Un audioviaggio nel tempo, per rivivere le azioni e le emozioni di una grande comunità agricola e produttiva. Colombara - la cascinamondo - si racconta, svela i segreti delle sue stanze, le gioie e i sacrifici della gente di risaia. Voci antiche, per un progetto attualissimo. Varcate la soglia e fatevi ammaliare dalla narrazione vivida di Lucilla Giagnoni, dalle pungenti nostalgie di Mario Donato, passeggiando tra le ricchissime testimonianze del Conservatorio creato dalla famiglia Rondolino. Sempre cara mi fu questa cascina, e queste torri, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte…
Narrazione Lucilla Giagnoni Regia e Montaggio Matteo Bellizzi Sceneggiatura Francesco Brugnetta Musica Cecco Aroni Vigone Mix e registrazione in studio Antonio Paolo Pizzimenti Illustrazioni Elena Beatrice
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Un audioviaggio nel tempo, per rivivere le azioni e le emozioni di una grande comunità agricola e produttiva. Colombara - la cascinamondo - si racconta, svela i segreti delle sue stanze, le gioie e i sacrifici della gente di risaia. Voci antiche, per un progetto attualissimo. Varcate la soglia e fatevi ammaliare dalla narrazione vivida di Lucilla Giagnoni, dalle pungenti nostalgie di Mario Donato, passeggiando tra le ricchissime testimonianze del Conservatorio creato dalla famiglia Rondolino. Sempre cara mi fu questa cascina, e queste torri, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte…
Narrazione Lucilla Giagnoni Regia e Montaggio Matteo Bellizzi Sceneggiatura Francesco Brugnetta Musica Cecco Aroni Vigone Mix e registrazione in studio Antonio Paolo Pizzimenti Illustrazioni Elena Beatrice
Piemonte & Far West, la bottega del sellaio, dove il cowboy si chiamava cavallante e dove, prima dell’avvento dei camion, i cavalli facevano tutto il lavoro di tiro e carico. Il sellaio li ‘vestiva’ di tutto punto: collane, redini, paraocchi, cuffie per l’inverno. Ma ti aggiustava anche le scarpe. E le cinghie dei pantaloni. Le cartelle per andare a scuola nascevano dalle sue mani.
Rumore di maglio e ferro battuto sull’incudine, siamo nella bottega del fabbro. Da qui uscivano tutti gli attrezzi di lavoro, le ‘armi’ della campagna. E proprio qui è cominciata l’avventura del Conservatorio, con l’acquisizione di un macchinario appartenuto al grande scienziato Galileo Ferraris. Talmente rinomati, i fabbri della Colombara, che la FIAT voleva sempre assumerli come battilastra
Odore d’umido e code che spazzolano: siamo nella stalla, dove la mucca è regina! Ai tempi d’oro ce n’erano più di 200 e per farle tutte contente il bergamino di svegliava alle tre del mattino. Il soffitto era dipinto di blu come un cielo. Un latte favoloso, col gusto dell’erba e una panna alta così. Rosina! Stella! Neve! Bianchina!
Leggere, scrivere e far di conto! Fino al 1970 qui c’è stata anche la scuola, tutti insieme appassionatamente, in un’unica pluriclasse. Sulla cattedra il vaso per i fiori da portare alla maestra, sui banchi il calamaio d’inchiostro riempito dal bidello. E alla mattina ognuno arrivava con un pezzo di legna per scaldarsi. La carta geografica arrivava fino alla Toscana…
Un tetto sopra la testa: ecco la prima cosa che la Colombara offriva alle famiglie dei suoi lavoranti. Edilizia povera, ma, per l’epoca e il contesto, quasi un privilegio. Con le attività a pieno regime, qui vivevano 30/35 famiglie. E in questi bilocali ante litteram trovavano tutto: letto, stufa, cucina, profumo di polenta abbrustolita e scorze d’arancia.
Cascina Colombara nasce come fabbrica da riso, cioè come stabilimento autosufficiente, in grado di gestire l’intera filiera: dalla semina al chicco di riso lavorato. Il profilo ottocentesco poggia su un’originaria struttura del ‘500 e rende gloria al modello piemontese della cascina a corte chiusa, un po’ fortezza, un po’ reggia di campagna. Nasce qui, protetto da questa storia secolare, il celebre riso Acquerello, che dalla Colombara raggiunge le cucine di tutto il mondo.
Come una tavola illustrata dell’Encyclopedie, ecco il laboratorio del falegname, con tutti i trapani in fila, tutti i compassi schierati. Poi le seghe, le morse, i chiodi in legno e la colla scaldata ininterrottamente, un profumo che si spandeva insieme a quello del legno. E per le uscite sul campo, gli attrezzi fondamentali: lima, pialla e tenaglia.
Un audioviaggio nel tempo, per rivivere le azioni e le emozioni di una grande comunità agricola e produttiva. Colombara - la cascinamondo - si racconta, svela i segreti delle sue stanze, le gioie e i sacrifici della gente di risaia. Voci antiche, per un progetto attualissimo. Varcate la soglia e fatevi ammaliare dalla narrazione vivida di Lucilla Giagnoni, dalle pungenti nostalgie di Mario Donato, passeggiando tra le ricchissime testimonianze del Conservatorio creato dalla famiglia Rondolino. Sempre cara mi fu questa cascina, e queste torri, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte…
Narrazione Lucilla Giagnoni Regia e Montaggio Matteo Bellizzi Sceneggiatura Francesco Brugnetta Musica Cecco Aroni Vigone Mix e registrazione in studio Antonio Paolo Pizzimenti Illustrazioni Elena Beatrice