Winston Gooze, impacciato custode e tuttofare di una potente industria farmaceutica che inquina St.Roma Village e causa malattie ai suoi abitanti, finisce in una vasca di rifiuti tossici e diventa un vendicatore deforme e mutante, dotato di superpoteri, che raddrizza i torti a modo suo, fino a confrontarsi con il cattivissimo proprietario dell'azienda per la quale lavorava.
Non c'è il respiro della Troma, in questo remake/reboot del classico originale e lo si vede immediatamente dai primi minuti di film, già da una fotografia troppo brillante e pop.
Pur essendo stato benedetto da Kaufman, che fa anche un piccolo cameo, The Toxic Avenger moderno fa parte di quel cinema ormai ineluttabilmente "family friendly", che non vuole essere cattivo oltremisura e tantomeno cinico, ma che personalmente mi ha divertito e intrattenuto, anche se a fasi alterne.
Un qualsiasi confronto con la pellicola del passato risulta impietoso e inutile. Il cinema è cambiato irrimediabilmente e bisogna che ci facciamo i conti, purtroppo.
Bravi comunque tutti gli attori, Kevin Bacon cattivissimo di lusso e qualche momento divertente, obiettivamente non manca. A voi il giudizio finale.
Due cugini apicultori, fanatici delle teorie del complotto, sono convinti che la cinica CEO di una potente industria farmaceutica sia in realtà una regina aliena mandata in avanscoperta per spianare la strada allo sterminio del genere umano. La rapiranno e tenteranno di tutto per costringerla a rivelare la sua vera natura e le sue reali intenzioni.
Imperniato dalla sempre lucida follia, ma anche da una regia sempre più complessa e completa, che omaggia enormi registi del passato, Lanthimos realizza una nuova opera che incanta, appassione, inorridisce e lascia spiazzati in quello che è uno dei finali più belli e più giusti degli ultimi anni.
Emma Stone e Jessie Plemons fanno a gara di bravura, ma anche gli altri attori se la cavano benissimo. Riprese splendide, la sensazione del dubbio persistente, fino al raggiungimento della verità e una colonna sonora potente e squisitamente vintage, regala un prodotto che dividerà certamente, come quasi tutte le opere del regista greco...ma è un cinema che personalmente adoro e che merita di essere portato avanti nel tempo.
Anche questo, nella TOP 2025!
Todd, ragazzo affetto da una patologia respiratoria cronica, si trasferisce nella casa di campagna che fu di suo nonno, insieme all'inseparabile cane Indy.
Lo stabile è però infestato da una presenza maligna che minaccia il giovane e che solo Indy può vedere. Spetterà al Tolling Retriever il compito di proteggere il suo padrone.
Lungometraggio d'esordio di Leonberg, che prende il suo cane come protagonista. In realtà, una delle poche cose buone presenti in questo horror che troppe persone definivano il migliore dell'anno, suscitando in me una comprensibile perplessità.
Pur apprezzando l'esperimento di porre il tutto sotto il punto di vista canino e confermando che Indy recita meglio di tanti cani attori bipedi, il film però non riesce mai a decollare, risultando troppo allungato in parecchi momenti e infarcito di tanti, troppi jumpscare.
C'è sicuramente atmosfera, ma questo Good Boy si stiracchia inutilmente, per una narrazione che poteva tranquillamente essere condensata in un mediometraggio al massimo, rendendo certamente molto di più. Inoltre, il finale parecchio criptico può anche essere soddisfacente per alcuni e stimolare a possibili interpretazioni, ma anche scontentare molto altri estimatori di un tipo di horror più immediato.
In ogni caso, lo trovate su Prime Video e potrebbe essere, al netto dei difetti, una visione quantomeno curiosa.
Da tempo, volevo rendere giustizia a queste due pellicole appartenenti ad una delle saghe più celebri al mondo e nel mio piccolo spero di invitarvi alla visione o al rewatch se già li avete visti.
Timothy Dalton, per quanto mi riguarda, è un ottimo James Bond e sia Zona Pericolo che Vendetta Privata sono due pellicole che non sfigurano accanto a quelle più blasonate di Connery, Moore e compagnia bella. Regalandoci un agente segreto con licenza di uccidere molto più vicino alla controparte letteraria di Fleming, Dalton regala al pubblico un eroe sicuramente più fallibile e più sofferto, come sarà poi Daniel Craig in seguito.
Ottima regia, bellissimi effetti artigianali e nemmeno i villains sono da dimenticare, in una ridda di avventure al cardiopalma e storie che ancora oggi sono puro intrattenimento e non sono poi invecchiate malaccio, no?
