OpenMind - Episodio #02
Genocidio a Gaza. L’importanza di uscire dla silenzio e dare il giusto nome alle cose.
Il 22 settembre 2025 in Italia si è tenuto uno sciopero per manifestare solidarietà alla popolazione palestinese sotto assedio a Gaza, contro il genocidio e la fornitura di armi ad Israele e a sostegno della Global Sumud Flotilla.
In questo episodio rifletto sul silenzio, individuale e collettivo, e sulla difficoltà di chiamare le cose con il loro nome.
Parlare di genocidio non è una scelta retorica, ma un atto di responsabilità, perché le parole che usiamo influenzano la nostra capacità di comprendere, reagire e agire. Attraverso esempi storici, riflessioni psicologiche e considerazioni etiche, cerco di mostrare come la rappresentazione ingenua che abbiamo di fenomeni estremi come il genocidio possa ostacolare la nostra capacità di riconoscerli nel presente.
Dare il giusto nome a ciò che accade a Gaza significa riconoscere la realtà, uscire dall’impotenza e orientare le nostre azioni e richieste politiche e sociali in modo adeguato. Questo episodio è un invito a rompere il silenzio, a rifiutare l’anestesia dell’indifferenza e a difendere, prima di tutto, la dignità e la vita umana.
The Social Mind è un podcast scritto, registrato e prodotto da Giovanni Telesca.
Le opinioni espresse in questo episodio riflettono esclusivamente il punto di vista personale dell'autore e non rappresentano necessariamente le posizioni delle istituzioni o organizzazioni con cui collaboro.
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Fonti e approfondimenti:
IAGS Resolution on the Situation in Gaza
De Vogli, R., Montomoli, J., Abu-Sittah, G., & Pappé, I. (2025). Break the selective silence on the genocide in Gaza. The Lancet. https://doi.org/10.1016/s0140-6736(25)01541-7
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Extra Mind - Episodio 01
Perché mentiamo nelle relazioni di coppia?
Ospite: Rachele Mazzini (University of Copenaghen)
Essere disonesti nelle relazioni di coppia è un comportamento molto più comune di quanto possa pensare. Secondo uno studio classico sul tema, le persone dicono in media due bugie al giorno alle persone con cui hanno una relazione stretta o intima.
Per cui, oggi parleremo del ruolo della disonestà nella vita di coppia. Quanti tipi di disonestà esistono? Quali sono I motivi che spingono le persone a non essere oneste con il proprio o la propria partner? Quali sono le conseguenze della disonestà? Può degli effetti sulle nostre relazioni anche quando non viene scoperta?
Rachele Mazzini è dottoranda in Psicologia presso l'Università di Copenaghen e la suo tema di ricerca riguarda proprio questa tematica.
Per contattare Rachele:
Approfondimenti:
Ted Talk: Rethinking infidelity...a talk for anyone who has ever loved
Libro "Mating in Captivity" di Esther Perel
Breve bibliografia sul tema disonestà e relazioni intime:
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OpenMind - Episodio #01
Referendum 2025: Quelli che hanno perso davvero.
Nel primo episodio di OpenMind condivido le mie sensazioni e opinioni a caldo dopo i referendum dell’8 e 9 giugno 2025. Rifletto sul significato del voto, sull’astensione, sulla campagna elettorale e sulle dinamiche psicologiche e comunicative che hanno caratterizzato il dibattito pubblico. Parlo di moralizzazione, polarizzazione, esclusione e ridicolizzazione, cercando di capire perché, al di là del risultato formale, forse abbiamo perso un’occasione come comunità democratica. Concludo con una riflessione personale sul quesito per la cittadinanza, quello che mi stava più a cuore.
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Fonti e approfondimenti:
Skitka, L. J., Hanson, B. E., Morgan, G. S., & Wisneski, D. C. (2020). The Psychology of moral conviction. Annual Review of Psychology, 72(1), 347–366. https://doi.org/10.1146/annurev-psych-063020-030612
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S2 E02 - Quando muore un papa e se ne fa un altro (Parte 2)
Nello scorso episodio abbiamo visto perché la morte di un papa e l’elezione del suo successore sono veri e propri riti di passaggio che influenzano l'identità collettiva di un gruppo.
In questa seconda parte ci chiediamo: i messaggi del papa hanno davvero effetto sulle persone? Possono modificare le loro opinioni, atteggiamenti, comportamenti?
