Si parla ovunque di un necessario “cambio di civiltà”. È vero: bisogna trovare nuove fondamenta, e recuperare i fondamenti dimenticati che sorreggono le sorti dell’Europa di domani. Poiché la Storia ci ha insegnato che spesso le coautrici delle civiltà sono presto oscurate, dimenticate, nascoste, quando anche non cancellate. La serie radiofonica di incontri ha lo scopo di lasciare un segno che aiuti le “autrici di civiltà” a perseverare nella loro opera.
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Conduce Annarosa Buttarelli
Si parla ovunque di un necessario “cambio di civiltà”. È vero: bisogna trovare nuove fondamenta, e recuperare i fondamenti dimenticati che sorreggono le sorti dell’Europa di domani. Poiché la Storia ci ha insegnato che spesso le coautrici delle civiltà sono presto oscurate, dimenticate, nascoste, quando anche non cancellate. La serie radiofonica di incontri ha lo scopo di lasciare un segno che aiuti le “autrici di civiltà” a perseverare nella loro opera.
Ospite Andrea Catizone; conduce Annarosa Buttarelli
Le sindache d'Italia hanno una storia piuttosto breve alle spalle, ma si rendono potenzialmente memorabili grazie alla cura con cui le ha interrogate l'avvocata Catizone. La registrazione delle esperienze di alcune di loro potrebbe farle ricordare come "autrici di civiltà" nella genealogia del governo storico delle donne.
Chiude la nostra rassegna un'appassionata ricercatrice che si pone felicemente sul crinale tra filosofia femminista e teologia sapienziale. È lei stessa "autrice di civiltà" nel momento in cui innesta nel presente la memoria e l'attenzione dell'esistenza di una forma perduta della Trinità, una forma del movimento divino in cui la presenza femminile torna ad essere contemplata.
Come le “Sante Terese fondatrici di nulla" (Middlemarch di Eliot), le donne di Pantelleria mostrano di avere una speciale aura di “autrici di civiltà" per il loro libero pensiero e le loro pratiche di lavoro e di vita. Lucia Bisi le ha cercate e le ha trovate restituendo loro la dignità di essere testimoni della sapienza femminile.
Ospite Filippo La Porta Conduce Annarosa Buttarelli
Finalmente una voce maschile che studia María Zambrano e si fa prendere da ammirazione per le Beatrici che si sono succedute nella storia della letteratura e delle arti. In sintonia con Dante, Filippo La Porta propone Beatrice come guida e come "autrice di civiltà", ricollocando le donne nella giusta luce della sapienza.
La scienziata Antonella Viola (Danzare nella tempesta) si è guadagnata l'attenzione e la stima di tutti e di tutte, con la sua attenta e precisa presenza di immunologa nel corso della pandemia. Ora si sta distinguendo nel campo scientifico-medico come "autrice di civiltà" per il suo impegno nell'affermazione della cosiddetta medicina di genere, che preserverà la salute delle donne dagli abusi della medicina neutro-maschile.
Cristiana Collu ha mostrato coraggio e genialità come protagonista dell'innovazione museale italiana. Con il progetto Women Up, e il testo scritto nel catalogo della mostra "Io dico io/I say I" (ispirata a Carla Lonzi), ha preso definitivamente il suo posto tra le "autrici di civiltà" che sostengono l'opera e le cause delle donne nel corso del tempo.
Si parla ovunque di un necessario “cambio di civiltà”. È vero: bisogna trovare nuove fondamenta, e recuperare i fondamenti dimenticati che sorreggono le sorti dell’Europa di domani. Poiché la Storia ci ha insegnato che spesso le coautrici delle civiltà sono presto oscurate, dimenticate, nascoste, quando anche non cancellate. La serie radiofonica di incontri ha lo scopo di lasciare un segno che aiuti le “autrici di civiltà” a perseverare nella loro opera.