Buon ascolto e recupero.
Guadagnino è un mostro!
Uno dei migliori registi che il mondo abbia mai conosciuto e che il nostro cinema si è lasciato vergognosamente sfuggire. Un uomo che trasuda passione, sperimentazione e professionalità in qualsiasi genere ed inquadratura si cimenti.
Un uomo che, dopo il bellissimo Queer, quest'anno regala la seconda opera e punta il dito sul sessismo, la misoginia, le molestie e le false e vere accuse che possono rovinare la vita e riportare a galla sensi di colpa e segreti mai sopiti.
Un cast perfetto regge benissimo le appassionanti due ore e mezza di durata, per una storia che mette a disagio e pone un sacco di interrogativi e dubbi su cosa stiamo veramente diventando.
Trent Reznor e Atticus Ross ancora e sempre leggendari nel rendere la colonna sonora una delle protagoniste indiscusse di quest'opera che è una delle migliori del 2025!
Nel bel mezzo dell'epoca COVID, a Eddington nel Nuovo Messico è contrasto tra le idee dello sceriffo e del sindaco. In vista della nuova elezione alla carica di primo cittadino, la lotta sarà senza esclusione di colpi, ma ci si metteranno in mezzo anche gravi fattori esterni, che causeranno il caos più completo nel paese.
In quest'ultima opera, Ari Aster mette tanta carne al fuoco (forse troppa) scegliendo una struttura sicuramente più lineare e realistica rispetto alle altre sue pellicole e dimostrando di avere sempre voglia di osare, pur mantenendo la sua identità. Dovrò sicuramente rivederlo perché, pur trovandolo un ottimo prodotto, qualcosa mi ha lasciato abbastanza perplesso, specialmente nella seconda parte, che mi è apparsa più confusa.
Joaquin Phoenix magistrale come sempre, otto spanne sopra al prezzemolino Pedro Pascal. Scena TOP il doppio schiaffo con la canzone di Katy Perry ad accompagnare la scena.
Nessun dialogo, ma tanto grandissimo cinema!!!
Suor Cecilia, giovane suora americana, giunge in un convento italiano, dove nota immediatamente qualcosa di strano fra quelle mura. Una gravidanza improvvisa, nonostante la verginità della ragazza, fa presagire che qualcosa di terribile e demoniaco sta per accadere.
Una pellicola che è stata spernacchiata da tantissimi, ma che personalmente ho trovato interessante. Sidney Sweeney è brava nel ruolo della protagonista, anche se forse un po' troppo sexy per essere completamente credibile come suora.
Il film però, pur non essendo magistrale, funziona bene in termini di atmosfera e tensione, fino ad un finale che può sembrare un po' prevedibile, ma che soddisfa.
Un paio di momenti abbastanza disturbanti condiscono ancora meglio una ricetta che poteva offrire qualcosa in più, ma l'impegno è evidente.
Un gruppo di ragazzotti si appresta a trascorrere un weekend all'insegna del fumo, del sesso e del divertimento presso la villa di campagna di uno di loro, ma uno sciame di tafani (sì, avete capito bene) geneticamente modificato ed estremamente famelico è in agguato, pronto a mietere vittime.
Un tashone del cinema italiano che però a me ha divertito tantissimo. Ovviamente, qui non ci si spaventa minimamente e la recitazione degli attori protagonisti è ben sotto il livello di guardia, ma i tafani carnivori non sono nemmeno fatti malissimo e la pellicola risulta infine così ridicola da fare il giro e risultare un prodotto di intrattenimento nudo e crudo che non si prende mai sul serio e regala 90 minuti di follia completa.
Il personaggio disinfestatore caricaturale e nazista di Stefano Chiodaroli è oltre...
Quindi, perché non farsi grasse risate, tra uno spavento e l'altro?
Una giovane coppia, lei insegnante e lui scrittore, scoprono che qualcuno si è introdotto nella loro villa isolata, in una notte che sarà la più terrificante delle loro vite, durante la quale dovranno tentare il tutto per tutto per sfuggire alla tremenda minaccia che incombe su di loro e che sembra non avere alcuna spiegazione.
Pellicola che dice di essere tratta da una storia vera, ma è solo un abile e già visto escamotage pubblicitario. THEM è sicuramente un film che ha i suoi momenti e che ha terrorizzato moltissimi che l'hanno visto all'uscita. Però, a volte si perde e finisce per spegnersi progressivamente, dirigendo verso una conclusione abbastanza telefonata e poco originale, scioccando lo spettatore più navigato molto meno di quanto avrebbe dovuto e voluto.
