saprò se Giovanni arriva in tempo"



Futuro anteriore o passato prossimo per l'anteriorità: "Saprò se Giovanni sarà arrivato" / "Saprò se Giovanni è arrivato"



Futuro semplice per la posteriorità: "Saprò quando Giovanni partirà"








La Consecutio Temporum con il Congiuntivo



Il congiuntivo si usa nelle subordinate che dipendono da verbi che esprimono opinione, dubbio, desiderio, timore, volontà, o dopo congiunzioni come "sebbene", "benché", "affinché", "prima che". La consecutio temporum con il congiuntivo segue regole precise e particolarmente importanti per comunicare correttamente in italiano.







Quando la Principale è al Presente o Futuro



Show more...
1 week ago
24 minutes 51 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Guardare film con i sottotitoli: buono o no?
Capire i film italiani può sembrare un'impresa impossibile, ma in realtà è una delle sfide più comuni per chi studia questa lingua. La buona notizia?



Esistono tecniche precise e scientificamente provate che possono trasformare questa difficoltà in un'opportunità di apprendimento straordinaria. In questo articolo completo, esploreremo tutti gli aspetti della comprensione orale dell'italiano cinematografico, fornendovi gli strumenti necessari per superare questa barriera una volta per tutte.













Perché Non Riesci a Capire i Film in Italiano? (E Come Risolvere il Problema!)







Cosa Imparerete in Questo Articolo



Questo articolo è strutturato per guidarvi passo dopo passo verso una comprensione fluida dell'italiano parlato nei film. Scoprirete:




Il vero motivo scientifico per cui non riuscite a capire i film italiani (e non è quello che pensate!)



Le tecniche di discorso connesso utilizzate dai madrelingua italiani che trasformano completamente la pronuncia delle parole



Il metodo dei quattro livelli per usare i sottotitoli in modo strategico senza diventarne dipendenti



Strategie avanzate per espandere il vocabolario cinematografico e non bloccarvi durante i dialoghi



Esercizi pratici per allenare immediatamente il vostro orecchio all'italiano autentico








Cos'è il Discorso Connesso e Perché È Così Importante



Molti studenti credono che la difficoltà nel capire i film italiani derivi semplicemente dalla velocità di eloquio dei madrelingua. In realtà, questa è solo una parte del problema. Il vero ostacolo si chiama "discorso connesso" o, in termini più tecnici, "coarticolazione".



Il discorso connesso è un fenomeno fonetico naturale che si verifica in tutte le lingue quando i parlanti nativi comunicano a velocità normale. Invece di pronunciare ogni parola separatamente e distintamente come si fa in classe, i madrelingua uniscono le parole tra loro, creando un flusso continuo di suoni che può sembrare completamente diverso dalla forma scritta.



Questo processo avviene perché il nostro apparato fonatorio cerca naturalmente di economizzare gli sforzi articolatori, passando fluidamente da un suono all'altro senza interruzioni nette. Il risultato? Parole che si fondono, sillabe che scompaiono, vocali che si modificano e consonanti che si assimilano.







Esempi Pratici di Trasformazione Fonetica



Vediamo in dettaglio come funziona questo fenomeno con esempi concreti che incontrerete costantemente nei film italiani:



Forma Scritta StandardCome Suona RealmenteSpiegazione del CambiamentoCome stai?Comestai?Eliminazione dello spazio sonoro tra le due paroleDevo andareDevandàFusione delle vocali finali e riduzione della "e" finaleNon lo soNonlosòUnione completa delle tre parole in un unico blocco sonoroHai capito?Aicapì?Eliminazione della "h" iniziale e riduzione vocalica finaleMa che me hai fatto?Machemmaifatto?Assimilazione multipla con elisione di diverse vocaliCi vediamo dopo pranzoCivediamdopranzoFusione completa con elisione della "o" in "vediamo"



Come potete notare da questi esempi, le trasformazioni non sono casuali ma seguono pattern linguistici precisi. Una volta che avrete identificato questi schemi ricorrenti, inizierete a riconoscerli automaticamente e la vostra comprensione migliorerà drasticamente.







I Principali Fenomeni di Coarticolazione in Italiano



Show more...
2 weeks ago

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Leonardo da Vinci: Aneddoti Divertenti sul Genio
Leonardo da Vinci non è stato solo il genio universale del Rinascimento, ma anche un personaggio ricco di eccentricità e abitudini sorprendenti che lo rendevano unico nel suo tempo.



Dietro al creatore della Gioconda, dell'Ultima Cena e di incredibili invenzioni, si celava un uomo dalle manie peculiari, dalle paure inaspettate e dai comportamenti bizzarri che ancora oggi ci stupiscono. Scopriamo insieme dieci curiosità straordinarie che rivelano il lato più umano e divertente di questo genio irripetibile.













10 Curiosità Sorprendenti su Leonardo da Vinci







Il Mancino che Scriveva al Contrario: La Scrittura Speculare



Una delle caratteristiche più affascinanti di Leonardo era la sua scrittura speculare: scriveva da destra a sinistra, producendo un testo leggibile soltanto attraverso uno specchio. Questa peculiarità non era dovuta al desiderio di mantenere segreti i suoi progetti, come molti credono, ma aveva origini puramente pratiche.



Essendo mancino naturale, Leonardo scriveva così per evitare di sporcare l'inchiostro fresco con la mano mentre procedeva nella scrittura. Tuttavia, questa abitudine non era sempre costante: spesso iniziava a scrivere normalmente da sinistra a destra, poi si fermava improvvisamente, si accorgeva dell'errore e ricominciava al contrario, creando documenti con scritture miste che confondevano i suoi assistenti.



I suoi quaderni sono pieni di annotazioni rapide in scrittura speculare, schizzi tecnici con descrizioni al contrario e persino liste della spesa scritte come codici segreti. Questa caratteristica ha contribuito a creare il mito di Leonardo come figura misteriosa e criptata, quando in realtà si trattava semplicemente di una soluzione ingegnosa a un problema quotidiano.







Il Vegetariano Anatomista: Una Contraddizione Affascinante



Leonardo rappresentava una contraddizione vivente: era un vegetariano convinto che non sopportava di vedere soffrire gli animali, eppure dedicava gran parte del suo tempo a sezionare cadaveri umani per i suoi studi anatomici. Questa apparente incoerenza rivelava in realtà la complessità del suo carattere e la sua sete insaziabile di conoscenza.



Acquistava regolarmente uccelli in gabbia ai mercati di Milano e Firenze, non per possederli, ma per il puro piacere di liberarli e osservarne il volo. Studiava attentamente i loro movimenti per i suoi progetti di macchine volanti, ma il gesto aveva anche un significato più profondo: rappresentava la sua filosofia di rispetto per ogni forma di vita.



Parallelamente, conduceva dissezioni notturne su cadaveri ottenuti attraverso canali non sempre ufficiali. I suoi studi anatomici erano così avanzati e precisi che anticiparono di secoli molte scoperte mediche. La popolazione locale era spesso terrorizzata da questo personaggio che di giorno predicava amore per gli animali e di notte si dedicava a pratiche considerate macabre e sacrileghe.