Lo facciamo partendo da una considerazione chiave: il papa è il leader morale di un gruppo che si fonda su norme etiche condivise e molto chiare. Ma questo basta a renderlo influente?
A partire da tre studi condotti tra Stati Uniti e Italia, analizziamo se – e per chi – i messaggi del papa sul clima o sulla povertà riescono a fare la differenza.
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Fonti e approfondimenti:
Haslam, S. A., Reicher, S., & Platow, M. J. (2020). The new psychology of leadership: Identity, influence and power. Routledge.
Ellemers, N., Pagliaro, S., & Barreto, M. (2017). Morality and behavioural regulation in groups: A social identity approach. In European Review of Social Psychology: Volume 24 (pp. 160-193). Routledge.
Ladini, R., & Faggiana, L. (2024). Pope Francis as an influential leader? How papal statements affect public attitudes toward anti-poverty measures. Politics and Religion, 17(3), 431–453.
Schuldt, J. P., Pearson, A. R., Romero-Canyas, R., & Larson-Konar, D. (2016). Brief exposure to Pope Francis heightens moral beliefs about climate change. Climatic Change, 141(2), 167–177.
Myers, T. A., Roser‐Renouf, C., Maibach, E., & Leiserowitz, A. (2017). Exposure to the Pope’s climate change message activated convinced Americans to take certain activism actions. Global Challenges, 1(4).
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S2 E01 - Quando muore un papa e se ne fa un altro (Parte 1)
Papa Francesco è morto e Leone XVI è stato eletto come nuovo papa. Sui media e sui social non si parlato di altro per quasi 20 giorni, e anche se l’argomento vi ha già saturato, vi chiedo di restare con me: in questa puntata cerchiamo di capire cosa succede quando viene eletto un nuovo papa dalla prospettiva della psicologia sociale.
Perché ci interessa così tanto questo momento? Cosa succede a un gruppo, e anche al mondo attorno, quando cambia un leader come il papa? In questo episodio esploriamo il significato identitario e collettivo di un cambio di leadership in un gruppo come quello dei cattolici. Parliamo di leadership, prototipi, rappresentanza, appartenenza, riti di passaggio, e incertezza.
Insomma, proviamo a capire cosa succede quando “muore un papa e se ne fa un altro”.
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Dopo un po’ di mesi di fermo, The Social Mind torna con una nuova stagione e molte novità.
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Episodio 25 – Perché passare del tempo a contatto con la natura ci fa sentire meglio?
In questo episodio esploriamo il potere rigenerante della natura sulla mente e il corpo umano. Attraverso una revisione di studi scientifici, analizziamo come spazi verdi e ambienti acquatici influenzano lo stress, la salute mentale e persino i comportamenti sociali. Scopriamo come la semplice esposizione a questi ambienti possa migliorare la concentrazione, ridurre il rischio di disturbi psichiatrici e promuovere la cooperazione e l'altruismo. Infine, offriamo consigli pratici su come integrare questi benefici nella vita quotidiana, valorizzando luoghi che combinano acqua e vegetazione.
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Fonti e approfondimenti:
Bratman, G. N., Hamilton, J. P., Hahn, K. S., Daily, G. C., & Gross, J. J. (2019). Nature experience reduces ruminationand subgenual prefrontal cortex activation. Proceedings of the National Academy of Sciences, 112(28), 8567-8572.
Capaldi, C. A., Passmore, H. A., Nisbet, E. K., Zelenski, J. M., & Dopko, R. L. (2015). Flourishing in nature: A review of the benefits of connecting with nature and its application as a wellbeing intervention. International Journal of Wellbeing, 5(4), 1-16.
Coss, R. G., & Keller, C. M. (2022). Transient decreases in blood pressure and heart rate with increased subjectivelevel of relaxation while viewing water compared with adjacent ground. Journal of Environmental Psychology.
Diessner, R., Klebl, C., Mowry, G., & Pohling, R. (2023). Natural and moral beauty have indirect effects on proenvironmental behavior. Ecopsychology, 14(2), 71-82.
Engemann, K., et al. (2019). Residential green space in childhood is associated with lower risk of psychiatric disorders from adolescence into adulthood. PNAS, 116(11), 5188-5193.
Kaplan, R., & Kaplan, S. (1989). The experience of nature: A psychological perspective. Cambridge university press.