In ogni caso, non certo un brutto film. Quelli sono ben altri.
In una piccola cittadina del Midwest, dalla quale uscire sembra impossibile, viene organizzato un rituale oscuro ogni notte di Halloween.
Gli adolescenti dovranno ingaggiare una battaglia all'ultimo sangue contro il mitologico Sawtooth Jack ed ucciderlo prima che raggiunga la chiesa del paese o tutta la cittadina andrà incontro ad un anno nefasto. Il giovane Richie, fratello del vincitore della passata edizione, decide di tentare il tutto per tutto per trionfare a sua volta ed uscire dalla città una volta per sempre. Ma le cose sono molto più complicate di quanto non appaiano.
Pellicola di grande atmosfera, ma anche interessante e curiosa, che trovate direttamente su Prime Video e che può essere una piacevole visione la notte di Ognissanti.
Ben realizzato il character design della creatura ed ottimi anche gli effetti visivi, per una narrazione che procede spedita fino ad un finale che riserva qualche succosa sorpresa.
Uno scrittore italo americano, in vacanza a Roma è casualmente testimone e sventa un tentativo di omicidio ai danni di un'avvenente e ricca gallerista.
Sarà nel mirino della polizia, che lo considererà inizialmente un sospettato e soprattutto nelle mire di un serial killer che ha già ucciso e che resta ancora senza volto.
Quando il maestro era veramente il maestro. In questo film d'esordio, Argento dimostra grandissimo estro, una magnifica creatività e soprattutto una padronanza della macchina da presa con cui mantiene alta la tensione dall'inizio alla fine, realizzando una pellicola tra le più belle del cinema italiano di genere, che ha ancora il suo mirabile lustro.
Con Tony Musante i rapporto non erano proprio idilliaci, ma c'è anche un bravissimo Enrico Maria Salerno e Mario Adorf, protagonista di una scena con i gatti, che animalisti scansateve proprio!
Da recuperare assolutamente se non l'avete mai visto. Siamo più dalle parti del thriller che dell'horror vero e proprio, ma la sensazione di inquietudine è ancora palpabile, grazie anche alla colonna sonora del leggendario Morricone.
La Go-Go dancer Lucia ruba una grossa quantità di denaro ai criminali con cui è solita lavorare, con l'idea di fuggire e cambiare vita. Si rifugia nella fatiscente palazzina Venus, dove abitano la sorella Rocio e la nipote Alba. Ma nel fabbricato, sembra aleggiare una presenza maligna, mentre un misterioso pianeta sconosciuto si avvicina alla Terra...
Liberamente ispirato da un racconto del maestro Lovecraft, questo film è stato ingiustamente snobbato e invece è proprio carino, almeno secondo il sottoscritto...quindi, perché non consigliarvelo in questa maratona Halloween?
Balaguerò non raggiunge certamente i livelli di REC, ma anche qui si scatena come si deve, tra personaggi ben caratterizzati, una protagonista cazzuta quanto basta e qualche effetto splatter veramente ben realizzato, che si inserisce bene nell'azione che permea la storia.
Anche un pizzico di black humor a condire il tutto, che non guasta.
Una giovane, accompagnata da un gruppo di amici, raggiunge l'abitazione isolata dove sembra sia scomparsa sua sorella.
Quando scende il buio, qualcosa inizierà a uccidere i ragazzi, fino a quando essi non si risveglieranno dalla morte e cercare di capire cosa stia succedendo e salvarsi la vita, prima che la sabbia della clessidra termini la sua caduta.
Tratto dal videogioco omonimo, ma non ne ricalca proprio tutta la trama, questo film recentissimo è un prodotto di puro intrattenimento, che gioca fin troppo sui jumpscare e inventa ben poco di nuovo.
Se preso nella maniera giusta e senza troppe pretese, però intrattiene e poi c'è un Peter Stormare sempre in grande spolvero. Per una serata popcorn e Coca Cola è l'ideale!
Un feroce e misterioso assassino armato di motosega si aggira nel campus di Boston, uccidendo e smembrando le proprie vittime per comporre un orribile puzzle personale. Un giovane studente indaga, con l'aiuto di un'avvenente poliziotta.
Filmetto a bassissimo budget, che spesso cade nel ridicolo involontario, pur avendo dalla sua effetti splatter artigianali degni di nota. La trama è veramente risibile e la narrazione estremamente prevedibile, così come la recitazione del cast che è ben sotto il livello di guardia...eppure non posso non volergli bene, specialmente per l'inizio completamente fuori di testa e il finale ancora più folle.
Per il sottoscritto, uno dei migliori film del compianto Wes.