Durante i suoi studi anatomici, Leonardo scoprì particolari del sistema circolatorio, della struttura muscolare e del funzionamento degli organi che erano completamente sconosciuti ai medici del suo tempo. I suoi disegni anatomici sono ancora oggi considerati capolavori di precisione scientifica e artistica.







Il Maestro dei Progetti Incompiuti: L'Arte di Non Finire



Leonardo era famoso per la sua incapacità di completare i progetti iniziati. Questa caratteristica lo accompagnò per tutta la vita e fu fonte di infinite frustrazioni per i suoi mecenati, che investivano somme considerevoli senza mai vedere l'oper...
Show more...
2 weeks ago
19 minutes 22 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Gli Aggettivi Indefiniti: una Guida Completa
Gli aggettivi indefiniti sono aggettivi che indicano una quantità non precisa o una qualità generica di persone, animali o cose.



A differenza degli aggettivi numerali che esprimono quantità precise (uno, due, tre...), gli aggettivi indefiniti esprimono quantità approssimative, indeterminate o generiche. La loro corretta comprensione e utilizzo è essenziale per comunicare in modo naturale e fluido in italiano, specialmente quando non si conosce o non si vuole specificare una quantità esatta.













Aggettivi Indefiniti in Italiano (qualche, tutto, molto, qualsiasi...)







Cosa Sono gli Aggettivi Indefiniti



Gli aggettivi indefiniti sono parole che accompagnano il nome e ne determinano la quantità o la qualità in modo vago e impreciso. Non forniscono informazioni specifiche sul numero o sulla natura esatta dell'elemento a cui si riferiscono, ma offrono un'indicazione generale. Questi aggettivi sono particolarmente utili quando non si conosce il numero esatto di qualcosa, quando si vuole generalizzare o quando la precisione non è necessaria.



La caratteristica principale degli aggettivi indefiniti è che precedono sempre il nome e concordano con esso in genere (maschile o femminile) e numero (singolare o plurale). Questa concordanza è fondamentale per costruire frasi grammaticalmente corrette in italiano.







Classificazione degli Aggettivi Indefiniti



Gli aggettivi indefiniti possono essere suddivisi in diverse categorie in base al tipo di informazione che trasmettono. Questa classificazione aiuta a comprendere meglio il loro significato e il loro utilizzo appropriato.







Aggettivi che Indicano Quantità Indefinita



Questa categoria include gli aggettivi che esprimono una quantità generica senza specificare un numero preciso. Sono tra i più utilizzati nella lingua italiana quotidiana e permettono di comunicare in modo naturale quando l'esattezza numerica non è rilevante o non è conosciuta.



Molto/a/i/e indica una grande quantità e si accorda in genere e numero con il nome a cui si riferisce. Esempio: "Ho molto lavoro oggi" (singolare maschile), "Ci sono molte persone in piazza" (plurale femminile).



Poco/a/chi/che esprime una quantità scarsa o limitata. Esempio: "Ho poco tempo" (singolare maschile), "Ci sono poche sedie libere" (plurale femminile).



Troppo/a/i/e indica una quantità eccessiva, superiore al necessario o al desiderato. Esempio: "C'è troppo rumore" (singolare maschile), "Hai comprato troppa frutta" (singolare femminile).



Vario/a/i/e - Parecchio/a/i/e esprime una quantità considerevole, abbastanza grande ma non eccessiva. È meno comune nell'italiano parlato moderno ma ancora presente nello scritto formale. Esempio: "Ho parecchi dubbi" (plurale maschile).



Tanto/a/i/e indica una grande quantità, simile a "molto" ma spesso utilizzato in contesti comparativi o esclamativi. Esempio: "Non ho tanta pazienza" (singolare femminile), "Ci sono tanti problemi" (plurale maschile).



Tutto/a/i/e esprime la totalità, l'interezza di qualcosa. Richiede sempre l'articolo determinativo dopo di sé. Esempio: "Tutta la classe è presente" (singolare femminile), "Tutti gli studenti studiano" (plurale maschile).







Aggettivi che Indicano Qualità Indefinita



Questi aggettivi non esprimono quantità ma piuttosto una qualità generica o indeterminata dell'elemento a cui si riferiscono. Sono fondamentali per esprimere incertezza,
Show more...
3 weeks ago
21 minutes 28 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
5 Errori Grammaticali da Evitare per Suonare Come un Vero Italiano
In questo articolo parliamo di un argomento che mi sta particolarmente a cuore: gli errori più comuni che sento fare spesso da chi studia l'italiano. E sapete una cosa? Anche molti italiani madrelingua cadono in questi tranelli!



È arrivato il momento di sistemarli una volta per tutte. Preparate carta e penna per prendere appunti: perché stiamo per analizzare i 5 errori che potrebbero farvi sembrare un po' meno fluenti di quello che siete davvero! Scopriamoli insieme e impariamo come evitarli definitivamente.













Non commettere più questi 5 ERRORI IN ITALIANO!



Errore #1: "FA SENSO" - L'Influenza dell'Inglese



❌ SBAGLIATO: "Questo fa senso"✅ CORRETTO: "Questo ha senso"



Perché è sbagliato? La confusione nasce dall'influenza dell'inglese "it makes sense". Molti studenti traducono letteralmente questa espressione, ma in italiano il verbo corretto è AVERE: "avere senso", che significa essere logico, ragionevole, comprensibile.



Esempi corretti nell'uso quotidiano:




"La tua spiegazione ha senso, ora capisco meglio"



"Non ha senso arrabbiarsi per così poco"



"Ha senso partire presto per evitare il traffico"



"Il suo discorso non ha alcun senso"




Curiosità linguistica importante: "Fare senso" in italiano esiste, ma significa "disgustare", "provocare nausea". Quindi se dite "questo cibo fa senso", state dicendo che vi fa schifo! Non proprio quello che volevate esprimere, vero? Questa differenza è cruciale per evitare malintesi imbarazzanti.



Altri esempi con "fare senso" (nel significato corretto):




"Quell'odore mi fa senso" (mi disgusta)



"Non riesco a guardare quel film dell'horror, mi fa troppo senso"








Errore #2: "GUIDO/VOLO/CAMMINO A CASA" - La Questione del Focus



❌ SBAGLIATO: "Guido a casa", "Volo a Roma", "Cammino al lavoro"✅ CORRETTO: "Vado a casa in macchina", "Vado a Roma in aereo", "Vado al lavoro a piedi"



Perché è problematico? I verbi GUIDARE, VOLARE e CAMMINARE mettono l'enfasi sull'azione stessa (cosa sto facendo), a differenza di verbi come ANDARE, TORNARE, PARTIRE, che mettono l'enfasi sulla destinazione (quale luogo devo raggiungere).



Dal punto di vista grammaticale queste espressioni sono tecnicamente accettabili, ma dal punto di vista semantico e dell'uso naturale della lingua, suonano innaturali agli orecchi di un madrelingua italiano.



