Negli ultimi anni sembra che il capitalismo abbia trovato la sua coscienza verde. Ovunque si parla di imprese etiche, di nuovi modelli societari e di certificazioni che promettono di cambiare il mondo. Tra le più citate: le Società Benefit, nate per coniugare profitto e “bene comune”, e le B Corp, aziende certificate che si fregiano del titolo di “business for good”. La narrativa ufficiale è chiara: finalmente le imprese possono generare valore non solo economico, ma anche sociale e ambientale. Una rivoluzione del concetto stesso di business, dicono. Ma è davvero così? O siamo davanti all’ennesima illusione di cambiamento, un vestito elegante cucito su misura per un sistema che resta identico a sé stesso? In questo articolo proverò a decostruire la comunicazione delle Società Benefit e delle B Corp. Non per sminuire chi le adotta in buona fede, ma per mostrare il nodo strutturale: se il fine resta il profitto, tutto il resto sarà sempre subordinato ad esso.
Molti imprenditori e imprenditrici, designer e professionisti — soprattutto nel campo della sostenibilità — commettono un errore strutturale nella progettazione di business, associazioni o persino comunità.
Lo definisco “l’errore delle interconnessioni deboli”: un fraintendimento sistemico che nasce spesso da buone intenzioni, ma che compromette profondamente l’efficacia e la resilienza del progetto.
In altre parole, si costruiscono sistemi che appaiono connessi, collaborativi, persino partecipativi… ma lo sono solo in superficie.
Vediamolo insieme in questa puntata.
Si deve scegliere il contesto giusto nel quale possa nascere, crescere ed espandersi. Si raccoglie la giusta quantità e qualità di risorse per fare in modo che attecchisca, lo si cura con amore e dedizione. Creare un business è esattamente come accendere un fuoco.
Cosa accade quando iniziamo a guardare il sistema in cui viviamo con occhi sistemici, biologici, ecologici, complessi?
E se il capitalismo non fosse solo in crisi… ma fosse, strutturalmente, alla fine del suo ciclo vitale?
In questa puntata speciale ti porto dentro il cuore pulsante del mio nuovo libro La fine del capitalismo. Non è un testo ideologico, né una lista di accuse. È un viaggio scientifico e viscerale, lucido e appassionato, che unisce dati, visione e possibilità.
Parliamo di metabolismo sociale, cicli dell’energia, sistemi complessi, obiettivi sistemici… ma anche di speranza. Di alternative reali.
Scoprirai:
perché il capitalismo non funziona più (e forse non ha mai funzionato)
perché continuiamo a chiamare “sviluppo” ciò che ci impoverisce
cosa possiamo fare, davvero, per costruire un’economia radicata nella vita, nella biodiversità e nella cooperazione
Se senti che c’è qualcosa che non torna nel mondo in cui vivi, ma nessuno riesce a spiegartelo come vorresti… forse è il momento di ascoltare questa puntata.
👉 Il libro è disponibile ora.
https://www.lorenzovalentini.com/?view=article&id=88&catid=8
Quando si progetta un business, quasi nessuno pensa a un vero piano B. Tutti fissati sul piano principale, sull’idea perfetta, sul colpo di genio che dovrebbe funzionare. Eppure la natura, che di sistemi complessi se ne intende, non progetta mai con una sola opzione. Ogni ecosistema ha vie alternative, ogni specie sviluppa strategie ridondanti, ogni cellula porta con sé possibilità nascoste pronte a entrare in gioco. La natura non ha paura di fallire perché il fallimento è solo il segnale che è arrivato il turno di un’altra possibilità. Progettare un business senza paura di fallire significa imparare a pensare come una foresta: sempre in movimento, con mille alternative pronte a germogliare quando serve.
La maggior parte degli esperti di branding elenca molto bene quali sono le regole, i criteri e le formule per creare un nome di un business davvero efficace. Ma si dimenticano sempre di qualcosa. Un elemento che, se trascurato, può mandare tutto in rovina: l’auto-organizzazione di un sistema.
Qui troverai tutti i segreti (o quasi) che nessuno racconta: come scegliere un nome capace di vivere, evolvere e saper sopravvivere ai cambiamenti. Proprio come farebbe la natura.
Questa è una delle domande che più di tutte mi viene posta durante le mie consulenze, formazioni o convegni. Malgrado sia molto difficile rispondere, proverò a dare la mia risposta, ma non so se ti piacerà.
Le interconnessioni forti e le interconnessioni deboli sono la struttura di tutto il sistema che stiamo creando. Sono alla base del successo, qualsiasi esso sia, di ogni business, associazione o progetto.
Vivere delle proprie passioni non significa saper monetizzare una cosa che ti piace fare, ma significa entrare in connessione con chi sei e che mondo vorresti costruire. In questa puntata ti spiego come fare in 3 passi fondamentali. Facili o difficili sarai tu a scriverlo.
Una volta avere un business sostenibile era un grande vantaggio competitivo, oggi è diventato anche l’unico modo per poter vivere una vita lavorativa felice. Cambiare lavoro non è più una opzione ma una scelta necessaria di sopravvivenza.
Quando siamo dentro una crisi, l'unica cosa che possiamo fare è quella di entrarci il più preparati possibile. Ecco alcune cose pratiche da fare per essere quanto più resilienti possibile. Non i soliti trucchetti che promettono le stelle.