Nuove iniziative per migliorare l'Unione europea
Questo podcast presenta informazioni su diverse iniziative volte a rispondere alle aspettative dei cittadini per una migliore legislazione a livello europeo.
Si basa sul lavoro del Servizio di ricerca del Parlamento europeo e tratta di argomenti di primo piano dell'attualità europea: dalle politiche sociali, al cambiamento climatico,
alle nuove tecnologie, ai diritti dei consumatori, alle relazioni internazionali, all'economia, per citarne solo alcuni.
Potete ascoltare altri podcast su Europarl Radio, la radio online del Parlamento europeo.
Nuove iniziative per migliorare l'Unione europea
Questo podcast presenta informazioni su diverse iniziative volte a rispondere alle aspettative dei cittadini per una migliore legislazione a livello europeo.
Si basa sul lavoro del Servizio di ricerca del Parlamento europeo e tratta di argomenti di primo piano dell'attualità europea: dalle politiche sociali, al cambiamento climatico,
alle nuove tecnologie, ai diritti dei consumatori, alle relazioni internazionali, all'economia, per citarne solo alcuni.
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In tutta l'UE esistono attualmente 29 lingue dei segni nazionali riconosciute. A usarle non sono solo le persone sorde e ipoudenti, ma anche le persone udenti, per comunicare con la famiglia o gli amici. Per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di questa diversità linguistica e culturale, le Nazioni Unite hanno indetto una Giornata internazionale delle lingue dei segni, che si tiene ogni anno il 23 settembre. In questo episodio parleremo delle lingue dei segni nell'UE e di cosa fa il Parlamento europeo per preservarle e promuoverle.
L'Unione europea ha compiuto molti progressi per garantire più uguaglianza tra uomini e donne, ma rimangono ancora molte sfide da affrontare. Con la sua strategia per la parità di genere, l'Europa punta ad eliminare le ingiustizie nei confronti delle donne e a realizzare una società più stabile per offrire a tutti una vita migliore.
Per migliorare la sicurezza stradale e adattare il settore della mobilità alle sfide attuali, l'Unione europea ha aggiornato le norme sulla patente di guida. Tra le principali modifiche figurano una patente digitale valida in tutti i paesi dell'Unione, condizioni più rigorose per i neopatentati e controlli medici armonizzati. L'applicazione transfrontaliera dei divieti di circolazione garantirà che le infrazioni gravi siano punite in tutta l'UE. Queste riforme servono a raggiungere l'obiettivo "zero vittime", che consiste nell'eliminare vittime e feriti gravi della strada entro il 2050.
Secondo i dati dell'Agenzia europea dell'ambiente, nel 2022 la crisi idrica ha interessato il 40 % della superficie terrestre dell'Unione europea e il 34 % della sua popolazione.
A risentirne di più sono i paesi dell'Europa meridionale, come Cipro, Grecia, Italia, Malta, Portogallo e Spagna. Ma i suoi effetti si stanno spingendo sempre più a nord, verso aree precedentemente considerate sicure dal punto di vista idrico. In Europa lo stress idrico è già un problema grave, che, con i cambiamenti climatici, non farà che peggiorare. Ecco perché l'Unione europea sta cercando di trovare una soluzione comune alla sfida.
Sebbene la sensibilizzazione e le iniziative per il riciclaggio siano in aumento, nell'Unione europea una quantità significativa di rifiuti in plastica non viene ancora riciclata. Negli ultimi anni l'Europa si è orientata verso un'economia circolare per le materie plastiche. Ma il percorso verso un futuro senza plastica è lungo e ognuno di noi deve fare la sua parte.
Il Mercosur è un'alleanza regionale di paesi dell'America Latina e uno dei principali partner commerciali dell'Unione europea. L'Unione europea ha cercato di stringere legami più stretti con il Mercosur, ma non tutti sono d'accordo che sia una buona idea.
Adottato nel 2015 durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP21, l'accordo di Parigi è un trattato internazionale giuridicamente vincolante.
Il suo obiettivo principale è mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto della soglia dei 2 °C rispetto ai livelli preindustriali. L'ideale sarebbe di arrivare a 1,5 °C.
L'accordo riunisce quasi tutti i paesi del mondo in un impegno comune per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. L'Unione europea lo ha ratificato nel 2016, ponendolo al centro della sua politica climatica.
Nel gennaio 2025 la Commissione europea ha presentato la bussola per la competitività, la prima grande iniziativa del secondo mandato di Ursula von der Leyen. La bussola non è altro che un quadro strategico che definisce in modo chiaro il lavoro della Commissione. Traccia il percorso che l'Europa dovrà seguire per diventare un luogo di progettazione, fabbricazione e commercializzazione delle tecnologie, dei servizi e dei prodotti puliti del futuro. Senza perdere di vista il raggiungimento della neutralità climatica.
Lo sport fa bene alla salute e accomuna persone di ogni estrazione sociale. Scopri cosa fa l'Unione europea per promuovere lo sport e renderlo più accessibile a chiunque.
Nell'Unione europea le foreste antiche e primarie sono rare, piccole e frammentate. In tutto rappresentano meno del 3 % delle aree forestali del nostro continente.
Si tratta di ecosistemi naturali inviolati, in cui i segni dell'attività umana sono pochi o del tutto assenti, e la fauna e la flora selvatiche prosperano incontaminate da secoli. Queste foreste svolgono un ruolo essenziale nel conservare la biodiversità, assorbire e immagazzinare il carbonio, fornire acqua pulita, regolare le condizioni climatiche locali e mantenere sani gli esseri umani. Inoltre ospitano migliaia di specie in pericolo di estinzione.
Proteggere le foreste europee è un compito che non spetta solo ai singoli paesi membri; è una responsabilità condivisa a livello dell'Unione. Come strenuo difensore delle foreste antiche e primarie, il Parlamento europeo è in prima linea nella lotta per proteggerle.
Il quadro finanziario pluriennale è essenzialmente il piano di bilancio a lungo termine dell'Unione europea. Stabilisce le priorità e i limiti di spesa dell'Unione europea per diversi anni, garantendo che le sue risorse finanziarie siano in linea con gli obiettivi politici ed economici. Il quadro finanziario pluriennale definisce la struttura dei bilanci annuali e cerca di conciliare gli interessi, a volte contrastanti, dei vari paesi dell'Unione.
Assegna risorse finanziarie in una varietà di settori, ad esempio i finanziamenti per le regioni meno sviluppate, le sovvenzioni e lo sviluppo rurale, gli aiuti umanitari e gli investimenti nelle transizioni verde e digitale e nella politica estera dell'Unione europea.