Il microscopio ZEISS n. 10mila viene completato. Riconoscimenti ed onorificenze non pongono un freno all’inesorabile. Carl Zeiss ha 72 anni ed è molto malato. Mentre lì fuori il progresso è un grande libro tutto da scrivere, un piccolo grande uomo, dal volto buono incorniciato da una bianca barba e impreziosito dallo scintillio di due occhi vivaci sino alla fine, si spegne pian piano in silenzio

Ormai tutto il mondo non fa che richiedere i prodotti ZEISS. La crescita esponenziale degli affari porta Carl Zeiss a rivedere le sue disposizione societarie e testamentarie. È suo figlio Roderich ad emergere e ad apportare le giuste innovazioni nell’impresa. Carl è sempre meno coinvolto dagli affari e sempre più dedito ad una vita tranquilla in famiglia, compiendo viaggi, ordinando libri e curando le sue amate rose.

Il pionierismo di Zeiss porta alla nascita di un’industria del vetro tutta tedesca. I risultati del chimico Schott superano ogni più rosea previsione. Berlino decide di finanziare la nuova fabbrica di Jena. Nasce la “Jena Glassworks of Schott and Associates" ma Carl Zeiss comincia lentamente a farsi da parte. Le crescenti richieste del mercato obbligano il nostro eroe ad una scelta saggia e meditata ...

Carl Zeiss è diventato un eccellente uomo d’affari e un fiore all’occhiello per la città di Jena. L’Università decide opportunamente di conferire al suo ex-studente il più alto riconoscimento accademico. L’industria del vetro però rimane un grattacapo che Zeiss vuole risolvere. L’arrivo del chimico Schott crea nuove dinamiche all’interno dell’azienda, prospettando nuovi scenari…

Il nuovo modello di business creato da Zeiss e Abbe apporta una serie di innovazioni mai applicate prima nel settore dell’ottica. I microscopi fanno l’ennesimo salto di qualità conquistando il mercato internazionale. La ZEISS si espande e l’inattesa proposta di un giovane chimico sembra aprire la strada ad una nuova conquista …

Abbe diventa un azionista della Zeiss, mettendo al sicuro i piani di Carl sul futuro della Jena Optical Work. La visione patriarcale viene abbandonata a favore di un vero e proprio partenariato aziendale. All’interno di questo nuovo scenario, fa la sua comparsa il figlio maggiore di Zeiss, Roderich. Suo malgrado, il ragazzo sarà il riluttante successore di un grande uomo d’affari che prospetta già il suo ritiro dalle scene…

La Optical Works tiene la barra dritta verso il futuro. Tutto è pronto per il grande salto da semplice bottega ad azienda strutturata, e questo nonostante profezie di sventura e scetticismi da parte di chi non riusciva a guardare oltre il proprio giardino. Anche per Abbe arriva una proposta che non potrà rifiutare…

Mai un incontro fu tanto fortunato: da un lato, un imprenditore ante-litteram che sa guardare oltre, affrontando ogni genere di imprevisto, dall’altro un appassionato studioso che non ha timore di superare i propri limiti. Un connubio così fortuito da aver rivoluzionato un intero sistema…

Per far sì che la ZEISS faccia un salto in avanti, c’è bisogno che tutto cambi. Carl non si ferma di fronte all’ennesima battuta d’arresto della sua attività. Abbe si rivela essere un ottimo collaboratore, nonostante tentativi - e notevoli quantità di denaro investiti - tardino a dare i frutti sperati…

Ernst Abbe è la mossa chiave grazie alla quale Zeiss vuole risolvere i problemi associati alla produzione ottica. Giovane e risoluto, nonostante l’inesperienza, Abbe si trova di fronte un datore di lavoro - intelligente ed aperto - che riesce a valorizzare le sue qualità dandogli ampio spazio di sperimentazione…

“Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo” così affermava Henry Ford e sembra che Carl Zeiss lo avesse pienamente compreso molto prima di lui. Come ascolteremo in questo episodio, una buona idea ha sempre bisogno di essere sostenuta e condivisa anche con gli altri affinchè funzioni davvero…

Ad una mente pronta come quella di Carl Zeiss, non sfugge il concetto di flessibilità. E lo applica con successo proprio ai prodotti della sua impresa. Ma il pericolo di poter rimanere indietro nella grande corsa verso lo sviluppo tecnologico e scientifico è sempre dietro l’angolo…

Carl Zeiss vuole conquistare il libero mercato. La sua impresa sta crescendo, e da un punto di vista personale e sociale, la sua figura acquista sempre più rilievo nella città di Jena. Zeiss entra in politica, ma è solo una parentesi. In realtà sta per presentare quella che diventerà una delle punte di diamante della sua produzione…

Carl Zeiss, tra le mille difficoltà che ancora si trova a dover affrontare per giungere al successo, ottiene un primo significativo riconoscimento professionale e personale. Anche in questo caso, si rivelano strategiche le proficue e felici relazioni, tessute nel tempo, e la sua testardaggine nel portare avanti tesi e confutazioni a favore delle sue argomentazioni…

Carl Zeiss dimostra il suo spirito visionario e coraggioso investendo nella ricerca scientifica. Un atto rivoluzionario per quei tempi e soprattutto per le cattive acque nelle quali continuava a navigare. Ma Carl capisce una cosa fondamentale: deve prendere il toro per le corna e non semplicemente subire gli eventi. E così arriva a costruire il primo microscopio composto…

Carl Zeiss si sposa per la seconda volta. Le vendite sono ad un punto morto. La famiglia paterna continua a sostenerlo. Carl amplia il suo commercio fuori dalla ristretta cerchia del Ducato, sviluppando prodotti tecnologicamente sofisticati. Incontra Fraunhofer e decide di concentrarsi sulla costruzione di microscopi complessi: gli era ormai chiaro che era quello il futuro …

Carl Zeiss incontra August Lober, figura che si rivelerà strategica per lo sviluppo dell’azienda. Gli inizi sono difficilissimi, c’è una rivoluzione civile in corso e sono anni in cui Carl conosce anche i morsi della fame. Ha persino l’impulso di abbandonare tutto e ricominciare. Per fortuna, gli aiuti economici che la famiglia paterna gli assicura, e la sua determinazione, lo aiutano a non capitolare.

Le buone relazioni sviluppate nel tempo portano Carl Zeiss ad affiancarsi a studiosi e scienziati che lo aiutano nel suo difficoltoso cammino verso il successo. Zeiss decide di avviare anche la costruzione e il commercio di microscopi semplici: ha compreso, infatti, quanto questi strumenti siano importanti per lo sviluppo scientifico e decide di farne – diremmo oggi – un business …

Carl Zeiss avvia il suo percorso da imprenditore. Inizia come meccanico specializzato, ma comincia a sviluppare anche la passione per i microscopi, grazie alla vicinanza con il mondo universitario. Come tutti gli inizi, nulla si rivela facile: ottenere anche un semplice permesso, o una licenza, è un percorso ad ostacoli che mette a dura prova la pazienza del giovane meccanico.

Il ritorno alla città natale mette di fronte a Carl Zeiss la realtà delle cose: Weimar è una città incagliata nella burocrazia imperiale e molto radicata nelle sue tradizioni. La società si presenta divisa in classi rigidamente arroccate nei loro privilegi secolari. Il giovane vuole avviare un’attività in proprio, ma il suo desiderio trova una strada tutta in salita che solo la sua ostinazione gli fa intraprendere ...