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Tutta scena!
Radio Ca' Foscari
36 episodes
2 months ago
Un format di informazione e approfondimento dedicato al mondo del teatro.
Un contenitore pensato per la pubblicazione in podcast, che a cadenza irregolare durante l'anno propone recensioni e interviste dalle stagioni teatrali veneziane (ma forse non solo, chissà).
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Performing Arts
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Un format di informazione e approfondimento dedicato al mondo del teatro.
Un contenitore pensato per la pubblicazione in podcast, che a cadenza irregolare durante l'anno propone recensioni e interviste dalle stagioni teatrali veneziane (ma forse non solo, chissà).
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Performing Arts
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Episodes (20/36)
Tutta scena!
Trovare l'uomo migliore
Bullyache è un duo artistico composto da Courtney Deyn e Jacob Samuel, che attraverso la cultura pop indaga l'identità di genere e la cultura operaia. 
A Biennale Danza 2025 portano in scena lo spettacolo "A Good Man is Hard to Find", un'allegoria sulle dinamiche di potere che si giocano sul luogo di lavoro, dove ci sono oppressori ed oppressi. 

Caterina e Luigi a fine spettacolo sono riusciti a scambiare due parole con i due registi Courtney Deyn e Jacob Samuel, e uno dei ballerini della performance Giacomo Luci. 
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2 months ago
21 minutes

Tutta scena!
Una primavera dolorosa
Partendo dal romanzo incompiuto La mort i la primavera della scrittrice catalana Mercè Rodoreda, Marcos Morau traduce nel linguaggio della danza la rinascita della primavera, ovvero il potere della natura di rigenerarsi. 

Scritto durante gli anni ‘60, ma pubblicato nel 1986 postumo alla sua morte, il romanzo è ambientato in un paesaggio indefinito nello spazio e nel tempo, caratterizzato da una natura sinistra e minacciosa. Analogamente, Morau con la compagnia La Veronal evoca attraverso il gesto e il corpo una primavera associata alla morte e all'oppressione. A rendere l'atmosfera ancora più inquietante, lo spettacolo viene accompagnato dalle note di Maria Arnal, compositrice ed interprete della musica originale. 

In questo episodio, Matilde ci racconta le sue impressioni sullo spettacolo. 

Foto di copertina: Andrea Avezzù, Courtesy La Biennale di Venezia
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2 months ago
5 minutes

Tutta scena!
Tutt* felici e content*
Fables di Virgine Brunelle è un'opera realizzata nel 2022 per una compagnia di dodici danzatori/trici e un pianista dal vivo. Lo spettacolo è singolare perché si ispira ad una comunità di anarchici che tra l'Ottocento e Novecento decide di ritirarsi sul Monte Verità in Svizzera, per sfuggire all'industrializzazione dilagante e costruire la propria società ideale. 

Lo spettacolo, diviso in tableaux, fa un excursus sulla storia della nostra società, partendo dalla modernità, fino ad arrivare all'utopia di una società priva di costrutti sociali. 
Giulia che ha visto lo spettacolo, ci racconta la sua in questo episodio. 

Foto crediti: Andrea Avezzù, Courtesy La Biennale di Venezia
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2 months ago
5 minutes

Tutta scena!
Viaggio su un'altra Terra
On the Earth di Wayne McGregor ha sorpreso Caterina e Luigi con quella che è stata definita la prima installazione coreografica post-cinematica al mondo. In pratica, non hanno visto dei ballerini sul palco, ma hanno assistito ad una performance video 3D a 360°, immergendosi quindi completamente nella coreografia. Lo spettacolo è arricchito con numerosi effetti speciali fatti con l'intelligenza artificiale, anche se i temi che vengono sviscerati, almeno secondo Caterina e Luigi sono un concentrato di umanità: l'amore, e la crescita interiore. 

