L'ultimo incontro dei membri del Dialogo Interreligioso Monastico in Italia, che riunisce monaci e monache delle diverse tradizioni religiose, si è svolto presso il Matha Gitananda Ashram (Altare SV) dal 15 al 18 settembre.
La tematica, oggetto di riflessione di questa tre giorni, è stata: "Vivere gli spazi monastici".
Dei suoi echi, di quanto condiviso e del valore dei luoghi per la vita cristiana e umana ne parliamo in quest'episodio con fr. Matteo Nicolini-Zani, monaco di Bose e coordinatore del DIM Italia e con Hamsananda Ghiri, monaca induista del monastero di Altare.
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L’eremitismo è una vocazione monastica. Da sempre vissuta dai padri e dalle madri del deserto, ad ogni latitudine.
Oggi questa stessa realtà assume delle forme diverse, non più nelle grotte ma nelle case, non più solo lontano dai centri abitati ma al cuore degli stessi. Un’esperienza che non prescinde dal proprio quotidiano ma lo informa della ricerca dell’assoluto di Dio.
Ne parliamo su Radio Orantes con Alessia Brombin, oblata benedettina camaldolese e teologa.
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In questo episodio aiutati da fr. Alberto Maria Osenga osb parleremo di un libro da lui curato e tradotto intitolato: “ Leggende monastiche dell’ottocento francese” (Ed. Monasterium).
Parleremo, di tre leggende, tre novelle - come leggiamo in quarta di copertina di questo libro - “dal sapore fiabesco immergono il lettore in un mondo incantato in cui si incrociano sogno e realtà, vicende umane e spinte mistiche. Le storie di suor Beatrice, di san Giuliano Ospitaliere e di sant’Uberto narrano di luoghi fatati, profezie, cavalieri, eventi miracolosi magistralmente tratteggiati dalla penna di tre importanti autori del Romanticismo francese. Il mondo monastico e i territori del sogno si abbracciano in un terreno ancora poco esplorato e annunciano con originalità la bellezza dell’incontro con Dio.”
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Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza» (2 Cor 12, 9).
L'espressione dell'apostolo Paolo esprime la fecondità della fragilità umana nella vita. In particolare, tale espressione trova in Isacco di Ninive una lettura che si riferisce alla vita spirituale.
Egli afferma che il monaco, il cristiano può rafforzarsi nella prova solo quando accoglie e sente la propria debolezza e si àncora a Dio nella preghiera.
Un cammino confidente che trova nella scoperta della propria debolezza e nell'aiuto divino la via per la salvezza.
Le parole di Isacco di Ninive, il Discorso VII, sono tratte da:
Isacco di Ninive, Discorsi ascetici. Prima collezione, Ed. Qiqajon, 2021.
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La contemplazione della natura rappresenta il primo grado della contemplazione cristiana. Attraverso l'osservazione purificata della natura, i monaci come San Massimo il Confessore scoprivano i logoi della creazione, manifestazioni del Cristo Logos nel mondo fisico. Questa contemplazione naturale conduce dalla meraviglia alla dossologia, trasformando ogni elemento del creato in porta verso l'infinito divino.
A cura di Alessia Brombin, oblata benedettina camaldolese e teologa.
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La preghiera fluisce serenamente se ci liberiamo dal risentimento. E' una disciplina spirituale che implica di non reagisce alle provocazioni e dalla ricerca del silenzio fecondo in ogni occasione. Attraverso il perdono, la pazienza e la quiete la vita quotidiana diventerà una preghiera continua, riscoprendo così ogni giorno la presenza divina che abita già in noi.
Esiste una forza capace di guarire le ferite più profonde dell'anima: il pentimento autentico. Attraverso gli insegnamenti dei maestri spirituali, scopriamo come la confessione integrale possa trasformare traumi e dolori in guarigione. Una "psicoanalisi sacra" che va oltre ogni terapia tradizionale.
Il Segno della Croce è una preghiera semplice e al contempo potente. Si usano tre dita in Oriente e una mano aperta in Occidente, ma l'amore di Cristo è sempre il medesimo. Dalla benedizione del cibo alla preghieradella sera, il Segno trasforma momenti ordinari in incontri con Dio. Questo gesto sacro è capace di rivelare il corpo umano quale tempio di Dio, unisce simbolicamente terra e cielo.
segnamo più volte al giorno.
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La preghiera continua è un fuoco che trasfigura o consuma. In questo episodio, a cura della teologa e oblata benedettina camaldolese Alessia Brombin, esploriamo con Anthony Bloom la natura dell'incontro con Dio, la centralità del corpo nell'orazione e il potere redentivi del perdono. Un viaggio spirituale dove la preghiera diventa giudizio, grazia, e rivoluzione interiore.
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In occasione della memoria di sant’Agostino d’Ippona, condividiamo una riflessione di Alessia Brombin, oblata benedettina camaldolese, sull’animo e il pensiero di uno dei più grandi padri della Chiesa d’Occidente, considerato un genio del cristianesimo.
