
Attilio Manca era solito parlare quotidianamente al telefono con i suoi genitori, e l'ultima volta che sentirono la sua voce fu la mattina dell'11 febbraio 2004, quando chiese loro di verificare una motocicletta a Tonnarella. Questa telefonata scomparve dai tabulati e non fu oggetto di indagine adeguata da parte della Procura di Viterbo, nonostante Telecom Italia avesse offerto di fornire dati integrativi su richiesta, che però non fu mai avanzata.
I genitori di Attilio scoprirono poi che la motocicletta menzionata era funzionante, aggiungendo mistero alla telefonata, che potrebbe essere stata un tentativo di lasciare una traccia o un segnale. Il giorno della sua morte, Attilio non rispose a nessuna chiamata, nonostante tentativi ripetuti da parte di colleghi e amici.
Ulteriori dettagli emergono da un'intercettazione ambientale del 2007, in cui si parla della presenza di Bernardo Provenzano, boss di Cosa Nostra, a Barcellona Pozzo di Gotto, vicino a Tonnarella. Durante la conversazione, si fa riferimento ad Attilio Manca e alla sua possibile identificazione di Provenzano, suggerendo un legame tra la sua morte e la latitanza del boss. Queste informazioni, tuttavia, non furono trasmesse dalla Procura di Viterbo alla direzione distrettuale antimafia di Roma, contribuendo al mistero e alle speculazioni intorno alla morte di Attilio Manca.
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