Crediti immagine di copertina: Revi Deevers 
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2 months ago
9 minutes

Tutta scena!
Un vulcano di emozioni
Anche se ultimamente per Biennale Danza passano spettacoli molto multidisciplinari, Giulia, assidua frequentatrice della rassegna, ci assicura che Ventre do Vulcao di Tania Carvalho è la cosa più vicina alla danza che abbia visto negli ultimi tempi. 
Sul palco si vede la sola figura di Tania Carvalho muoversi assieme alle luci, che accendono e spengono elementi sullo spazio, come fossero protagonisti con lei sulla scena. Le musiche invece, dai suoni striduli e coinvolgenti, trasmettono al pubblico un senso di inquietudine crescente. 
Lo spettacolo cerca di iscenare dei sentimenti esplosivi, dalla potenza latente, che come un vulcano non si sa mai bene quando saranno espulsi. 

Voce e testo di Giulia

Foto di copertina: Andrea Avezzù, Courtesy La Biennale di Venezia
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3 months ago
6 minutes

Tutta scena!
Il mito del movimento
Dopo il Leone d’Argento ricevuto alla Biennale Danza 2023, TAO Dance Theatre è tornata a Venezia con due nuove creazioni, parte dell’inconfondibile serie numerica. Due anni fa avevano ammaliato il pubblico lagunare con la potenza ipnotica del loro linguaggio coreografico, per questo il loro ritorno era atteso, desiderato. Anche noi di Radio Ca Foscari li avevamo seguiti con grande interesse, con un episodio dedicato qui su tutta scena!

Quest’anno tornano in città con 16 e 17, due coreografie firmate da Tao Ye, ciascuna della durata di 26 minuti, che proseguono con coerenza e disciplina la loro ricerca sul corpo come pura forma in movimento, tra ripetizione, ritmo e astrazione.

Musica: Swing Party di Beat Mekani (da freemusicarchive.org).
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3 months ago
7 minutes

Tutta scena!
In C, ma come essere in A!
Il progetto della coreografa Sasha Waltz si sviluppa da una partitura datata 1964, del musicista statunitense Terry Riley, uno dei padri del minimalismo musicale. La composizione prevede 53 moduli musicali eseguiti in sequenza libera che Waltz trasforma in altrettanti movimenti coreografici.

La versione proposta a Venezia di “In C”, viene eseguita dai danzatori di Biennale College, ed è un’evoluzione di uno spettacolo che in realtà aveva visto la luce nel 2021 e che però non è mai lo stesso.

Musica: Swing Party di Beat Mekani (da freemusicarchive.org).
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3 months ago
6 minutes

Tutta scena!
Un'ignota identità
Chiudiamo i nostri racconti dal Venice Open Stage con la recensione di Sdisoré, spettacolo a cura del gruppo UROR, interpretato da Evelina Rosselli. 
La performance è una rivisitazione dell'Orestea di Eschilo, la tragedia greca che racconta gli assassini di Agamennone, Coefore, Eumenidi.
Sul palco viene messo in scena un dialogo tra Oreste, Clitennestra, Egisto ed Elettra, tutti i personaggi interpretati dalla sola Evelina Rosselli, servendosi di diverse lingue e dei continui cambi nel tono di voce.
La rivisitazione grottesca della tragedia greca rende lo spettacolo a tratti quasi disturbante, grazie ad una performance cruda e dolorosa, caratteristiche che enfatizzano la bravura dell'attrice.

Voce e testo di Caterina.
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3 months ago
8 minutes

Tutta scena!
Una crepa che si muove
Andare al VOS non significa solo vedere spettacoli all'aria aperta, ma anche assistere a delle conferenze interessanti e d'ispirazione, come quella sulla critica teatrale di mercoledì 9 luglio. C'erano le giornaliste Ilaria Cecchinato (Gagarin Orbite Culturali, Altre Velocità) e Alice Strazzi (La Falena, Stratagemmi, Hystrio), la ricercatrice Giada Cipollone (Università IUAV di Venezia), e i giornalisti Giuseppe di Lorenzo (AltreVelocità) e Graziano Graziani  (Fahrenheit Rai Radio3). 
L'incontro è stata per noi l'occasione per riflettere anche sul nostro modo di raccontarvi ciò che vediamo. 