Lee, K. E., Williams, K. J., Sargent, L. D., Williams, N. S., & Johnson, K. A. (2015). 40-second green roof views sustain attention: The role of micro-breaks in attention restoration. Journal of Environmental Psychology.
White, M. P., et al. (2020). Spending at least 120 minutes a week in nature is associated with good health and wellbeing. Scientific Reports.
Wyles, K. J., Pahl, S., Thomas, K., & Thompson, R. C. (2017). Factors that can undermine the psychological benefitsof coastal environments: Exploring the effect of tidal state, presence, and type of litter. Environment and Behavior.
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Episodio 24 – I cani capiscono davvero le nostre emozioni?
In questo episodio cerchiamo di capire se i cani comprendono davvero le emozioni umane o se semplicemente reagiscono a segnali esterni che gli inviamo, attraverso uno studio innovativo che ha cercato di rispondere alla domanda se i cani provino empatia.
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Fonti e approfondimenti:
Campbell, M., & Waal, F. (2014). Chimpanzees empathize with group mates and humans, but not with baboons or unfamiliar chimpanzees. Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, 281. https://doi.org/10.1098/rspb.2014.0013.
Kramer, C., Mehmood, S., & Suen, R. (2019). Dog Ownership and Survival: A Systematic Review and Meta-Analysis. Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes. https://doi.org/10.1161/CIRCOUTCOMES.119.005554.
Bräuer, J. et al. (2024) Dogs distinguish authentic human emotions without being empathic. Anim Cogn 27, 60. https://doi.org/10.1007/s10071-024-01899-x
Merkouri, A., Graham, T., O’Haire, M., Purewal, R., & Westgarth, C. (2022). Dogs and the Good Life: A Cross-Sectional Study of the Association Between the Dog–Owner Relationship and Owner Mental Wellbeing. Frontiers in Psychology, 13. https://doi.org/10.3389/fpsyg.2022.903647.
Ginty, A. (2020). Classical Conditioning. Learning and Memory. https://doi.org/10.4135/9781412972024.n376.
Ramírez, M. T. G., & Hernández, R. L. (2014). Benefits of dog ownership: Comparative study of equivalent samples. Journal of Veterinary Behavior, 9(6), 311-315.
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Episodio 23 – Le notizie negative influenzano il nostrobenessere?
In questo episodio esploriamo l'impatto psicologico ed emotivo delle notizie che consumiamo ogni giorno. Discutiamo di come l'esposizione continua a notizie negative possa influenzare negativamente il nostro benessere, portando a un aumento di stress, ansia e persino problemi di salute fisica a lungo termine. E infine scopriamo come l'inclusione di una notizia positiva nella nostra dieta mediatica può non solo migliorare il nostro umore immediato, ma anche contribuire a un benessere più duraturo.
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Fonti e approfondimenti:
Hoog, N., Verboon, P., & Thijssen, J. (2019). Is the news making us unhappy? The influence of daily news exposure on emotional well-being. British Journal of Psychology, 110(2),230-253. doi:10.1111/bjop.12345.
Leger, K. A., Charles, S. T., & Almeida, D. M. (2018). Let It Go: Lingering Negative Affect in Response to Daily Stressors Is Associated With Physical Health Years Later. Psychological Science, 29(8), 1283-1290. https://doi.org/10.1177/0956797618763097
McIntyre, K. E., & Gibson, R. (2016). Positive News Makes Readers Feel Good: A "Silver-Lining" Approach to Negative News Can Attract Audiences. Journalism Practice, 10(5), 584-599. doi:10.1080/17512786.2015.1053487.
Robertson, C. E., Pröllochs, N., Schwarzenegger, K., Pärnamets, P., Van Bavel, J. J., & Feuerriegel, S. (2023). Negativity drives online news consumption. Nature Human Behaviour, 7, 812-822. doi:10.1038/s41562-023-01538-4.
Seaton, C. L., Bottorff, J. L., Jones-Bricker, M., Oliffe, J. L., & De Leiris, T. (2021). Associations Between Valenced News and Affect in Daily Life: Experimental and Ecological Momentary Assessment Approaches. Media Psychology, 24(3), 332-351. doi:10.1080/15213269.2020.1825051.
Soroka, S., Fournier, P., & Nir, L. (2019). Cross-national evidence of a negativity bias in psychophysiological reactions to news. Nature Human Behaviour, 3(3), 239-248.doi:10.1038/s41562-018-0496-y.
