Cosa sarebbe l’essere umano senza le parole? La parola indica, designa, categorizza la realtà che ci circonda e l’interiorità che ci costituisce.
Assumono un’importanza mai vista le lettere, i pensieri, le parole, anche quelle silenziose, le non dette, all’interno della poetica di Simone Ceccarelli. Attraverso una finzione letteraria, immaginando di dar vita a uno scritto e curandone allo stesso tempo l’interpretazione da parte di un ipotetico lettore, l’Autore dà vita a un’acuta riflessione sulla psiche umana, lasciando trasparire le proprie conoscenze ed esperienze nell’ambito della psicanalisi.
Simone Ceccarelli svela in quest’opera il segreto dell’equilibrio interiore e della forza per andare avanti: la parola. La forza dell’espressione umana, sia essa strettamente letteraria ma anche artistica in generale, salverà l’uomo. Nessuno sconto di fronte alle atrocità dell’esistenza. Il dolore va affrontato e superato; bisogna affidare alla parola, scritta o detta, la propria “dolenza” e lei ne sarà guaritrice.
Così il protagonista di quest’opera trova nel racconto scaturito da un profondo dolore una via di scampo, un’occasione di riflessione e di pacificazione della propria interiorità, riuscendo allo stesso tempo a svolgere con generosità un importante ruolo sociale: “Penso che il dolore sia veramente un segno “tangibile” che esprime la sua parola attraverso un lamento sinfonico, che è radicato nell’essere umano e che mai si può vivere o esistere senza la presenza assente dell’altro. Forse il dolore è un’opportunità per iniziare a pensare allo straniero. All’altro. È una possibilità di re-iniziare nuovamente a parlare e ascoltare”.
Le parole e il gesto inaspettato di Simone Ceccarelli, Kimerik
Cecilia Piras accompagna per mano il lettore attraverso il sentiero che giungerà alla risoluzione di un giallo tanto complicato quanto coinvolgente. Delle strane email con contorti messaggi impiglieranno il detective protagonista in un'indagine che sembra non aver fine e di cui non riesce in alcun modo a venire a capo. Perderà la fiducia dei suoi superiori, si addosserà l'ansia e le preoccupazioni della madre, smarrirà quasi la razionalità che l'ha sempre caratterizzato: mai nella sua carriera si era trovato ad affrontare un caso simile.
L'impronta di un tiranno fragile di Cecilia Piras, Kimerik
Cecilia è una trentenne divorziata con due figli piccoli, Allegra e Victor. La sua nuova condizione di single con figli a carico la obbliga a darsi da fare a cercar lavoro. Un amico d'infanzia, Giulietto Sanicola, le propone un incontro professionale con Filippo Rumeni, quarantacinquenne proprietario, insieme ai fratelli Dimitri e Massimo, di una delle più prestigiose gioiellerie d'Europa. Per Cecilia potrebbe essere l'occasione per dare una svolta alla sua vita e, seguendo tutti i consigli dell'amico, affronta con determinazione l'appuntamento. E così che, una volta assunta, scopre un nuovo mondo, quello che ruota intorno alla ricchezza dei gioielli della ditta Rumeni. Tra mostre, apertura di nuovi punti vendita, servizi fotografici e viaggi, Cecilia impara a conoscere il mondo Rumeni, scopre i tanti volti della sua ricca e bizzarra clientela e si rende conto che è proprio vero che non sempre "è tutto oro quel che luccica".
Vermeil, non è tutto oro quel che luccica di Marina Giusti del Giardino, Europa Edizioni
I nostri amici! Ecco di cosa narra questo libro. Sono le avventure dei nostri fedeli compagni di vita che mostrano quanto ognuno di essi sia unico, speciale e diverso uno dall'altro. Come per noi uomini, anche ad essi la vita riserva continue sorprese, a volte belle e altre, purtroppo, molto spiacevoli. Per questo possono essere idealmente assimilati al genere umano ma con una marcia in più: queste creature affrontano ogni attimo con la stessa forza, intensità e spensieratezza. Essi non "pensano" ma "vivono" e questa è la grande lezione che questo libro offre al lettore e che, con tanta semplicità e naturalezza, ci mostra un lato profondo del senso della vita.