A seguire abbiamo assistito allo spettacolo Rimaye di AZIONIfuoriPOSTO, una rappresentazione a metà tra la danza ed il teatro, frutto di una riflessione sul lo sciogliemento dei ghiacciai che stiamo oggi assistendo, a causa del cambiamento climatico. Lo spettacolo ci invita a pensare alla preservazione di questi paesaggi non tanto dal punto di vista fisico, perché ne siamo impossibilitati, ma da quello della memoria, cercando di mantenere vivo il loro ricordo di generazione in generazione. 

Testo e voce di Ilaria. 

Musiche: Till Paradiso - Breakfast Bread
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3 months ago
8 minutes

Tutta scena!
Paure e deliri al VOS
Continua il nostro racconto dal Venice Open Stage, rassegna di teatro all'aperto di Venezia che esiste ormai da 12 anni, grazie al lavoro del prof. Gigi Dall'Aglio, insegnante di teatro allo IUAV, che cercava uno spazio per gli studenti, per mettere in scena i lavori creati nei suoi laboratori. 

Il VOS vanta anche una serie di ospiti internazionali, ad esempio la Scuola di Arte Drammatica della Facoltà di Belle Arti dell'Università Aristotele di Salonicco è ormai un'affectioné del festival, al quale partecipa ogni anno con degli spettacoli freschi e divertenti. 

Quest'anno ha messo in scena l'episodio Circe dell'Ulisse di James Joyce, una performance che affronta incubi interiori, fantasie erotiche e processi immaginari. Il gruppo si muove su una scenografia essenziale ma arricchita da lustri e merletti degli abiti di scena, servendosi del canto per rendere ancora più surreale la scena. 

Il testo della recensione è di Sara, con un'introduzione di Ilaria. 

Musiche: Dan Yan-Key - Lounge (da freemusicarchive.org) 
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3 months ago
6 minutes

Tutta scena!
La ricetta del verderame
Una recesione sullo spettacolo Verderame dà il via alle nostre cronache dal Venice Open Stage. Anche quest'anno, infatti, Campazzo San Sebastiano si anima di spettacoli, performance, musica, workshop (ma anche birrette!). Appuntamento fisso del luglio veneziano, Radio Ca' Foscari partecipa sempre molto volentieri, ancora di più se lo spettacolo in scena è molto bello. 

Verderame di Giulia Pizzimenti e Francesca Miranda Rossi è infatti una performace molto divertente, ma anche capace di inscenare la complessità di essere donna, e soprattutto madre. Una figlia, una madre e una nonna portano dentro sé dei traumi che riversano nei rapporti che hanno l'una verso l'altra, come una malattia delle piante che si prolifica per tutto l'ecosistema. Lo spettacolo cerca di rileggere la maternità con una lente femminista, basandosi non sulle aspettative che la società ha nei confronti della donna, ma sull'effettivo desiderio interiore della donna stessa. 

Il testo è stato scritto a quattro mani da Caterina e Ilaria. La voce è di Ilaria. 

Musiche: Kevin MacLeod - Funky Boxstep 
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4 months ago
5 minutes

Tutta scena!
The Seer è da vedere
In occasione della 53sima edizione della Biennale Teatro, all’interno degli spazi dell’Arsenale di Venezia, Ursina Lardi interpreta la protagonista di uno spettacolo che la vede coinvolta come attrice e come coautrice insieme al regista svizzero Milo Rau.

Testo di Giulia.
Voce di Nicolò.

Musica: Swing Party di Beat Mekani (da freemusicarchive.org).
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4 months ago
6 minutes

Tutta scena!
Tempo di cambiarsi
Tempo di cambiare, tempo di cambiarsi: Changes di Thomas Ostermeier è un dramma sul cambiamento basato sui cambi. Non è una supercazzola: ogni persona, nel suo quotidiano, deve affrontare un cambiamento o impegnarsi per cambiare quello che non va (cambiare la propria vita, o forse cambiare il mondo). Per raccontarcelo sul palco, Jörg Hartmann e Anna Schudt cambiano continuamente vestiti, voci e personaggi, in un caleidoscopio di situazione che variano dal tragico al comico.