La regola pratica:




Quando il focus è sulla destinazione: "Vado/Torno/Parto + destinazione + mezzo di trasporto"



Quando il focus è sull'azione: "Guido/Cammino/Volo + complemento di tempo/modo/compagnia"




Esempi corretti con focus sulla destinazione:




"Vado a casa in macchina" (invece di "Guido a casa")



"Torno in ufficio a piedi" (invece di "Cammino in ufficio")



"Parto per Milano in aereo" (invece di "Volo a Milano")




Esempi corretti con focus sull'azione:




"Guido da tre ore senza sosta"



"Cammino ogni mattina per mantenermi in forma"



"Volo spesso per lavoro"








Errore #3: "FORSE TU ABBIA RAGIONE" - Il Congiuntivo Mal Utilizzato



❌ SBAGLIATO: "Forse tu abbia ragione",
Show more...
3 weeks ago
23 minutes 7 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Come Migliorare le Tue Abilità di Ascolto in Italiano
La comprensione orale rappresenta una delle sfide più significative per chi studia l'italiano come lingua straniera. A differenza della lettura, dove si può tornare indietro e rileggere, l'ascolto richiede una capacità di elaborazione immediata che coinvolge simultaneamente il riconoscimento dei suoni, la comprensione del vocabolario e l'interpretazione del contesto.













Cosa Fare per Riuscire a Capire gli Italiani Quando Parlano







Comprendere le Caratteristiche Fonologiche dell'Italiano



Prima di iniziare qualsiasi attività di ascolto, è fondamentale conoscere le peculiarità fonologiche della lingua italiana che la distinguono da altre lingue. L'italiano è una lingua melodica e ritmica, caratterizzata da vocali chiare e ben distinte, consonanti doppie che modificano il significato delle parole, e un'intonazione che gioca un ruolo cruciale nella comunicazione.



Le vocali italiane sono sette dal punto di vista fonetico (a, e aperta, e chiusa, i, o aperta, o chiusa, u) ma vengono scritte utilizzando solo cinque lettere. Questa distinzione è particolarmente importante in alcune regioni e può creare confusione iniziale. Per esempio, la parola "pésca" (il frutto) si pronuncia con la e aperta, mentre "pèsca" (l'azione di pescare) ha una e chiusa, anche se nella scrittura appaiono identiche senza accenti diacritici.



Le consonanti doppie rappresentano un aspetto distintivo dell'italiano che non esiste in molte altre lingue. La differenza tra "caro" (expensive/dear) e "carro" (cart) o tra "pala" (shovel) e "palla" (ball) è sostanziale e può generare incomprensioni. Quando si ascolta l'italiano, è essenziale allenare l'orecchio a percepire questa durata prolungata della consonante, che in italiano viene detta geminazione consonantica.



L'intonazione italiana è particolarmente espressiva e varia notevolmente tra le diverse regioni. In generale, le frasi affermative tendono ad avere un'intonazione discendente verso la fine, mentre le domande sì/no hanno un'intonazione ascendente. Le domande con pronomi interrogativi (chi, cosa, dove, quando, perché, come) possono avere intonazioni variabili. Comprendere questi pattern intonativi aiuta non solo a capire cosa viene detto, ma anche come viene detto, fornendo indizi sul contesto emotivo e comunicativo.







L'Ascolto Attivo e l'Ascolto Passivo: Due Approcci Complementari



Per sviluppare una comprensione auditiva completa, è necessario combinare due modalità di ascolto che servono scopi diversi ma complementari: l'ascolto attivo e l'ascolto passivo. Entrambi gli approcci sono indispensabili per raggiungere una padronanza naturale della lingua.



L'ascolto attivo richiede concentrazione totale e coinvolgimento diretto con il materiale audio. Durante l'ascolto attivo, si prende nota delle parole sconosciute, si analizza la struttura delle frasi, si cerca di ripetere mentalmente o ad alta voce ciò che si ascolta, e si verifica la propria comprensione attraverso esercizi specifici. Questa modalità è particolarmente utile nelle fasi iniziali dell'apprendimento e quando si affrontano materiali complessi o nuovi argomenti. L'ascolto attivo può includere attività come guardare film con sottotitoli in italiano, ascoltare podcast educativi facendo pause frequenti per riflettere sul contenuto, o partecipare a conversazioni dove si deve rispondere e interagire.



L'ascolto passivo, invece, avviene quando si è esposti alla lingua italiana senza uno sforzo cosciente di comprensione totale. Questo tipo di ascolto permette al cervello di familiarizzare con i suoni, il ritmo e la musicalità della lingua in modo naturale e rilassato.
Show more...
1 month ago
29 minutes 57 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Lingue IBRIDE Derivanti dall’Italiano (Talian, Lunfardo…)
Benvenuti in un viaggio affascinante attraverso il mondo delle lingue ibride - quelle lingue straordinarie che nascono quando due culture si incontrano e si mescolano.



L'italiano è stato protagonista di tantissimi di questi incontri linguistici in giro per il mondo, creando fenomeni linguistici unici e sorprendenti che raccontano la storia dell'emigrazione italiana e dell'adattamento culturale.













Lingue e Dialetti con Radici Italiane (Cocoliche, Chipilo...)



Cosa Significa "Lingua Ibrida"?



È molto semplice: immaginate di prendere due ingredienti diversi - come il sugo di pomodoro italiano e il piccante messicano - e di creare una salsa completamente nuova. Ecco, le lingue ibride funzionano proprio così! Quando comunità di immigrati si stabiliscono in nuovi Paesi, la loro lingua madre si mescola con quella locale, dando vita a forme comunicative uniche che portano in sé la storia, le sfide e l'ingegno di intere generazioni.



Queste lingue sono nate principalmente grazie all'emigrazione italiana massiccia tra l'Ottocento e il Novecento, quando milioni di italiani hanno lasciato il loro paese per cercare fortuna nelle Americhe, in Australia e in altre parti del mondo. Portando con sé la loro lingua, i loro dialetti regionali e la loro cultura, gli emigrati italiani hanno dovuto adattarsi alle nuove realtà linguistiche, creando dei veri e propri "matrimoni linguistici" che ancora oggi ci stupiscono per la loro creatività e funzionalità.



Dato sorprendente: Tra il 1876 e il 1976 circa 26 milioni di italiani hanno lasciato l'Italia. Questa migrazione di massa ha creato una rete globale di comunità italiane che hanno mantenuto viva la lingua attraverso adattamenti creativi e innovativi.







Il Talian: Quando il Veneto Incontra il Portoghese



Il Talian rappresenta una delle lingue ibride più affascinanti e meglio conservate al mondo. Nato nelle colline del Brasile meridionale, questo straordinario fenomeno linguistico racconta la storia di migliaia di veneti e trentini che hanno saputo reinventare la propria identità linguistica senza perderla.







Le Origini Storiche del Talian



Il Talian è nato nella seconda metà dell'Ottocento quando migliaia di veneti e trentini sono emigrati nel sud del Brasile, stabilendosi soprattutto negli stati di Rio Grande do Sul, Santa Catarina e Paraná. Questi coraggiosi emigrati si trovarono di fronte a una sfida duplice: dovevano comunicare non solo tra loro (ricordate che in Italia si parlavano principalmente dialetti regionali molto diversi tra loro), ma anche con i brasiliani di lingua portoghese e con immigrati di altre nazionalità.