Un antropologo di Harvard si reca ad Haiti per indagare sul fenomeno della zombificazione.
Ad aiutarlo un'affascinante e giovane psichiatra, che gli farà conoscere i misteri della magia bianca e delle tradizioni del suo paese, sconvolto da una dittatura sanguinosa. Un terribile capo della polizia e stregone voodoo darà del filo da torcere.
Una pellicola intrisa di fascino oscuro, ma magnificamente realizzata, che racconta moltissimo del folklore haitiano. Splendida la colonna sonora e gli effetti visivi delle magie, che ancora oggi spaventano. Da riscoprire assolutamente.
E via che si comincia, con il conto alla rovescia che ci separa da una nuova, terrificante, inquietante, raggelante e divertente notte di Halloween!
Ogni giorno, fino al 31 ottobre, una pellicola horror, più o meno nota, che potrà tenervi compagnia fino alla data fatidica e farvi spaventare certo, ma anche scoprire film d'autore, di intrattenimento o anche trashate troppo simpatiche.
Iniziamo con l'opera prima del figlio di Anthony Perkins che, con questo quasi capolavoro, tiene incollata l'attenzione dello spettatore e regala un'atmosfera di continua angoscia, nel clima freddo di un inverno di sangue.
Buon ascolto.
Sono passati quattro anni da quando Finney ha ucciso il Rapace. Insieme alla sorella Gwen, il nostro cerca di ritornare ad una vita normale, ma non è una cosa semplice. I traumi del passato sembrano non volere abbandonare entrambi, fino a quando il telefono squilla nuovamente e sembra proprio essere il Rapace a chiamare dall'Inferno per prendersi la sua rivincita.
Sequel pazzesco che Derrickson dirige a meraviglia, tra personaggi vecchi che ritornano e maturano e personaggi nuovi che risultano subito interessanti. Il Rapace fa più paura di prima, in questa pellicola sospesa tra incubo e realtà, dove tutti i nodi verranno al pettine e le verità svelate e dove, per i protagonisti, arriverà il momento di affrontare le proprie paure per sconfiggere ancora una volta il diabolico avversario e salvare loro stessi e anime innocenti.
Di botto, anche questo, tra i migliori horror del 2025. Tensione dall'inizio alla fine e tantissimi, siceri omaggi ad un certo Freddy col maglione a righe. E poi, improvvisamente, arrivano anche i Pink Floyd e il sottoscritto è completamente a bordo!
Il film segue le vicende di una troupe televisiva impegnata a documentare la giornata tipica di un serial killer, che svela tutti i trucchi del mestiere.
Detta così, potrebbe sembrare di trovarsi davanti ad una pellicola ironica, dai toni quasi parodistici. Niente di più sbagliato.
Il cameraman e l'assassino non è una pellicola per tutti. Mette in scena la violenza dell'essere umano e la follia in una maniera disarmante e con una sorta di "normalità" che lascia sconcertati. Bravissimo e credibile il protagonista, Benoît Poelvoorde, che mette in scena un personaggio per il quale si prova quasi simpatia, fino a che non ci si rende conto della sua vera natura.
Un falso documentario che fa riflettere sulla società di ieri e di oggi e sui mostri che i media creano ed esaltano. Davvero terrificante.
A 30 dalla sua scomparsa, la famiglia e tantissimi amici e colleghi ricordano lo straordinario, tenero e genuino John Candy, scomparso troppo presto e protagonista di tanti film che ci hanno scaldato il cuore.
In questo splendido documentario/storia di vita, il regista Colin Hanks ci racconta l'esistenza fragile, ma estremamente buona di un grande omone che ha messo sempre gli altri davanti a sè stesso e che Hollywood ha sfruttato molto più di quanto potesse sopportare.
Se non vi commuoverete, allora non siete umani. Lo trovate su Prime Video.
Nel Giappone feudale, un taciturno massaggiatore cieco è in realtà un ronin che viaggia di villaggio in villaggio a difesa dei più deboli, raddrizzando torti e ingiustizie grazie alla sua leggendaria abilità nell'uso della katana.
Ventisettesimo film dedicato al personaggio letterario creato da Kan Shimozawa, dove Kitano in qualità di regista e interprete, offre un epico e poetico spettacolo per gli occhi dello spettatore, realizzando un'opera senza alcuna sbavatura, ricca di scene d'azione coreografate da Dio, ma anche condito di una leggera ironia mai fuori posto.
Un titolo che, prima di altri, ha contribuito ad avvicinare il vostro CaRfa al cinema orientale...e per fortuna, aggiungo.
Imperdibile e stupendo.