In questa puntata esploriamo la musica come rifugio, l’architettura come esperienza sensoriale e la fantasia come progetto abitativo. Justin Vernon è l’architetto sonoro e l’architettura diventa lo strumento che inventa luoghi inimmaginabili con un progetto norvegese che ci riporta alle case fantastiche di Tolkien e Calvino.
Siamo a metà degli anni '90 e sta nascendo un sound innovativo, il Trip Hop, che attinge dal passato per creare qualcosa di nuovo, di mai sentito prima, per portarlo nel nuovo millennio.
Glory Box è una canzone elegante, che si svela poco alla volta e che si apre infatti con un fade in – un graduale aumento del volume – proprio come una casa nascosta, inaspettata, in armonia con la natura.
Scritto da Loretta da Costa Perrone e Giuliano Dottori
Prodotto e registrato da Giuliano Dottori
Architettura di una canzone è anche una playlist in cui puoi ascoltare tutti i brani di cui abbiamo parlato in questa puntata.
ASCOLTA LA PLAYLIST
In questa puntata entriamo in un tipico garage americano: dentro ci sono demoni da gestire, un’adolescenza difficile, chitarre elettriche distorte, molti sogni e una scatola a forma di cuore.
Di Loretta Da Costa Perrone e Giuliano Dottori
In questa puntata parliamo di una canzone scritta nel 2016 che apre un varco spazio temporale e ci porta nel 1973.
Siamo alla Columbia University a New York e passiamo dalla nostra cameretta all’aula magna, dalla biblioteca al chiostro; c’è un coro femminile, archi col tremolo e voci distorte. C’è anche una riflessione sulle origini, sulla potenza del proprio nome e sull’essere una persona nera in un mondo di persone bianche.
Di Loretta Da Costa Perrone e Giuliano Dottori -
In questa puntata parcheggiamo la nostra Aston Martin davanti al cancello di una grande tenuta con un giardino enorme.
Entriamo: dentro c’è l’argenteria lucidata, si sente un pianoforte in lontananza e soprattutto c’è il genio e il dolore di Amy Winehouse.
Di Loretta Da Costa Perrone e Giuliano Dottori
In questa puntata entriamo in un appartamento della Berlino Ovest del 1977, con i mobili beige e la carta da parati scollata. Dentro ci troviamo David Bowie, Iggy Pop, Brian Eno e Tony Visconti. Il muro è lì, a pochi passi.
Di Loretta Da Costa Perrone e Giuliano Dottori
In questa puntata Giuliano Dottori ci porta a casa degli Arcade Fire per scoprire com’è strutturata la canzone The Suburbs, prima traccia dell’omonimo disco del 2010.
Parleremo di soffitte nascoste, montagne di riverbero, di un basso suonato col plettro e di villette americane.