Szabo, A., & Hopkinson, K. L. (2007). There is no news like bad news: Women are more remembering and stress reactive after reading real negative news than men. International Journal of Psychophysiology, 65(2), 190-195. doi:10.1016/j.ijpsycho.2007.04.001.
VanderWeele, T. J., & Brooks, A. C. (2020). A Public Health Approach to Negative News Media: The 3-to-1 Solution. JAMA Psychiatry, 77(9), 883-884. doi:10.1001/jamapsychiatry.2020.1405.
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Episodio 22 – Diventiamo più soli con il passare del tempo?
In questo episodio parliamo di come la solitudine cambia nel corso della vita, esplorando le ricerche e i fattori individuali e sociali chevinfluenzano questo fenomeno.
Se vi sentite soli e questo influisce negativamentesulla vostra vita o salute, vi incoraggio a cercare aiuto, contattando un professionista vicino a voi o un servizio online come Telefono Amico Italia: https://www.telefonoamico.it/
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Fonti e approfondimenti:
Graham, E.K., Beck, E. D., Jackson, K., Yoneda, T., McGhee, C., Pieramici, L., Atherton, O. E., Luo, J., Willroth, E. C., Steptoe, A., Mroczek, D. K., & Ong, A. D. (2024). Do we become more lonely with age? A coordinated data analysis of nine longitudinal studies. Psychological Science. https://doi.org/10.1177/09567976241242037
Luhmann, M., Buecker, S., & Rüsberg, M. (2022). Loneliness across time and space. Nature Reviews Psychology, 2(1), 9–23. https://doi.org/10.1038/s44159-022-00124-1
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Episodio 21 – Perché le persone sono attratte dal populismo?
In questo episodio parliamo del perché le persone sonoattratte dal populismo. Quali fattori sociali e psicologici portano le persone a scegliere di votare per un partito populista.
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Fonti e approfondimenti:
Kruglanski, A. W., Molinario, E., & Sensales, G. (2021).Why populism attracts: on the allure of certainty and dignity. In The psychology of populism (pp. 158-173). Routledge.
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Episodio 20 – L’influenza degli attivisti ambientali dietrole quinte
In questo episodio si parla dei processi psicosociali innescati dall'esposizione alle azioni degli attivisti ambientali e di come queste minoranze abbiano influenza sul cambiamento delle norme sociali.
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Fonti e approfondimenti:
Bolderdijk, J. W., & Jans, L. (2021). Minority influence in climate change mitigation. Current Opinion in Psychology, 42, 25-30. https://doi.org/10.1016/j.copsyc.2021.02.005
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Episodio 19 – Gli attivisti ambientali influenzano le nostreopinioni sul cambiamento climatico?
In questo episodio cerchiamo di capire se l’attivismoambientale ha influenzato le opinioni e i comportamenti delle persone sul tema della lotta al cambiamento climatico.
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Fonti e approfondimenti:
Special Eurobarometer 538 Climate Change – Summary Report (https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/2954)
Special Eurobarometer 459 “Climate Change” – Summary Report (https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/2140)
Kenward, B., & Brick, C. (2024). Large-scale disruptive activism strengthened environmental attitudes in the United Kingdom. Global Environmental Psychology, 2. https://doi.org/10.5964/gep.11079
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Episodio 18 – Tre caratteristiche che rendono una minoranzaefficace
In questo episodio parliamo di quali sono le tre caratteristiche principali che possono rendere una minoranza più efficace nell’esercitare un’influenza sulla maggioranza.
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Fonti e approfondimenti:
Gardikiotis, A. (2011), Minority Influence. Social and Personality Psychology Compass, 5: 679-693. https://doi.org/10.1111/j.1751-9004.2011.00377.x
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Episodio 17 – Come fa una minoranza ad influenzare lamaggioranza?
In questo episodio parliamo dell’influenza della minoranza ovvero di come una minoranza ovvero di quali sono i processi che possono portare le idee di una minoranza numerica ad essere accettati dalla maggioranza delle persone. Lo facciamo attraverso un’analisi degli studi classici dello psicologo sociale francese Serge Moscovici.
