
«Allora decisi di mettermi a morire. Scivolai con la schiena lungo la parete e mi allungai interamente sulla terra, fissando per l’ultima volta i miei due piedi ritti e divaricati nell’alone del lume.Ma appena toccai con la schiena la terra, subito rimbalzai a sedere. Avevo pazzamente afferrato il lume e me lo passavo a costo alle braccia, alle gambe, al petto e ai fianchi. Me li sentivo invasi dai vermi, ed altri vermi venivo ad assaltarmi da ogni parte. Vermi si staccavano dall’alto della parete e mi saltavano in testa, li sentivo intrufolarsi nei miei lunghi capelli e poi muoversi come pidocchi. Alla luce non vidi niente né sulla pelle né sulla stoffa, ma le mie pupille vedevano vermi lo stesso, i vermi erano dentro le mie pupille.Gridai: – Pietà! Pietà! Pietà, maestra Ghirardi!Non avevo mai gridato tanto forte, il volume della mia voce non mi aveva atterrito. E poi mi atterrì il silenzio che seguì la caduta del mio grido. Avevo chiamato la morta, sarebbe certamente venuta, i miei occhi si preparavano a vederla, c’era già davanti ad essi o in essi una grande macchia bianca. Non potevo lasciar venire la morta, dovevo fermarla, afferrai il Thompson e feci una raffica da sinistra a destra, dal basso in alto, una croce di colpi.»
Questo è un estratto da ‘’Tutti i racconti’’ di Beppe Fenoglio, che sono racconti della guerra civile, racconti del parentado e del paese, racconti del dopoguerra, racconti fantastici: è in base a quest’ordine voluto dallo stesso Fenoglio che vengono raccolti tutti i suoi racconti. È Beatrice Salvioni a portarci Fenoglio e con sé tutta la complessità, la brutalità e le sensazioni carnali dei suoi racconti. Salvioni, classe ‘95 è una scrittrice e lettrice famelica di racconti, nel 2021 ha vinto il premio Calvino racconti con il racconto “Il volo notturno delle lingue mozzate”.
La Malnata è il suo primo romanzo tradotto e in via di traduzione in tutto il mondo e per noi ci sono molti punti di contatto con i racconti che ha scelto di portare alla puntata Live di Ti porto un libro tenutasi a Torino da Borealis.
Cosa può darci questo libro?
E tu, l’hai letto?