Un percorso a ritroso nel tempo e nella geografia italiana per parlare di musica, e di quale miracolo di espressività siano stati gli anni compresi tra il 1990 e i primi 2000. Così, mentre il mondo di prima casca a pezzi, diviso tra la caduta del Muro di Berlino, la guerra in Iraq e quella nella ex Jugoslavia, in Italia la musica diviene lo strumento di difesa contro un'esistenza che sembra ogni giorno più meccanizzata, atomizzata, tossica. La musica dal vivo, le chitarre, le posse, i centri sociali e i club. Una storia da raccontare, la nostra.
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Un percorso a ritroso nel tempo e nella geografia italiana per parlare di musica, e di quale miracolo di espressività siano stati gli anni compresi tra il 1990 e i primi 2000. Così, mentre il mondo di prima casca a pezzi, diviso tra la caduta del Muro di Berlino, la guerra in Iraq e quella nella ex Jugoslavia, in Italia la musica diviene lo strumento di difesa contro un'esistenza che sembra ogni giorno più meccanizzata, atomizzata, tossica. La musica dal vivo, le chitarre, le posse, i centri sociali e i club. Una storia da raccontare, la nostra.
Una storia collettiva che parte da tre musicisti di formazione, gusti ed età diverse. Il primo, un chitarrista apertamente funk, formatosi nell'Emilia rurale e paranoica. Il secondo, torinese, adora i suoni ruvidi del miglior rock indipendente italiano. Il terzo, un punkettone che avrebbe voluto suonare jazz e che adorava la Mano Negra e stravede per il soul e la doppia H. A condurvi in questo viaggio, sparso, per l'Italia e la musica che l'ha resa il Paese che è. Con buona pace di Sanremo.
Con le voci di: Michele Seggiaro, Alessandro Savino, Luca Biasetti
Disclaimer: Nessun rocker emiliano è stato maltrattato in questo podcast
Un percorso a ritroso nel tempo e nella geografia italiana per parlare di musica, e di quale miracolo di espressività siano stati gli anni compresi tra il 1990 e i primi 2000. Così, mentre il mondo di prima casca a pezzi, diviso tra la caduta del Muro di Berlino, la guerra in Iraq e quella nella ex Jugoslavia, in Italia la musica diviene lo strumento di difesa contro un'esistenza che sembra ogni giorno più meccanizzata, atomizzata, tossica. La musica dal vivo, le chitarre, le posse, i centri sociali e i club. Una storia da raccontare, la nostra.