A…mici e contenti di Conchita Tironi, Editoriale Programma
Questo libro è una testimonianza di coerenza umana e professionale, dove l’urgenza del cambiamento si scontra con un consolidato sistema economico e sociale non ancora incline a recepirlo convintamente, ma è soprattutto un fortissimo richiamo alle responsabilità delle classi politiche e dirigenti, che non sono state all’altezza di accompagnare il nostro Paese nel necessario processo di modernizzazione, precondizione ineludibile per competere in un mondo globalizzato e in rapidissima evoluzione. Attraverso il racconto di sei microstorie vissute e “combattute” personalmente, Morelli mette a disposizione altrettante esperienze concrete che delineano con chiarezza le vere sfide, anche culturali, che abbiamo di fronte e alle quali nessuno può sottrarsi, dove cambiamento, miglioramento e innovazione non devono essere solamente slogan, ma consolidate pratiche quotidiane.
Una società senza progetto di Gabriele Morelli, Kimerik
Vita, la protagonista, attraversa un percorso formativo che la condurrà al raggiungimento della felicità piena e totale. Inizialmente superficiale e nevrotica, un incontro con un'anziana signora le cambierà la vita. Sarà proprio la signora Miller, la saggia vecchietta conosciuta sull'autobus, che diventerà la guida spirituale, il punto di partenza e di rinascita interiore della giovane.
Il linguaggio del pensiero di Sabrina Maffei, Kimerik
Quando, nel novembre del 1975, muore Pier Paolo Pasolini e Pino Pelosi, il "ragazzo di vita" che lo ha assassinato, confessa, l'opinione pubblica e i media condividono l'idea del crimine maturato negli ambienti della prostituzione omosessuale. Il ritrovamento, a una settimana di distanza, dei cadaveri seminudi di due alti dirigenti dell'ENI, però, non fa escludere a politici e forze dell'ordine che esista un collegamento tra questi cadaveri eccellenti e l'assassinio di Pasolini, che stava lavorando, prima della morte, ad un romanzo-inchiesta sulle lotte di potere all'interno del settore petrolchimico. Il commissario Umberto Soccodato, però, non crede alla pista politica e indirizza le sue ricerche verso le donne legate alle due vittime. Anche se Pasolini non è direttamente coinvolto, sarà proprio lui a indicare a Soccodato come dipanare l'intricata matassa.
La pavoncella di Emanuele Gagliardi, EEE-Edizioni Esordienti E-book
Primavera 1996. In un tranquillo convento del Sussex suor Speranza, arrivata vent'anni prima dall'Italia, vive la sua grande fede, impegnandosi come insegnante di letteratura e storia dell'arte italiana. E nasconde un segreto: prima di prendere i voti si chiamava Gabriella, aveva venticinque anni e un grande amore nel cuore...
La felicità è una brezza leggera di Elibetta C. Baldini, Caosfera
La vita è fatta di bagliori e penombre, di luci confortanti e chiare e di soffuse mestizie, mescolate a sopportabili dolori e a teneri amori. La luce irrompe dalla storia di un uomo che ha segnato di sé il mondo, dal meraviglioso passato che lo ha preceduto e dalle trame umane in cui si è sempre inscritto e che, rispettando la libertà di tutti, ha saputo trasformare in aneliti infiniti. È, a prima impressione, nel leggere le belle poesie dell'autore, la soffusa storia di Gesù, proposta con la delicatezza del linguaggio poetico, la sua profondità, i suoi misteri arcani, i suoi drammi profondamente umani e mai orientati o abbandonati alla disperazione. L'inizio struggente, oltre che tragico, parte dalla storia di un uomo, che può essere ciascuno di noi, stregato da trenta denari ieri come oggi, non disperato, né abbandonato se è vero quel "sorriso lieve sulle labbra ormai gelate" che apre a un futuro di redenzione se non di riscatto personale.