La necessità di sopravvivenza comunicativa portò alla nascita di questa lingua ibrida che combinava la base grammaticale veneta con un lessico sempre più arricchito da prestiti portoghesi. Gli immigrati mantenevano la struttura sintattica e fonetica della loro lingua madre, ma integravano parole portoghesi per concetti nuovi o per facilitare la comunicazione con i vicini brasiliani.







Come Funziona il Talian



Il Talian è sostanzialmente una base veneta con tantissimi prestiti dal portoghese, ma il meccanismo di fusione è molto sofisticato. La lingua mantiene la morfologia e la sintassi veneta, ma adatta il lessico alle esigenze del nuovo ambiente. Ecco alcuni esempi che mostrano questa incredibile creatività linguistica:



Esempi pratici:



• "Mi go comprado na machina nova" (Ho comprato una macchina nuova)
Show more...
1 month ago
19 minutes 27 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Prefissi Negativi: DIS-, IN-, S-, A-
In questo articolo parliamo di una cosa molto utile e anche divertente: come creare i contrari delle parole usando i prefissi in italiano!



Sapete cosa succede quando un italiano dice "Questa situazione è comoda" e poi aggiunge una piccola "S" davanti? Diventa "scomoda"! È come una bacchetta magica linguistica! Ma attenzione, perché non tutti i prefissi funzionano con tutte le parole... e qui casca l'asino, come diciamo noi italiani!













Come Creare i Contrari di Molte Parole in Italiano



Cosa sono i Prefissi di Negazione?



I prefissi di negazione sono delle piccole parti che mettiamo davanti a una parola per creare il significato opposto. È come mettere gli occhiali al contrario: tutto si capovolge!



In italiano, i prefissi più comuni per creare i contrari sono:




S- (il più usato!)



IN- (e le sue varianti)



DIS-



A- (più raro, ma esiste!)




Questi piccoli elementi grammaticali sono come dei trasformatori linguistici che cambiano completamente il significato di una parola. La loro padronanza è fondamentale per chi vuole arricchire il proprio vocabolario italiano e esprimersi con maggiore precisione.







Il Prefisso S-: Il Re dei Contrari



Il prefisso S- è il vero protagonista quando si tratta di creare contrari. È come il supereroe dei prefissi italiani! Questo prefisso è particolarmente produttivo nella lingua italiana e può essere applicato a un'ampia gamma di aggettivi e sostantivi.







Esempi Pratici con S-



Parola OriginaleCon Prefisso S-Significato in IngleseComodoScomodoUncomfortableFortunatoSfortunatoUnluckyContentoScontentoUnhappyLealeSlealeDisloyalVantaggiosoSvantaggiosoDisadvantageousCollegatoScollegatoDisconnectedProporzionatoSproporzionatoDisproportionate



Curiosità divertente: Sapete perché diciamo "essere sfortunati"? Perché la fortuna ci ha abbandonato! E quando diciamo che qualcuno è sleale, è come se avesse tolto la "fedeltà" dal suo comportamento! Il prefisso S- ha spesso questa funzione di "privazione" o "allontanamento".







Attenzione alle Eccezioni!



Non sempre S- funziona. Alcuni esempi di eccezioni importanti:




Bello → ~~Sbello~~ ❌ (NON esiste!)



Bello → Brutto ✅ (questa è la forma corretta)



Buono → ~~Sbuono~~ ❌ (NON esiste!)



Buono → Cattivo ✅ (forma corretta)



Grande → ~~Sgrande~~ ❌ (NON esiste!)



Grande → Piccolo ✅ (forma corretta)




Queste eccezioni esistono perché la lingua italiana ha radici storiche profonde, e alcuni contrari derivano da parole completamente diverse piuttosto che da prefissi di negazione.







Il Prefisso IN- e le Sue Trasformazioni Magiche



Il prefisso IN- è un po' come un camaleonte: cambia forma a seconda della lettera che segue! Questo fenomeno si chiama "assimilazione fonetica" e rende la pronuncia più fluida e naturale.







IN- rimane IN-



Quando la parola inizia con vocali o consonanti specifiche:



Parola OriginaleCon Prefisso IN-SignificatoAdattoInadattoUnsuitableCapaceIncapaceIncapableFedeleInfedeleUnfaithfulUtileInutileUselessGiustoIngiustoUnjustSicuroInsicuroInsecure





Show more...
1 month ago
12 minutes 32 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Italiano per Principianti: le Basi
In questo articolo faremo un viaggio fantastico attraverso le basi dell'italiano. Imparerete tutto quello che serve per iniziare a parlare italiano: dall'alfabeto ai verbi più importanti, dai numeri ai giorni della settimana. Siete pronti? Iniziamo subito!













Tutto Quello che Devi Conoscere per Cominciare a Parlare Italiano



L'Alfabeto Italiano



L'italiano ha 21 lettere nell'alfabeto standard. Questa caratteristica rende l'apprendimento della pronuncia italiana più semplice e regolare.



Alfabeto Italiano CompletoA - B - C - D - E - F - G - H - I - L - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - Z







Pronuncia delle Lettere più Difficili



LetteraRegola di PronunciaEsempiC+ E/I = suono dolce [ch]+ A/O/U = suono duro [k]ciao, cinemacasa, come, cuoreG+ E/I = suono dolce [g]+ A/O/U = suono duro [gh]gelato, girogatto, gol, gustoHÈ sempre muta - non si pronuncia MAIhotel, ho, hai



Importante: Le lettere J, K, W, X, Y sono lettere straniere che l'italiano usa solo per parole di origine straniera come "jeans", "weekend", "taxi", "extra", "yoga".







I Numeri in Italiano



I numeri sono fondamentali per comunicare in qualsiasi lingua. In italiano seguono regole precise che, una volta comprese, rendono tutto più semplice.







Numeri da 0 a 20



NumeroItalianoNumeroItaliano0zero11undici1uno12dodici2due13tredici3tre14quattordici4quattro15quindici5cinque16sedici6sei17diciassette7sette18diciotto8otto19diciannove9nove20venti10dieci







Le Decine e i Numeri Grandi



DecinaItalianoNumero GrandeItaliano30trenta100cento40quaranta1.000mille50cinquanta1.000.000un milione60sessanta2.000.000due milioni70settanta1.000.000.000un miliardo80ottanta2.000.000.000due miliardi90novanta



Trucco per i numeri composti: Per formare numeri come 21, 35, 47, si unisce la decina al numero singolo. La decina perde l'ultima lettera se il numero singolo inizia con una vocale (ventuno, trentotto). I numeri composti con 3 prendono sempre l'accento (ventitré, cinquantatré).







I Giorni della Settimana



I giorni della settimana in italiano hanno origini affascinanti e seguono regole specifiche per l'uso degli articoli e delle preposizioni.