Grazie alla scenografia - sempre in cambiamento! - di Magda Willi, la pièce diretta da Ostermeier e scritta da Maja Zade ci racconta di come sia difficile affrontare l'idea del cambiamento, nel tentativo paradossale di rimanere sé stessi.


Changes è stato presentato in prima italiana a Biennale teatro 2025, dove abbiamo avuto l'occasione di vederlo.

Testo della puntata: Giulia.
Voce: Nicolò.
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4 months ago
5 minutes

Tutta scena!
Cose turche
Il Mevlevi Sema non è solo una cerimonia, ma un'immersione profonda nella tradizione sufi dei dervisci rotanti. Nel luogo sacro dove prende vita, l'atmosfera si impregna di una calma quasi tangibile, un silenzio così religioso da sembrare esso stesso parte del rito.La scenografia è essenziale ma ricca di significato: a sinistra, spicca un post, una pelle di pecora rossa che cattura lo sguardo. Al centro, pelli di pecora bianche disegnano un cerchio perfetto, pronte ad accogliere i danzatori.

Sulla destra, lo spazio si apre ai cantanti e ai musicisti, custodi delle melodie che accompagneranno il rito.L'ingresso dei partecipanti è un rito nel rito: uno alla volta, musicisti e danzatori fanno il loro ingresso, ciascuno un inchino riverente al post rosso prima di prendere posto. I danzatori assumono una postura emblematica, le braccia incrociate sul petto – mano sinistra sulla spalla destra, mano destra sulla spalla sinistra – una posa che incarna l'umiltà più profonda.Al culmine della cerimonia, è lo Shaikh, il cerimoniere, a inchinarsi ai danzatori e ai musicisti, riconoscendo il loro contributo al sacro rito.

La sala viene lasciata con la stessa grazia e devozione con cui è stata approcciata, un ultimo inchino al post che suggella un'esperienza vissuta tra calma, umiltà e un silenzio assordante. Questa cerimonia, intrisa di spiritualità, riesce davvero a trasportare lo spettatore in un'altra dimensione?

Testo e voce di Irene.


Musica: Jazz by Lite Saturation is licensed under a Attribution-NoDerivatives 4.0 International License.
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4 months ago
6 minutes

Tutta scena!
Essere o non essere (sperimentali)?
Le “Nuvole di Amleto”, scritto e diretto da Eugenio Barba rappresenta una rilettura radicale
dell’opera shakespeariana, la quale fu ispirata dal lutto del figlio, subìto dall’autore inglese. Il
regista italiano, prima allievo di Grotowski e poi fondatore della compagnia Odin, è annoverato
all’interno del teatro di ricerca e in particolare al Terzo Teatro, che è un filone drammaturgico
dalla forte inclinazione sociale.

La nostra Giulia l'ha visto in occasione di Biennale Teatro 2025 e ha scritto una recensione per noi.

Musica: Swing Party by Beat Mekanik is licensed under a Attribution 4.0 International License.
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4 months ago
5 minutes

Tutta scena!
Il titolo che non c'è
Immagina un'opera misteriosa: No Title, un corpus di 640 cartoline (7x12 cm) scritte a mano e non datate, opera dell'artista Richard Foreman. Non riuscendo a collocarle temporalmente, Foreman ha indicato che queste brevi testi vanno letti ad alta voce, in qualsiasi sequenza, da un solo lettore o da un gruppo che ne distribuisca il mazzo. Le cartoline sono state riscoperte solo nel 2021, protette in una scatola di latta nella casa dell'autore.