Bagliori e penombre di Angelo Maria Consoli, Kimerik
In un'epoca Medievale, dove una donna indipendente è considerata come una strega e, per questo, torturata e condannata a morte, Nayr di Aryla decide di sfidare ogni legge, e di mascherare sé stessa e la propria identità. L'unico suo desiderio è quello di riscattare un passato di dolore che nessuno conosce, tranne lei, marchiata dal fuoco dell'Inquisizione e da un simbolo di cui non conosce il significato, e che sembra segnare la sua intera esistenza. Decisa a combattere come un uomo, ne assume le sembianze, ma si troverà a dover affrontare un sentimento nuovo nei confronti di Ewari, il grande guerriero di Reint, che sembra conoscerla più di quanto lei stessa mostri al mondo. Entrambi lotteranno per un fine comune, che li porterà a costruire un nuovo Regno, nel quale la tradizione antica e la nuova religione saranno in grado di convivere pacificamente, e la discendenza di cui essi fanno parte sarà svelata.
La doppia maschera di Elena Ferri, And my book
Quando si lavora con i bambini e per i bambini in un’istituzione come il nido, dove la gestione sociale porta avanti l’impegno assegnatole dalla stessa legge N° 1044 (che nel lontano 1971 istituì i nidi), la qualità del servizio è eccellente. Gli operatori, animati e spinti a svolgere la propria professione dall’obiettivo che li unisce, cioè il benessere del bambino, portano avanti ogni attività con spirito di collaborazione e con la voglia di creare occasioni e percorsi educativi che forniscano al bambino la serenità di cui ha bisogno.
Asili nido ed educatrici di Tina Bruno, Kimerik
Pistoia. Lorenzo si nasconde nei meandri bui della città, condividendo noia e delusione con Emanuele, Luca e Francesco, i soli di cui si fida. Solo il fumo azzurro che esala dalla cannabis sembra dargli un momento di felicità e gratitudine, finché non incontrerà Katia, enigmatica e ipnotica così come i suoi occhi gialli. "Nuvole" è un viaggio introspettivo e musicale alla ricerca del vero Io.
Nuvole di Ilaria Nassa, Ibiskos Editrice Risolo
Dopo migliaia di anni la Cina si appresta a ridivenire quel maestoso gigante che fu all’apice dell’età imperiale. Oggi la Cina è la fucina del Mondo, la maggior parte dei prodotti di qualsiasi genere che un Occidentale acquista sono o interamente o in parte fabbricati in Cina. La cinematografia americana degli anni sessanta irrideva spesso il cinese rappresentandolo come sciocco servitore, spesso maldestro, e questo luogo comune si è protratto fino a non molti anni addietro. Oggi il Mondo atterrisce di fronte al Gigante Giallo ed al suo immane potere. Il modello cinese funziona in maniera perfetta. La limitazione delle libertà individuali è sopperita dal senso di potenza e di crescita economica che il Governo è riuscito ad infondere, anche in chi tuttora lavora dodici ore al giorno per un piatto di riso.
L'ultimo impero: la potenza che conquista il mondo di Francesco Rossolini
Una Regina, uno Sposo perduto, un Regno distrutto e una maledizione che sembra non avere fine. Con solo cinque servitori rimasti al suo fianco, Athera di Thonn è costretta ad approdare su un'isola polverosa, immersa nel silenzio e in un'atmosfera densa di nebbie rossastre, dove la vita sembra scorrere senza un senso logico, e gli abitanti si muovono come spettri, all'interno di un palazzo misterioso di cui nessuno conosce la storia.
Tutto comincia qui, su Oimo, dove nulla è come sembra.
L'incredibile storia di una donna che, con le sue sole forze, sfiderà l'ambiguo atteggiamento di Eormy, Sovrano dell'Isola, e unica via per poter spezzare definitivamente la sua maledizione.
Oimo di Elena Ferri, And my book
Un assassino senza scrupoli, al limite della schizofrenia e al servizio della nera Signora farà strage di vittime in un piccolo paese affetto da una maledizione. Sarà ostacolato dal commissario Inverni e dalle sue astute mosse.
