I leader di oggi oltre ad occuparsi di processi e persone devono aiutare l’ambiente a svilupparsi e a creare valore. Coinvolgere ed includere gli shareholders nella progettazione e nella gestione dell’ambiente dell’organizzazione diventa fondamentale.

In questo episodio parleremo di sostenibilità per la business continuity: è etico, è di moda, ma è anche e soprattutto profittevole. Utilizzeremo un approccio pratico ed operativo, fornendo alcuni esempi in ambito operation.

La Leadership Ambientale applicata ai contesti ed agli ambienti produttivi: tra lo smart-working, gli storici modelli organizzativi e le nuove soluzioni. Ne parliamo con Carla Vietti e Alberto Pellegrino.

Uno dei principi della leadership ambientale è la coerenza sistemica, tutto deve convergere verso la composizione di un ambiente trasparente e sicuro. In questo spirito la comunicazione è sia cartina di tornasole che attivatrice dei processi virtuosi che possono caratterizzare la positività dell’ambiente. Comunicare in modo trasparente sempre e anche comunicare come comunicare, ascoltando e affiancando chi, dentro l’organizzazione ha bisogno di raccontare qualcosa. In questa chiave comunicare significa in primo luogo ascoltare. Vediamo come con Gianna Paciello e Martina Avallone.

La Leadership ambientale a confronto con la teoria dei Nudge: l'architettura delle scelte e della spinta gentile come un pilastro fondamentale per i nuovi modelli di gestione manageriale, nel rispetto dei contesti, della sostenibilità, ma anche del business e delle performance. Ne parliamo con Laura Mondino e Stefano Truscello,

L'importanza di creare il giusto equilibrio tra il modello di business e la mission intrinseca delle aziende passa per saper costruire i giusti ambienti. A confronto con le differenze e similitudini tra il mondo profit e noprofit. Ne parliamo oggi con chi da anni opera in ambienti di questi tipi: Raffaella Lebano e Monica Lo Cigno.

La qualità degli ambienti e delle perfomance nel mondo corporate, così come dei team come dei leader, passano anche per la differenza tra la teoria e la pratica. Tra il "dire" ed il "fare". Quanto conta la coerenza, per realizzare l'efficacia mantenendo gli equilibri in modo sano, nelle organizzazioni? Poco (o nulla) accade senza fiducia, anche in azienda, e l'esempio è lo strumento principe di un patto solido negli ambienti. In questo podcast, i punti di vista di due Executive, diversi nei ruoli ma vicini nel senso: Graziano Marcuccio e Alessandro Pressi.

La caratteristica più disruptive per un leader è un ritorno alle origini: capacità di armonizzare e trovare equilibri. Per integrare ambienti e persone diverse gli strumenti continuano a essere ascoltare osservare e “agire come se tutti ti stessero vedendo”. Non c’è armonia, non c’è continuità aziendale senza fiducia, rispetto e connessione col singolo e con il gruppo, con la molecola come per l’organismo intero. In questo podcast il punto di vista di due esponenti di due multinazionali, diverse ma simili: Stefano Ariotti e Andrea Longo.

Il valore della cura, la cultura dell’interdipendenza come forza fondante del gruppo. Un gruppo che si sente saldo grazie alla reciprocità dei suoi componenti e pronto a esprimere confronto crescita cambiamento e coraggio. Un insieme che si consolida grazie al continuo scambio tra le persone che ne fanno parte che si riconoscono come soggetti individuali e aggregati allo stesso tempo. Tutto questo emerge da questo nostro ottavo episodio.

Come si fertilizza un ambiente per far crescere la trasformazione? Sofisticandolo e raffinandolo per gestire l'ossimoro "essere selettivo ma aperto e flessibile”, l’integrazione di complicità e fiducia, la trasparenza per farci rispecchiare mercato tecnologia e persone. Il leader fertilizza l’ambiente ma ogni singola pianta ha la responsabilità di crescere oppure no.

La sostenibilità si amplifica introducendo l’osmosi nel sistema. Education sostenibile e visione sistemica come core value dell’organizzazione che vuole contribuire a lasciare il segno nel sistema sociale.

Matrici culturali diverse inducono stili relazionali e di leadership diversi graduando l’attenzione all’individuo con l’attenzione alla community. Qual è il giusto compromesso tra individuo e community in un ambiente sociale ? Pesa di più il modello o l’improvvisazione?

L'ambiente digitale necessita di un pre-ambiente che crei le condizioni favorevoli alla trasformazione. Un ambiente dove si possa cercare e trovare il vero valore avendo chiarezza di chi lo deve erogare e chi lo deve usare. Un ambiente dove ci si chiede cos'è utile e cosa no, un ambiente fertile trasversale dove non ci sono barriere ma un continuo confronto tra tutti quelli che ne fanno parte.

Eccoci al terzo episodio del nostro podcast di BAATS, Brains Available at your service, sul tema Leadership ambientale, il nostro concetto core basato sul fatto che oltre ai processi e le persone il leader oggi deve focalizzarsi sul governare gli ambienti dove questi vivono e producono valore.
Leadership ambientale non significa escludere persone e processi o introdurre un altro approccio consulenziale e complicare la vita ai clienti, ma per noi è significato cogliere gli spunti che ci venivano offerti proprio dagli imprenditori e cercare di descriverli per renderli replicabili.

Oggi aggreghiamo i cervelli e i pensieri di Alessandra Fornasiero e Francesco Mondora assieme agli amici e colleghi Paola Giacomello e Alessio Cini sul tema della metafora della leadership ambientale e del suo incontro con l’idea di sostenibilità e circolarità portatata avanti con passione dai nostri ospiti.
Alessandra è advisor su Sostenibilità e Circular Economy e co–fondatore di Circularity. Affianca le aziende a integrare la sostenibilità nel business.
Francesco è Co-Amministratore delegato di Mondora srl sb una società del gruppo TeamSystem e vede le aziende come organismi viventi e non come macchine dove si può portare impatto in ogni azione.
Partiamo da una considerazione: una conferma dell'importanza della metafora "ambiente" per parlare di leadership viene dalle riflessioni di questo ultimo periodo sui social e anche sulle big tech come amazon apple o google (solo per citarne alcune).
Modera Stefano Sedda Coach e HR Advisor.

Oggi aggreghiamo i cervelli e i pensieri di di due Coach come Paola Giacomello e Sonia Mana e due HR Advisor esperti di recruiting ed head hunting Alessio Cini e Andrea Martinetto sul tema di come possono cambiare i mestieri legati alle risorse umane partendo da una leadership che crea ambienti.
Paola e Sonia sono due Coach che con approcci diversi toccano ogni giorno con mano il cambiamento e l’evoluzione della richiesta di leadership da parte delle organizzazioni e la crescita della domanda di nuove capacità. Andrea e Alessio lavorano da anni per trovare la combinazione ideale tra organizzazione e persone cercando il miglior abbinamento tra il contesto da governare e le attitudine necessarie per farlo.
L’idea di partenza è, siamo partiti da strutture e passando per i processi siamo arrivati alle persone: forse oggi gestire i singoli elementi non basta più ma è necessario rivolgere lo sguardo verso una leadership che li include tutti all’interno di ambienti positivi.
Modera Stefano Sedda Coach e HR Advisor.