GiornoOrigineCaratteristichelunedìGiorno della LunaInizia la settimana lavorativamartedìGiorno di MartePianeta della guerramercoledìGiorno di MercurioPianeta del commerciogiovedìGiorno di GiovePianeta principalevenerdìGiorno di VenerePianeta dell'amoresabatoDal latino "sabbatum"Fine settimanadomenicaGiorno del SignoreGiorno di riposo



Regole importanti: I giorni della settimana in italiano non iniziano mai con la lettera maiuscola (tranne a inizio frase). Il fine settimana è maschile in italiano!







Preposizioni con i Giorni



FormaUsoEsempio"Il lunedì"Ogni lunedì (abitualmente)"Il lunedì vado in palestra""Lunedì"Questo lunedì specifico"Lunedì ho un appuntamento""Di lunedì"Il lunedì come abitudine"Di lunedì sono sempre stanco"







I Mesi dell'Anno



I mesi in italiano derivano dal calendario romano e hanno caratteristiche specifiche per quanto riguarda l'uso delle preposizioni.



MeseStagioneMeseStagionegennaioInvernoluglioEstatefebbraioInvernoagostoEstatemarzoPrimaverasettembreAutunnoaprilePrimaveraottobreAutunnoma...
Show more...
1 month ago
24 minutes 33 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Perché Studiare Italiano senza l’Intelligenza Artificiale È Più Efficace
So che questo è esattamente il contrario di quello che tutti vi stanno dicendo di fare nel 2025, ma in questo articolo voglio parlarvi del perché l'intelligenza artificiale sta rovinando il vostro italiano, o almeno perché vi sta impedendo di diventare finalmente fluenti.













Smetti di usare l'IA per imparare l'italiano



I Principali Problemi dell'Apprendimento con l'IA







Non ti metti in situazioni del mondo reale



Praticare con l'IA è come praticare in un ambiente artificiale. È letteralmente intelligenza artificiale. Non potete simulare lo stress che potreste provare, per esempio, in un colloquio di lavoro o quando parlate in pubblico. Siete nella vostra zona di comfort. Vi sentite al sicuro. State solo parlando con uno schermo, non con una persona reale.



E anche se questo può sembrare attraente, specialmente se siete timidi o nervosi nel parlare italiano, non vi state facendo alcun favore. Non vi sta aiutando. Dovete prepararvi per conversazioni del mondo reale. Dovete prepararvi per quelle situazioni stressanti, quelle situazioni dove dovete uscire dalla vostra zona di comfort.



Esempio pratico: Immaginate di dover chiedere informazioni in una stazione ferroviaria affollata a Roma. Con l'IA, non sperimentate mai la confusione del rumore di fondo, l'ansia di non capire la risposta rapida di un italiano madrelingua, o la necessità di ripetere la domanda con parole diverse se non vi capiscono subito.







La pressione positiva della conversazione umana



Ecco perché praticare con una persona reale vi mette sotto un po' più di pressione positiva. Vi costringe a essere più intenzionali su come parlate. Vi costringe a prestare attenzione al vostro modo di parlare e a concentrarvi sul fare una buona impressione, a concentrarvi sull'usare il vocabolario corretto e la pronuncia corretta.



Con l'IA, potete facilmente diventare pigri. Perché l'IA non vi giudica. Non è una persona reale. È solo uno schermo, una voce dietro uno schermo. Se volete prepararvi per il mondo reale - e ovviamente lo volete, perché è per questo che state imparando una lingua - dovete effettivamente praticarla nel mondo reale.







Il problema dell'italiano "da libro di testo"



Un altro grosso problema con l'IA è che vi insegna un italiano da libro di testo che nessuno usa mai. Se parlate con l'IA, per esempio ChatGPT, DeepL, qualsiasi di questi bot IA, le risposte che ricevete saranno sempre perfette, quasi troppo perfette.



E indovinate un po'? Noi siamo umani. Siamo naturalmente imperfetti. E se non vi preparate per l'imperfezione, per gli errori grammaticali, per il parlare velocemente, per lo slang, per qualsiasi cosa meno che da libro di testo, qualsiasi cosa meno che perfetta, quando le incontrate davvero nel mondo reale, finite nei guai.



Esempio concreto: L'IA vi dirà sempre "Come va?" in modo formale, ma un italiano potrebbe dirvi "Come butta?" o "Tutto apposto?" (scritto volutamente sbagliato invece di "a posto"). Oppure potrebbero dire "Boh, non lo so" invece della forma corretta "Non lo so", che è quello che troverete sui libri di testo.







La soluzione: parlare con persone reali



E ancora, la soluzione a questo è parlare con un essere umano reale. Questa è la mia filosofia. E questa è la filosofia della mia organizzazione. Lo dico sempre ai miei studenti. I miei insegnanti sono d'accordo con me su questo.



La soluzione a questo problema è parlare italiano con persone re...
Show more...
1 month ago
17 minutes 35 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Impara l’Italiano con la Musica Contemporanea
La musica rappresenta un tesoro linguistico straordinario per chi vuole apprendere l'italiano autentico e colloquiale.



I testi dei cantanti moderni come Maneskin, Achille Lauro, Ultimo, Alfa sono ricchi di espressioni idiomatiche, modi di dire e costruzioni linguistiche che riflettono il parlato quotidiano degli italiani. Attraverso l'analisi di questi brani, scopriremo come la musica possa diventare uno strumento didattico efficace e divertente per padroneggiare le sfumature della lingua italiana moderna.













Espressioni e Modi di Dire da Canzoni Italiane



Achille Lauro: Il Linguaggio dell'Intensità Emotiva



Achille Lauro, con il suo stile provocatorio e poetico, utilizza espressioni che catturano l'intensità delle emozioni umane. I suoi testi sono un perfetto esempio di come l'italiano contemporaneo possa essere ricco di metafore e modi di dire efficaci.







Da "Amor": L'Espressione "Mandare in Fumo"



"Dimmi cosa resterà se mando tutto in fumo adesso"



"Mandare in fumo" significa rovinare completamente, far fallire qualcosa che aveva un certo valore o una certa importanza. Questa espressione metaforica evoca l'immagine di qualcosa che letteralmente si trasforma in fumo, quindi svanisce completamente.



Esempi pratici per studenti:




Il suo errore ha mandato in fumo tutto il progetto. (contesto lavorativo)



La pioggia ha mandato in fumo i nostri piani per il picnic. (contesto quotidiano)



Un investimento sbagliato ha mandato in fumo tutti i suoi risparmi. (contesto finanziario)



Il litigo tra i soci ha mandato in fumo l'accordo commerciale. (contesto professionale)








Da "Amore Disperato": La Costruzione "Essere in Grado"



"Lo sai meglio di me che sei meglio, che non sono in grado"



"Essere in grado (di)" esprime la capacità o l'abilità di fare qualcosa. È una costruzione formale che sostituisce il semplice "potere" quando si vuole enfatizzare la competenza o l'abilità personale.



Esempi con diversi livelli di formalità:




Mi dispiace ma non sono in grado di aiutarti. (formale)



Luca ha problemi agli occhi e per questo non è in grado di guidare di notte. (neutro)



Mia nonna non è più in grado di vivere da sola. (delicato)



Dopo l'infortunio, il calciatore non è in grado di correre come prima. (descrittivo)








Ultimo: La Lingua delle Relazioni e dei Sentimenti



Ultimo rappresenta la voce di una generazione che esprime i propri sentimenti attraverso un linguaggio diretto ma poetico. I suoi testi sono particolarmente utili per imparare espressioni legate alle relazioni interpersonali e alle emozioni.