Tre passi nel delirio di Herbert Zambelli, N.M. Book
Il racconto di un sogno intero, dall'inizio della "strada" fino al "risveglio" trascritto come un viaggio onirico nel mondo dell'illusione e della meraviglia. E poi la "denuncia" della pigrizia come causa prima dell'afflizione e della caducita prematura dell'immaginazione dell'uomo. Ogni capitolo rappresenta una presa di coscienza di colui che viaggia, passando dalla fase di completa inconsapevolezza a quella di conoscenza di se e delle persone "a lui ignote ma non del tutto". Il passato riemerge in ogni capitolo con la veemenza di una cannonata su di un telo di carta, la speranza smussa gli angoli della tristezza e dell'angoscia, la vera paura e quella del non ritorno a casa. Il protagonista si sente spesso vicino alla morte, che vede come liberazione dei propri peccati e paure, ma e in quel momento che accade qualcosa, come un frastuono nel silenzio, che lo riporta al suo cammino facendogli supporre che non deve darsi per vinto, che non puo arretrare dinanzi alla vita.
La giostra nucleare di Omar Fusco
Un’odissea, quella di Giada. Una lotta che si è trovata a combattere sola, senza nessuno a fianco, sostenuta soltanto dalla sua profonda e incrollabile fede in quel Dio che ha sempre sentito vicino, anche nei momenti più bui. Ora si ritrova a scrivere la storia della sua vita: è nel tempo dei bilanci, quando ripercorrendo la strada fatta si cerca di dare un senso al passato. Ogni delusione è servita, ogni amarezza è stata un passo per raggiungere quella conoscenza di sé che oggi serenamente la accompagna. Perché questo è il racconto della vita, quando la si osserva guardandosi indietro: un insegnamento prezioso per chi lo vorrà ascoltare.
Oggi Giada può affermare che non siamo noi gli artefici del nostro destino. Lei si reputava una donna molto forte, pensava sempre che si sarebbe rifatta, che aveva ancora tanto tempo davanti a sé. Invece il tempo è volato e si è ritrovata nell’età in cui, inevitabilmente, si cominciano a fare i bilanci, e non era preparata ad accogliere ciò che sarebbe arrivato con il volgere naturale delle cose, per cui si rifiutava di accettare i cambiamenti che il tempo opera su tutte le creature e le cose di questo mondo. Mentre annota tutte queste riflessioni che affollano la sua mente, scopre che la vita, giorno dopo, ci fa crescere in esperienza, che ognuno di noi è la guida del proprio viaggio e, pur camminando tra sentieri difficili senza più la freschezza della vita che si rinnova, si deve trovare l’equilibrio per completare la propria missione terrena.
La solitudine di Giada e il suo coraggio di vivere di Layla Manazza, Kimerik
Racconti popolari giapponesi raccoglie sei storie tratte dalla cultura nipponica, rivisitate e narrate dall’autrice brasiliana Adriana Lisboa, che ne è venuta a conoscenza durante un viaggio nel paese del Sol Levante. Forte è il richiamo alla tradizione orale, alle fiabe e alle favole che si manifesta nella semplicità della struttura, dove lo scandaglio psicologico e gli aggettivi sono superflui. Il lettore è catapultato, attraverso un lento incedere narrativo, dal mondo reale a quello onirico e fantastico tipicamente nipponico: la tartaruga marina, il cappello di bambù, la dama della neve, la teiera magica, la gru e il bambino-pesca.
Questi racconti – i cui protagonisti conducono una vita frugale all’insegna di valori essenziali – sono metafora del comportamento umano, confermando la capacità della letteratura giapponese di oltrepassare i confini geografici.
Racconti popolari giapponesi di Adriana Lisboa, Graphe.it
L’infanzia e la giovinezza di Cristo. I volti di coloro che hanno condiviso il tempo della sua nascita e della sua crescita, in quell’arco di vita che spesso viene taciuto.
Rovesciando l’ottica convenzionale, l’autore parte invece da qui, dagli anni in un certo senso dimenticati, e ci racconta una porzione di storia che non siamo abituati a sentire, accompagnandoci nella quotidianità di una figura che siamo soliti guardare con altri occhi, senza considerarne la concretezza della vita di tutti i giorni, gli affetti, le difficoltà e le delusioni.
Lo chiamarono Jehsua di Carlo Forni Niccolai Gamba, Kimerik
I «nuovi movimenti religiosi» tra religione e ideologia: Le sette svelate. I «nuovi movimenti religiosi» tra religione e ideologia.
Le sette svelate di Antonio Fasol, Il Cerchio