Siamo a Varigotti, e ascoltiamo insieme i luoghi dell'Australiano, dalle case vicino al molo al Sentiero del Pellegrino.
Fino a chiederci, o, forse, a chiedere a lui, cosa c'è oltre l'orizzonte...

Sono di nuovo davanti al Mausoleo. Non è più agosto, ma novembre. Il cielo ti guarda un po’ più timidamente e luci e colori offrono una prospettiva diversa di tutte le opere e le memorie dell’Australiano.
Passa qualcuno, passa sempre qualcuno sul Sentiero del Pellegrino. Sarà probabilmente il nome… Si fermano, guardano tutti, qualcuno legge, altri fotografano, ognuno dà la sua interpretazione.
È precisamente in uno di quegli istanti che è successo. Di colpo sì, avevo capito tutto. Ho capito perché mi trovavo lì. Ho capito che, spinto da qualcosa che ancora oggi non saprei definire, quella storia, l’avrei raccontata. È precisamente in uno di quegli istanti che è successo, che ho capito che L’Australiano parlava proprio a me. Proprio con me. Ed eccoci qui… Ed ecco che la fine, diventa l’inizio.

“Ho nuotato e salvato in 3 dei 7 mari. I 3 mari sono il Mediterraneo, il Pacifico e l’Indiano”. La voce dell’Australiano suona stanca, esce con un po’ di difficoltà. Quasi come se la parola faticasse oramai a star dietro a tutto quel mare di pensieri di cui la mente è affollata. Poi l’Australiano si gira, entra in acqua, due passi, e via a nuotare.
“Adesso non ci vado più molto spesso al mare. Ho compiuto 90 anni ad aprile”. Era il lontano 2004 e un breve video immortalava l’arrivo dell’Australiano sulla spiaggia di Varigotti per una nuotata mattutina. Novant’anni.
Allora capisco. Non è la sua voce che esce con difficoltà, sono la sua anima e il suo corpo che vanno troppo veloce. Verso l’orizzonte, ancora una volta…

Rottnest Island, all’ultimo censimento effettuato, nel 2016, contava 334 abitanti. Un’isolotto, grande più o meno quanto la nostra Lampedusa, Rottnest Island si trova a circa una ventina di kilometri dalla costa sud ovest dell’Australia, nella zona della città di Perth. Un paradiso a cielo aperto, che in direzione guarda l’Oceano infinito.
Rottnest Island, lungo la prima metà del Novecento, è stata infatti un campo di prigionia e una base militare in perenne costruzione, con lo scopo dichiarato di difendere il vicino porto di Freemantle, da attacchi che, però, nella realtà, non vennero mai nemmeno ipotizzati. Una terra di nessuno, Rottnest Island.
Furono circa 200 gli internati di nazionalità italiana mandati lì per le riparazioni generiche e i lavori di sistemazione delle infrastrutture della base militare.
E nel 1940, uno di loro, un italiano che nella vita lavorava sulle navi vi arrivò dopo essere stato fatto prigioniero a Singapore.

Sequals è un comune italiano che si trova nell’ex provincia di Pordenone, in Friuli Venezia Giulia. A inizio Novecento, a Sequals vivono, tra gli altri, Isidoro Sante - un mosaicista emigrato in Germania per lavoro - e Giovanna Maria, mamma di 3 figli maschi, chiamati Primo, Secondo e Severino. Primo, Secondo e Severino, da papà Isidoro, ereditano ovviamente anche il cognome.
Un cognome, che diverrà molto noto quando abbinato in particolare a Primo, il figlio più grande, letteralmente il primo-genito. Il cognome in questione, è Carnera. Grandissimo pugile, dalla mole particolarmente imponente, Carnera era talmente famoso da diventare uno dei soprannomi più utilizzati tra i ragazzi del tempo, a indicare di solito una grande stazza e una forza abbastanza fuori dal comune.
A Varigotti, in Liguria, in quella prima metà del Novecento cresce invece un ragazzo che saltava all’occhio proprio per mole e forza, oltre che per quel profilo marcato, un po’ da cinema Hollywoodiano. Esattamente come Primo.

Il termine Wanderlust indica il desiderio di andare altrove, di andare oltre al proprio mondo, di cercare qualcos’altro. Può riflettere, anche, un'intensa voglia di autosviluppo personale attraverso la scoperta dell’ignoto. Un’attitudine che può però allo stesso tempo essere guidata a volte dal desiderio di fuga, di lasciarsi dietro qualcosa. È una condizione che non si può alimentare, non si può certo allenare. È innata, quasi antropologica… O ce l’hai, o non ce l’hai.
L’Australiano lo sapeva e lo sentiva. Lo sapeva e l’ha voluto scrivere a tutti. Letteralmente, scolpito nella pietra.
In Liguria, sopra Varigotti, nella zona di San Lorenzo, si trova un Mausoleo. Questo Mausoleo, tramite colori, scritte, a modo suo arte, racconta proprio di lui e delle sue gesta.

L’Australiano e io ci siamo conosciuti un mezzogiorno di agosto in cui il Sole era alto e il mio senso di inquietudine mi portava lontano dalle spiagge.
Ancora non sapevo quanto lontano. D’altronde, le storie migliori sono sempre quelle che non stai cercando. Sono quelle che richiedono uno sforzo, che ti parlano intensamente ma che hanno bisogno di te per completarsi.