Da "22 Settembre": Il Verbo "Andare" con Significato di Gradimento



"Ti va se ci lasciamo, che torna il desiderio"



"Andare a qualcuno" è un'espressione versatile che significa avere voglia di, piacere, andare bene. È fondamentale nel parlato quotidiano italiano e viene usata in tre contesti principali:



1. Esprimere preferenze personali:




Non mi va di lavorare oggi.



Non mi va di uscire con questo tempo.



Mi va di mangiare una pizza stasera.




2.
Show more...
1 month ago
17 minutes 45 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
I Verbi più Complessi della Lingua Italiana: I Verbi Pronominali
In questo articolo vi propongo una sfida che farà tremare anche gli italiani più coraggiosi: i verbi pronominali!



Questi verbi rappresentano una delle sfide più affascinanti e complesse della lingua italiana. Sei pronto per la sfida?













TEST sui Verbi Pronominali Italiani: la Sfida



Cosa Sono i Verbi Pronominali



Un verbo pronominale è un verbo che ha deciso di "sposarsi" con una o più particelle pronominali (mi, ti, si, ci, vi, se, la, le, ne...) e da questo matrimonio nasce un significato completamente nuovo! Questi verbi rappresentano una delle caratteristiche più distintive dell'italiano colloquiale e letterario.



Le particelle pronominali possono essere:




Pronomi riflessivi: mi, ti, si, ci, vi, si



Particelle avverbiali: ci, vi, ne



Pronomi diretti e indiretti: la, le, gli, lo








Perché Sono Così Difficili



Questi verbi sono il terrore di ogni straniero che studia italiano per diversi motivi fondamentali:



1. Mancanza di logica apparente Perché "fregarsene" significa "non importarsene"? Perché "cavarsela" significa "riuscire a uscire da una situazione difficile"? La logica semantica spesso sfugge anche ai madrelingua!



2. Cambio di ausiliare imprevedibile Alcuni verbi pronominali vogliono l'ausiliare essere, altri preferiscono avere, e questa scelta non sempre segue regole chiare. Per esempio: "me la sono cavata" (essere) ma "ce l'ho fatta" (avere).



3. Registro colloquiale
Molti di questi verbi appartengono al linguaggio colloquiale e informale, quindi li sentite ovunque in Italia ma spesso non si trovano nei manuali di grammatica tradizionali.



4. Variazioni regionali Alcuni verbi pronominali possono avere sfumature di significato diverse a seconda della regione italiana in cui vengono utilizzati.







I Verbi Pronominali Più Comuni



Prima di affrontare il test, ecco una panoramica dei verbi pronominali più utilizzati nella lingua italiana:



Verbo PronominaleSignificatoEsempioFarcelaRiuscire in qualcosaNon ce la faccio più!PrenderselaArrabbiarsi, offendersiNon te la prendere!CavarselaUscire da una situazione difficileMe la sono cavata per miracoloFregarseneNon importarseneSe ne frega di tuttoDarsela a gambeScappare velocementeSe la sono data a gambeSvignarselaAndarsene di nascostoMe la sono svignata senza salutareSentirselaAvere voglia/coraggio di fare qualcosaNon se la sente di partire







Il Test: Metti alla Prova le Tue Conoscenze



Pronti? Cominciamo subito! Scegli la forma corretta tra le tre opzioni proposte. Segnatevi le risposte perché le soluzioni saranno alla fine dell'articolo.



Domande del Test



1. Ieri sera Marco non _________________ a finire i compiti in tempo.




a) se l'è cavata



b) ce l'ha fatta



c) se l'è fatta




2. Quando ha saputo della bocciatura, _________________ dalla vergogna!




a) se l'è data a gambe



b) se l'è presa



c) se l'ha svignata




3. Gli alunni _________________ sempre quando gli diciamo di studiare di più.




a) se la intendono



b) se ne intendono



c) se la prendono
Show more...
1 month ago
20 minutes 5 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Tutto Quello che Devi Sapere sul Periodo Ipotetico
Il periodo ipotetico è una delle strutture grammaticali più importanti e complesse della lingua italiana.



Esprime una condizione (protasi) e una conseguenza (apodosi), permettendo di formulare ipotesi, supposizioni e scenari ipotetici.



Per gli studenti stranieri, padroneggiare questa struttura è fondamentale per raggiungere un livello avanzato di competenza linguistica e per esprimere con precisione pensieri complessi e sfumature concettuali.













Il Periodo Ipotetico in Italiano: Guida Completa



Che Cos'è il Periodo Ipotetico



Il periodo ipotetico è formato da due proposizioni correlate:



• La protasi (dal greco "proteinein" = estendere davanti): è la proposizione subordinata che esprime la condizione, generalmente introdotta da "se"



• L'apodosi (dal greco "apodosis" = restituzione): è la proposizione principale che esprime la conseguenza della condizione



Esempio: "Se piove (protasi), resto a casa (apodosi)."



La struttura può anche essere invertita: "Resto a casa (apodosi) se piove (protasi)."







Caratteristiche Fondamentali



Il periodo ipotetico presenta diverse caratteristiche che lo rendono unico nel panorama grammaticale italiano:



• Dipendenza logica: La conseguenza dipende strettamente dalla realizzazione della condizione



• Flessibilità strutturale: L'ordine delle proposizioni può variare senza alterare il significato



• Varietà temporale: Può riferirsi al presente, passato o futuro



• Gradazioni di probabilità: Esprime diversi livelli di possibilità o irrealtà







I Tre Tipi di Periodo Ipotetico



La grammatica italiana distingue tre tipi principali di periodo ipotetico, ciascuno con caratteristiche specifiche di tempo, modo e grado di probabilità:







1. Periodo Ipotetico della Realtà (Primo Tipo)



Questo tipo esprime situazioni possibili e probabili, con alta possibilità di realizzazione.



Struttura: Se + indicativo presente/futuro/passato + indicativo presente/futuro/imperativo



Esempi dettagliati:



• "Se studi con impegno, supererai l'esame." (presente + futuro)



• "Se hai fame, mangia qualcosa." (presente + imperativo)



• "Se pioverà domani, annulleremo la gita." (futuro + futuro)



• "Se hai finito i compiti, puoi uscire." (passato prossimo + presente)







Varianti e Sfumature del Primo Tipo



Il primo tipo ammette diverse combinazioni temporali che esprimono sfumature specifiche:



• Abitudine generale: "Se bevo troppo caffè, non riesco a dormire."



• Conseguenza automatica: "Se metti l'acqua sul fuoco, bolle."



• Minaccia o avvertimento: "Se non smetti di fare rumore, chiamo la polizia!"



• Promessa: "Se passi l'esame, ti regalo una bicicletta."







2. Periodo Ipotetico della Possibilità (Secondo Tipo)



Esprime situazioni possibili ma improbabili o irreali nel presente.