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Quando Maria morì, gli alberi si chinarono in adorazione. Un angelo portò palme luminose, gli apostoli furono rapiti dalle nubi, il suo corpo brillava tanto da non poter essere guardato. Chi tentò di profanarlo ebbe le mani mozzate. Tre giorni dopo, la tomba era vuota.
In questo giorno, nella memoria della Beata Vergine Maria Regina, dedicato dal Santo Padre al digiuno e alla preghiera per la pace nel mondo, sostiamo insieme a Maria, grazie alla riflessione dell'oblata benedettina camaldolese e teologa Alessia Brombin, per contemplare il mistero d'amore che si è compiuto in lei.
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Quest’oggi per la nostra rubrica estiva “Pagine scelte” continuiamo la lettura del libro “Preghiera, liturgia, Lectio divina” dell’abate e arcivescovo di Bari-Bitonto Mariano Magrassi curato dal card. Marcello Semeraro, prefetto del dicastero per le cause dei santi.
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“Se da una comunità togliete l’ascolto della Parola, lasciando solo l’Eucaristia la fede di quella comunità morirà. Arricchite quella comunità dell’ascolto della Parola e allora lì nascerà la fede”.
Con queste parole San John Henry Newman definisce l’importanza della liturgia della Parola all’interno della vita della comunità cristiana.
Di essa ne parla in questa conferenza registrata e dettata alla nostra comunità monastica don Vito Benedetto Caputo, presbitero della Chiesa di Lecce e oblato benedettino del nostro Monastero.
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Il Cristo Pantokrator rivela la vera onnipotenza divina non come dominio ma come amore che abbraccia e sostiene ogni fibra dell'esistenza dall'interno del creato.
Una meditazione a cura di Alessia Brombin, oblata benedettina camaldolese e teologa.
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Giovanni Battista, il Precursore, coscienza che vive nel deserto, sussultò di gioia nel grembo materno anticipando la venuta e la missione di Cristo. Le ali dorate delle icone orientali traducono la sua vita angelica ai limiti delle città, perfetto asceta e campione di umiltà. Morì per aver sostenuto una la verità scomoda contro il potere precostituito, fu una coscienza donata da Dio all'umanità intera.
Meditazione a cura di Alessia Brombin Obl OSBCam e teologa.
La solennità di San Benedetto riempie di gioia il nostro cuore.
A voi cari amici e care amiche la riflessione a cura di Alessia Brombin, oblata benedettina camaldolese e teologa.
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Attesa nei Salmi, la gioia si trasfonde nell'Incarnazione: Cristo, Gioia fatta carne, che compie la profezia della Scrittura. Dalla mangiatoia all'Ascensione, irrompe nei cuori. I discepoli, pieni di gioia, la propagano nel mondo: trasfigura l'uomo in "liturgia cosmica" di gratitudine, svelando che Dio è Gioia, nostra sostanza eterna.
Buon ascolto della meditazione a cura di Alessia Brombin, oblata benedettina camaldolese e teologa.
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Ti sei mai chiesto perché una semplice candela racchiuda un potere sacro così profondo? Unisciti ad Alessia Brombin, teologa e oblata benedettina camaldolese, per decifrare i sei simbolismi mistici svelati da un maestro del XV secolo: Simeone di Salonicco. Scopri come la cera d’api incarna la purezza dell’anima, perché la luce naturale vince sull’elettrica nella meditazione, e cosa svelano i lampadari oscillanti sulla danza dei santi. Dal Battesimo ai funerali, illumineremo come questa umile fiamma unisce Cielo e Terra – e come la tua stessa vita può diventare testimonianza della Luce divina. Accendi una candela, apri il cuore, e vieni alla luce.
L'estate non è soltanto tempo di vacanze, spensieratezza, ombrelloni e aperitivi in spiaggia col sole al tramonto.
Estate significa anche Pellegrinaggio. È questa infatti la parola chiave di questo episodio podcast della nostra Radio Orantes.
Per compiere un pellegrinaggio, un viaggio del cuore e dello spirito occorre sapere già quale meta si vorrebbe raggiungere ma soprattutto occorre avere il desiderio di mettersi in cammino.
C'è chi della passione per gli itinerari religiosi ne ha fatto una vera missione. E' il caso di Sara Alessandrini, travelblogger cristiana ed inviata di TV2000. Da tempo su Instagram e sugli altri social condivide con i suoi followers i luoghi sacri che visita, riscuotendo un notevole successo.
Cosa ha spinto Sara a condividere questa sua attività? Da dove nasce questa sua missione? E' davvero necessario raggiungere mete lontane per definirsi e sentirsi pellegrini e viaggiatori?
Lo scopriremo in questa puntata.
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In questo episodio, a cura della teologa e oblata benedettina Alessia Brombin, viviamo un percorso dal Roveto di Mosè alla fornace babilonese: un viaggio attraverso i misteri biblici del fuoco divino che trasforma senza distruggere. Scopriamo con i Padri della Chiesa come il nostro corpo può diventare roveto ardente, capace di ricevere la fiamma dello Spirito senza essere consumato dalla corruzione.
Buon ascolto! +PAX