Quest'opera unica ha trovato nuova vita anche nella sua forma stampata: No Title è ora un libro, pubblicato da The Further Reading Library. Questa pubblicazione presenta una selezione di novantasei cartoline della serie originale, meticolosamente curata da Andrew Lampert e con una prefazione di Jennifer Krasinski. Vale la pena notare che, per l'esperimento performativo, Willem Dafoe e Simonetta Solder hanno portato in scena, tramite foto e video, alcune riproduzioni delle cartoline originali.

Testo e voce di Giorgia.
Musiche: Funky Boxstep di Kevin MacLeod (music.kevin.macleod.incompetech.com) e Swing Party di Beat Mekani (da freemusicarchive.org)
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4 months ago
6 minutes

Tutta scena!
MOTH ma non è una falena
Così erano le cose appena nata la luce è l'opera che Rosalinda Conti presenta quest'anno alla BiennaleTeatro con regia di Martina Badiluzzi. 
In questa storia ci sono quattro personaggi che si chiamano con quattro lettere dell’alfabeto: M O T H. I quattro individui osservano la fine di cui questa storia parla. La fine degli umani, che non coincide con la fine del pianeta Terra – anzi. L'opera è un racconto di pura fantasia sull'estinzione degli esseri umani tramite regressione biologica. 

[Musica: Calm synthesizer-b by Inspectorj (da freemusicarchive.org)
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1 year ago
11 minutes

Tutta scena!
Anche i bruchi diventano Crisalidi
Crisalidi è l'ultimo lavoro di Ciro Gallorano, vincitore del bando Biennale College Teatro. L'opera è ispirata alla vita e alle opere della fotografa Francesca Woodman.
Durante lo spettacolo, è come se lo spettatore venisse immerso in un luogo in cui l'atmosfera è sospesa e la donna protagonista agisce in una stanza che è la proiezione del suo mondo interiore: un interno fatiscente dalle mura crepate, in cui si trova dispersa. Nei momenti di sospensione, però, emerge anche il suo doppio. I due corpi interagiscono con questo luogo atemporale, diventando loro stessi opera d’arte.

[Musica: Halloween Fun by Audiorezout; Kalimba Arpeggio - I - Variation by Gregor Quendel (da freemusicarchive.org)
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1 year ago
9 minutes

Tutta scena!
Non solo nell'Orestea ci sono famiglie disfunzionali
Elektra Unbound è una tragicommedia di Luanda Casella, drammaturga, regista teatrale e artista performativa residente a NTGent.
In anni recenti, la regista si è focalizzata sull'uso del 'discorso manipolativo' nei processi di comunicazione e del 'narratore inaffidabile' nelle opere di finzione classiche e contemporanee.
In quest'opera, i tre protagonisti sono intrappolati in un montage sensazionale di interviste e improvvisazioni: mentre interpretano alcune scene iconiche dall'Orestea, la trilogia che narra di Elettra e della sua famiglia disfunzionale, essi iniziano a raccontare le loro stesse vite disastrose.

L'intervista è in lingua inglese. 
Musica: Friends Will Be Friends by Till Paradiso (da freemusicarchive.org)
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1 year ago
11 minutes

Tutta scena!
Sono l'opera, mi libero dell'artista
Phobia di Markus Öhrn e Karol Radziszewski è uno spettacolo in cui una categoria discriminata si appropria della retorica dell'odio e dell'azione violenta: i Fag Fighters lottano contro l'omofobia in Polonia, e lo fanno con atti terroristici apparentemente insensati.

Una pièce che usa l'ironia e l'estetizzazione della violenza fino all'estremo; ma qual è il messaggio che vuole veicolare?
Rimangono dubbi ma una cosa è certa, e detta chiaramente: alla fine l'opera si libera del suo autore con un gesto drastico. La responsabilità è tutta su chi guarda?

Musica: Beat Mekanik - Swing Party (da freemusicarchive.org)
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1 year ago
8 minutes

Tutta scena!
Un format di informazione e approfondimento dedicato al mondo del teatro.
Un contenitore pensato per la pubblicazione in podcast, che a cadenza irregolare durante l'anno propone recensioni e interviste dalle stagioni teatrali veneziane (ma forse non solo, chissà).