Struttura: Se + congiuntivo imperfetto + condizionale presente



Esempi dettagliati:



• "Se avessi più tempo, viaggerei di più.
Show more...
1 month ago
10 minutes 45 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Made in Italy in crisi: siamo davvero giunti alla fine?
Cos'è davvero il Made in Italy? Un marchio di prestigio che il mondo ci invidia… o un mito che sta lentamente crollando?



Un tempo sinonimo di eccellenza, qualità e creatività, oggi il Made in Italy sembra attraversare una crisi profonda: produzione che si sposta all’estero, concorrenza globale spietata, marchi storici che finiscono in mani straniere.



Ma allora, cosa rimane davvero di quell'identità che ha reso l’Italia un simbolo di stile e perfezione? Ne parliamo in questo articolo.













Il Made in Italy sta morendo?



La Grande Paura Italiana



Ogni mattina, milioni di italiani si svegliano con la stessa preoccupazione: "E se il Made in Italy stesse davvero morendo?" Mentre sorseggiano il loro espresso rigorosamente italiano (ma fatto con una macchinetta cinese), si chiedono se la tradizione italiana sia destinata a scomparire come i dinosauri o la loro capacità di arrivare puntuali agli appuntamenti.







I Sintomi della "Malattia"



I segnali di questo presunto declino sono ovunque, secondo i più pessimisti. Vediamo i settori più colpiti da questa presunta crisi identitaria italiana.







La Moda in Crisi di Identità



Gucci è di proprietà francese, Bulgari è sotto l'ombrello LVMH, e persino alcuni stilisti famosi preferiscono produrre all'estero. "Ma come è possibile?" si lamenta la signora Maria dal parrucchiere, "I nostri vestiti dovrebbero essere cuciti dalle nonne italiane, non dalle macchine asiatiche!"



Esempio: La parola ombrello qui non significa l'oggetto per la pioggia! È usata in senso figurato per indicare "controllo" o "protezione". Esempi: "L'azienda è sotto l'ombrello del gruppo internazionale" oppure "Questa organizzazione lavora sotto l'ombrello dell'ONU".







Il Cibo e l'Invasione Straniera



McDonald's ha più ristoranti in Italia della catena di pizzerie napoletane, e sempre più giovani preferiscono il sushi alla pasta. Il trauma nazionale è tale che alcuni politici hanno proposto di vietare l'ananas sulla pizza per legge (proposta ancora in discussione al Parlamento).



Questo fenomeno rappresenta un vero shock culturale per un paese che considera la cucina parte integrante della propria identità nazionale. Vedere un giovane italiano ordinare un poke bowl invece di un piatto di spaghetti alla carbonara può causare sincere preoccupazioni esistenziali nei genitori.







La Tecnologia Perduta



Olivetti, un tempo gigante dell'informatica, è solo un ricordo, mentre tutti usiamo smartphone coreani e computer americani. L'unica consolazione è che almeno li usiamo per guardare video di nonne che fanno la pasta fatta in casa.



Questo settore rappresenta forse la ferita più profonda per l'orgoglio tecnologico italiano. L'Olivetti era considerata un simbolo di eccellenza mondiale, e la sua scomparsa dal panorama tecnologico globale è vista da molti come una metafora del declino industriale italiano.







La Realtà dei Numeri



Ma fermiamoci un momento. I dati raccontano una storia completamente diversa da quella narrata dai pessimisti più accaniti.



SettorePosizione Italia in EuropaValore di MercatoManifatturiero2° posto€680 miliardiSettore LussoLeader mondiale€90+ miliardiFood & BeverageCrescita costante€140 miliardiEsportazioni TotaliLivelli record€590+ miliardi



Insomma, forse il paziente non è poi così malato come sem...
Show more...
1 month ago

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Iniziare a Imparare l’Italiano: una Guida Completa
In questo articolo parleremo di una domanda che riceviamo spessissimo: "Come devo cominciare a studiare l'italiano? Ci sono dei passaggi da seguire?" Se state leggendo questo articolo, probabilmente vi trovate proprio in questa situazione. Magari avete sempre sognato di parlare italiano, o forse dovete impararlo per lavoro, per amore (ah, l'amore italiano!), o semplicemente perché vi piace la nostra bellissima lingua. Ebbene, siete nel posto giusto!













Come Cominciare a Studiare Italiano



Passo 1: Valuta il Tuo Livello di Partenza



Anche se siete principianti assoluti, potreste già conoscere più italiano di quanto pensiate! La lingua italiana è presente in molti contesti internazionali, dalla musica al cinema, dalla gastronomia all'arte.



Piccolo test veloce: Provate a capire queste frasi:




"Ciao, come stai?" (Saluto informale e domanda sullo stato di salute)



"Pizza margherita, per favore" (Ordinazione al ristorante)



"Grazie mille!" (Ringraziamento enfatico)



"Dove è il bagno?" (Domanda pratica essenziale)




Se avete capito almeno una di queste frasi, congratulazioni! Non siete completamente a zero. E se non avete capito niente... beh, tra pochi minuti capirete tutto!



Consiglio pratico: Se avete già studiato altre lingue romanze (spagnolo, francese, portoghese), avrete un vantaggio enorme. Molte parole condividono radici latine simili! Ad esempio: "importante" è quasi identico in tutte queste lingue, così come "famiglia", "musica", "università".







Passo 2: Scegli il Tuo "Perché"



Questa è la parte più importante! Dovete avere un motivo forte e personale per imparare l'italiano. La motivazione sarà il carburante che vi sosterrà nei momenti di difficoltà.



Esempi di motivazioni forti e specifiche:




Relazioni personali: "Voglio comunicare con la famiglia italiana del mio partner"



Opportunità professionali: "Voglio lavorare nel settore moda/design in Italia"



Passioni culturali: "Voglio godermi i film di Fellini e Rossellini in originale"



Obiettivi accademici: "Voglio studiare arte rinascimentale nelle università italiane"



Trasferimento: "Voglio trasferirmi in Italia e integrarmi completamente"




Suggerimento motivazionale: Scrivete il vostro "perché" su un foglietto e attaccatelo vicino al vostro spazio di studio. Quando la coniugazione del congiuntivo imperfetto vi sembrerà impossibile, rileggetelo!







Passo 3: Definisci i Tuoi Obiettivi (Sii Realistico!)



Stabilire obiettivi chiari e raggiungibili è fondamentale per mantenere alta la motivazione e misurare i progressi in modo concreto.



Obiettivi a Breve Termine (1-3 mesi)




Sopravvivenza linguistica: Imparare le espressioni essenziali per situazioni quotidiane



Presentazioni personali: Saper dire nome, età, provenienza, lavoro e interessi base



Interazioni pratiche: Ordinare al ristorante, chiedere informazioni, fare acquisti semplici



Numeri e tempo: Utilizzare correttamente numeri, orari e date








Obiettivi a Medio Termine (6-12 mesi)




Conversazioni strutturate: Sostenere dialoghi di 10-15 minuti su argomenti familiari



Show more...
2 months ago

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Coppie di Parole Italiane che Creano Confusione
In questo articolo affrontiamo un argomento che fa tremare le ginocchia anche agli studenti più coraggiosi: quelle coppie di parole italiane che sembrano gemelli identici ma che in realtà hanno significati e usi molto diversi!













