In questo episodio parliamo di meltdown e shutdown: no, non sono nomi di cocktail esplosivi, ma cose che succedono davvero quando il cervello autistico va in cortocircuito. Ti racconto come li vivo io, cosa li scatena e soprattutto… cosa non fare quando accadono. Spoiler: dirmi di calmarmi non ha mai funzionato.
Se ti è mai capitato di “spegnerti” senza riuscire a spiegare perché, o di esplodere dopo giorni di maschere e sforzi sociali, questo episodio è per te. O per chi ancora pensa che “è solo stress”.
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Chi parla troppo, chi non parla mai, chi spiega cento volte, chi si blocca proprio quando servirebbe parlare: in questo episodio metto a nudo la mia voce e i miei silenzi, tra aneddoti, figuracce e pensieri a voce alta. Se anche tu hai parole di troppo e silenzi di riserva, ascolta fino in fondo. Qui nessuno ti dice di parlare meno: semmai, di raccontarti di più.
Quante frasi restano addosso a chi è autistico? In questo episodio parlo di giudizi, etichette, frasi buttate lì che fanno più male del rumore, della luce o di una routine saltata. Perché spesso non è l’autismo che fa male: sono i commenti di chi non capisce. Se ti sei mai sentito strano per come vivi, qui troverai voce. E forse, un po’ di respiro.
Ci sono momenti in cui la felicità ci coglie alla sprovvista e invece di goderne iniziamo a temere di perderla. In questo episodio parliamo insieme di quel paradosso che ci fa sorridere e sospirare: quando le cose belle fanno paura. Tra pensieri, respiri e un po’ di ironia, proviamo a capire come non rovinarci ciò che di più prezioso abbiamo: l’attimo che stiamo vivendo.
Quante volte hai finto di stare bene per non dover spiegare tutto da capo? Quante volte hai sorriso quando volevi scappare? In questo episodio parliamo di tutte le maschere sociali che le persone autistiche (e non solo) indossano ogni giorno per sembrare più comprensibili, più tranquille, più “normali”.
Spoiler: non funziona. Ma lo facciamo lo stesso.
Un episodio tra risate amare, figuracce travestite da successo, e il tentativo costante di farci stare comodi in vestiti che non sono nostri. Alla fine, la domanda è una sola: vale la pena mascherarsi per essere accettati, o togliersi tutto per respirare?
Eccoci nel viaggio tragicomico tra le figuracce sociali che solo chi è autistico può capire davvero (ma anche chi no, volendo). Dalla paura di rispondere al telefono ai momenti in cui dici “anche a te” al cameriere che ti augura buon appetito. Tra aneddoti, autoironia e sopravvivenza quotidiana, ti racconto perché ogni interazione sociale può trasformarsi in uno sport estremo. Prontə a ridere insieme?
Episodio 1 – Benvenuti nel diario sonoro dell’Autisticanonima
Un’introduzione senza maschere: chiacchieriamo di loop mentali, silenzi affollati e stranezze quotidiane che solo chi vive l’autismo dall’interno può raccontare. È il primo passo in un viaggio ironico, sincero e leggermente disfunzionale. Per chi ha sempre pensato troppo… e detto troppo poco.