- Il governo Meloni in questi giorni sta discutendo di un “piano Africa” per “aiutarli a casa loro” che include esperti di comunicazione che informino gli aspiranti migranti dei rischi che corrono. È questo il punto, non sanno cosa rischiano?
 - Ha senso parlare del “Viaggio” dei migranti come di una scommessa (evocata anche nel titolo del tuo libro)?
 - Per una persona che arriva ce ne sono decine che partono. Per una persona che parte, ce ne sono migliaia che restano. È davvero una scelta del singolo imbarcarsi nel “Viaggio”?
 - Succede a chiunque, in continuazione, di cominciare qualcosa senza avere un’idea precisa delle conseguenze. Nel nostro quotidiano spesso ci si può fermare in itinere, ribilanciare costi e benefici. È così anche per un migrante che intraprende “il Viaggio”?
 - Che differenza fa in tutto questo essere maschio o femmina?
 - Tu sei stata sul campo: Eritrea, Etiopia, Sudan, Italia. Cosa ti ha colpito di più?
 
Giulia Riva (giornalista) ne parla con 
Milena Belloni, etnografa, che insegna all’Università di Anversa Migrazioni e mobilità globale. È autrice di un testo open access – presentato al 
Collegio Carlo Alberto di Torino – per University of California Press, che si intitola 
The Big Gamble. The Migration of Eritreans to Europe.