Attenzione a Queste Parole Problematiche



1. GIÀ vs ANCORA: La Battaglia del Tempo



Iniziamo con una coppia che crea più confusione di un GPS che ha perso il segnale!



GIÀ = Azione Completata nel Passato



Significato: indica che un'azione è stata completata prima del momento attuale



Esempi pratici:




"Ho già mangiato" (l'azione del mangiare è finita)



"Sei già qui?" (sei arrivato prima di quanto pensassi)



"È già finito il film?" (il film è terminato)








ANCORA = Continuità o Aspettativa



Significato: indica che un'azione continua o non è ancora avvenuta



Esempi pratici:




"Sto ancora mangiando" (continuo a mangiare)



"Non è ancora arrivato" (aspetto che arrivi)



"Vuoi ancora del caffè?" (un'altra tazza di caffè)




Trucco della nonna: GIÀ = l'azione è finita! ANCORA = l'azione continua o deve ancora succedere!







2. ORMAI vs ORA: Il Presente e la Rassegnazione



Questa coppia è subdola come un gatto che finge di dormire!



ORMAI = Rassegnazione e Inevitabilità



Significato: indica che qualcosa è inevitabile o che non si può più cambiare



Tonalità emotiva: spesso con sfumatura di rassegnazione



Esempi con contesto:




"Ormai è troppo tardi" (non possiamo più cambiare la situazione)



"Ormai sei grande" (il tempo è passato, sei cresciuto)



"Ormai lo sanno tutti" (la notizia si è diffusa, non si può più nascondere)








ORA = Momento Presente Immediato



Significato: indica il momento attuale, senza altre sfumature emotive



Tonalità: neutro, semplice indicazione temporale



Esempi chiari:




"Ora devo andare" (in questo momento devo partire)



"Che ora è?" (che orario segna l'orologio?)



"Ora capisco!" (in questo momento ho compreso)




Segreto per ricordare: ORMAI ha sempre una sfumatura di "non si può più tornare indietro", mentre ORA è neutro, indica solo il presente.







3. PRESTO vs PRONTO: La Velocità e la Preparazione



Attenzione: questa coppia può creare malintesi epici, soprattutto se la tua prima lingua è lo spagnolo.



PRESTO = Tempo e Velocità



Significato: indica velocità di azione o un momento futuro vicino



Si usa per: tempo, velocità, orari



Esempi dettagliati:




"Arrivo presto" (arrivo in poco tempo / arrivo la mattina presto)



"Corri più presto!" (aumenta la velocità)



"A presto!" (ci vediamo tra poco tempo)



"È ancora presto" (l'orario è mattutino)








PRONTO = Stato di Preparazione



Show more...
2 months ago

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Cucina Tipica Italiana: La Storia degli Spaghetti all’Assassina
Gli spaghetti all'assassina rappresentano una delle più geniali invenzioni della cucina pugliese contemporanea, un piatto che ha rivoluzionato il modo di concepire la pasta in Italia. Nati nel cuore di Bari negli anni '60, questi spaghetti dalla caratteristica bruciatura controllata sono diventati un simbolo della creatività culinaria barese, conquistando palati in tutto il mondo con la loro tecnica di cottura unica e il loro sapore inconfondibile.













Gli Spaghetti all'Assassina: Il Piatto di Bari che DEVI Provare



La Nascita di una Leggenda: Il Ristorante Al Sorso Preferito



Il ristorante "Al Sorso Preferito" di Bari è universalmente riconosciuto come la culla degli spaghetti all'assassina. Situato nel cuore della città vecchia barese, questo locale storico ha dato i natali a quello che molti considerano il piatto più innovativo della cucina pugliese del XX secolo.



Espressioni Culinarie Italiane



"Dare i natali a qualcosa" = essere il luogo dove qualcosa nasce o ha origine Esempio culinario: "La Liguria ha dato i natali al pesto genovese""Nel cuore di" = al centro di, nella parte più importante Esempio culinario: "Nel cuore della Sicilia si produce il miglior olio d'oliva""Universalmente riconosciuto" = accettato da tutti Esempio culinario: "Il Parmigiano-Reggiano è universalmente riconosciuto come il re dei formaggi"



Fondato negli anni '50 da Enzo Francavilla, il ristorante inizialmente serviva cucina tradizionale pugliese. Tuttavia, fu negli anni '60 che avvenne la svolta: Enzo Francavilla decise di sperimentare una nuova tecnica di cottura della pasta che avrebbe cambiato per sempre la storia della ristorazione barese.



Il locale, che ancora oggi mantiene l'atmosfera autentica degli anni '60, divenne rapidamente un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina. La sua posizione strategica nel borgo antico permetteva di attirare sia i baresi Doc che i turisti curiosi di scoprire le novità culinarie della città.



La storia del ristorante è segnata da una filosofia precisa: innovare rispettando la tradizione. Enzo Francavilla non voleva semplicemente creare un piatto nuovo, ma desiderava elevare gli ingredienti semplici della cucina pugliese attraverso una tecnica di cottura completamente rivoluzionaria.







L'Inventore: Enzo Francavilla e la Sua Rivoluzione Culinaria



Enzo Francavilla è il genio culinario dietro l'invenzione degli spaghetti all'assassina. Nato a Bari nel 1935, Enzo crebbe respirando l'atmosfera della cucina tradizionale pugliese, ma fin da giovane mostrò una propensione all'innovazione che lo portò a sperimentare tecniche di cottura non convenzionali.



La sua formazione culinaria avvenne principalmente nel ristorante di famiglia, dove imparò i segreti della cucina barese tradizionale. Tuttavia, Enzo non si accontentava delle ricette ereditate: passava ore a sperimentare nuove combinazioni di ingredienti e, soprattutto, nuove tecniche di cottura.



L'ispirazione per gli spaghetti all'assassina arrivò, secondo le testimonianze dell'epoca, da un errore apparente. Durante una serata particolarmente affollata del 1967, Enzo si accorse che alcuni spaghetti stavano bruciando in padella. Invece di buttarli, decise di assaggiare quella pasta "rovinata" e scoprì un sapore completamente nuovo: intenso, affumicato e incredibilmente appetitoso.



Costruzioni Grammaticali in Cucina



Costruzione: "Invece di + infinito" Esempio culinario: "Invece di friggere le melanzane, decise di grigliarle" Uso: per esprimere un'alternativa nella preparazioneForma passiva: "ven...
Show more...
2 months ago
14 minutes 9 seconds

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Imparare l’italiano non è mai stato così facile e divertente! Attraverso video-lezioni, esercizi, libri, podcast e altro materiale didattico, ti guideremo, passo dopo passo, al successo! Visita il nostro sito (https://learnamo.com) per maggiori informazioni sui nostri corsi di italiano!

Learning Italian has never been easier! Through video lessons, exercises, textbooks, podcasts and other learning aids, we will guide you, step by step, to success! Visit our website (https://learnamo.com) to find further information about our Italian courses!