Tratto da un brano di Limiti cittadini (The Colossus of New York, 2003) – The Colossus of New York è una raccolta di saggi brevi e poetici in prosa che compongono un ritratto lirico e frammentato della città di New York. Non è un romanzo né un reportage, ma una meditazione corale sulla vita urbana, la memoria e l’identità metropolitana.
Colson Whitehead esplora la città non come un luogo fisico, ma come un paesaggio emotivo e mentale: la New York di chi ci vive, ci sogna, ci torna o la perde. Ogni capitolo – dedicato a temi come “City Limits”, “Subway”, “Rain”, “Downtown”, “Rush Hour”, “Morning” o “Brooklyn Bridge” – cattura momenti di quotidianità che diventano universali.
La voce narrativa oscilla verso la vera protagonista che è la coscienza collettiva dei newyorkesi. Whitehead riflette su come ogni persona abiti una “propria” città sovrapposta a quella reale, costruita da ricordi, strade percorse, luoghi scomparsi e cambiamenti incessanti.
Con un linguaggio ritmico come il jazz, il libro parla di memoria, perdita e rinascita. È al tempo stesso un atto d’amore e un’elegia: per la città che cambia, per i luoghi che svaniscono e per la sensazione eterna di appartenenza e spaesamento che New York suscita.
Questa mia lettura vuole esserne un tributo.
Hanno collaborato con altre voci Massimo Zordan, Ilaria Brandolin, Roberta Tarsitano. Sigla iniziale, brano tratto da Tarantella di Casella. Musiche di Peppe Voltarelli, tratte dai brani La luna ride e Fiore ca balla
tratto dal libro Vini,Amori di Camilla Baresani con le schede enologiche di Gelasio Gaetani d'Aragona, illustrazioni di Valeria Petrone, edito da Bompiani
Non avevano scovato solo lui, erano alla ricerca anche di altre vittime... tutte ingenue, indifese, fragili, deboli.
L'ultimo episodio di 13 minuti ci racconta i retroscena di un brutto calvario subito non solo da un professore universitario americano.
Un fattaccio di un raggiro, ambientato in un’America non tanto “profonda”, continua… nel suo secondo episodio di 16 minuti.
Per amare incondizionatamente si è ritrovato pure senza casa e senza lavoro. Come? Si racconta non solo di una beffa ai danni di un professore medio americano, ben oltre un marchingegno ben architettato di una truffa. Una manipolazione verso un uomo fragile e il suo calvario durato 4 anni.
Una novella di Luigi Pirandello. Voce narrante: Emanuele Capoano. Interpreti: Alice Lussiana Parente, Danilo Ottaviani. Musica originale per chitarra: Valzer in 5 tempi di Antonio Scaramuzzino. Altre Musiche di pubblico dominio: Casella, Tarantella per violoncello e pianoforte (1929) - Edvard Grieg, tratto dal Peer Gynt, Suite n.2 Op.55
Letto e interpretato da Emanuele Capoano. Musica originale per chitarra: Bolero di Antonio Scaramuzzino. Sigla di apertura: Edvard Grieg, tratto dal Peer Gynt, Suite n.2 Op.55