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Fonti e approfondimenti:
Gardikiotis, A. (2011). Minority influence. Social and Personality Psychology Compass, 5(9), 679–693. https://doi.org/10.1111/j.1751-9004.2011.00377.x
Moscovici, S., & Personnaz, B. (1980). Studies in social influence. Journal of Experimental Social Psychology, 16(3), 270–282. https://doi.org/10.1016/0022-1031(80)90070-0
Martin, R., & Hewstone, M. (2012). Minority influence: Revisiting Moscovici's blue-green afterimage studies. In Smith, J. R., & Haslam, S. A. (Eds.). Social Psychology: Revisiting the Classic Studies. SAGE.
Moscovici, S. (1976) Social Influence and Social Change. London: Academic Press.
Moscovici, S. (1980). Towards a theory of conversion behavior. In L.Berkowitz (ed.). Advances in Experimental Social Psychology, Vol. 13. London: Academic Press. pp. 209-39.
Moscovici, S., Lage, E. and Naffrechoux, M. (1969). Influence of a consistent minority on the response of a majority in a color perception task. Sociometry, 32: 365-80.
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Episodio 16 – Perché le persone obbediscono all’autorità?(parte 2)
In questo episodio parliamo del perché le persone obbediscono all’autorità, riprendendo i risultati del famoso esperimento di Milgram e provando a descrivere le ragioni che secondo questo ed altri studiosi portano le persone ad obbedire all’autorità.
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Fonti e approfondimenti:
Burger, J. M. (2009). Replicating Milgram: Would people still obey today? American Psychologist, 64(1), 1–11. https://doi.org/10.1037/a0010932
Haslam, S. A., & Reicher, S. (2017). 50 years of “Obedience to Authority”: From blind conformity to engaged followership. Annual Review of Law and Social Science,13(1), 59–78. https://doi.org/10.1146/annurev-lawsocsci-110316-113710
Haslam, S. A., Reicher, S., & Birney, M. E. (2016). Questioning authority: new perspectives on Milgram’s ‘obedience’ research and its implications for intergroup relations. Current Opinion in Psychology, 11, 6–9.https://doi.org/10.1016/j.copsyc.2016.03.007
Milgram, S. (1963). Behavioral Study of obedience. The Journal of Abnormal and Social Psychology, 67(4), 371–378. https://doi.org/10.1037/h0040525
Milgram, S. (1974), Obedience to Authority; An Experimental View. London: Tavistock Publications.
Rice, L. (2021, November 19). Compliance True Story: The shocking story behind the filmdetailed - TheNetline. TheNetline.https://thenetline.com/compliance-true-story/
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Episodio 15 – Perché le persone obbediscono all’autorità?(parte 1)
In questo episodio parliamo del tema dell’obbedienzaripercorrendo i passi che hanno portato allo sviluppo di uno dei più famosiesperimenti nella storia della psicologia sociale. (to be continued)
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Fonti e approfondimenti:
Documentario “Uomini comuni – L’olocausto dimenticato”
Browning, C.R. (1992) Ordinary Men: Reserve Police Battalion 101 and the Final Solution in Poland. New York: HarperCollins
Browning, C.R. (1995) Uomini comuni Polizia tedesca e«soluzione finale» in Polonia. Ed. Italiana. Milano Einaudi
Burger, J. M. (2009). Replicating Milgram: Would people still obey today? American Psychologist, 64(1), 1–11. https://doi.org/10.1037/a0010932
Milgram, S. (1963). Behavioral Study of Obedience. The Journal of Abnormal and Social Psychology, 67(4), 371–378. https://doi.org/10.1037/h0040525
Milgram, S. (1974), Obedience to Authority; An Experimental View. London: Tavistock Publications.
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Episodio 14 – Chi sono, cosa faccio e le differenze traItalia e Polonia
In questo episodio parliamo di me, o meglio cerchiamo diconoscerci meglio. Vi racconto chi sono, su cosa faccio ricerca, dove lavoro e visto che attualmente sono in Polonia per un periodo di ricerca all’estero, vi parlo del motivo per cui sono qui e delle differenze che secondo me ci sono tra Italia e Polonia in termini di ricerca.
The Social Mind è un podcast scritto, registrato e prodottoda Giovanni Telesca.
Contatti:thesocialmind@giovannitelesca.net
www.instagram.com/thesocialmind_podcast
www.giovannitelesca.net/the-social-mind-podcast/
Fonti e approfondimenti:
Giovanni Telesca, Marika Rullo & Stefano Pagliaro (2024).To be (or not to be) elevated? Group membership, moral models, and prosocial behavior. The Journal of PositivePsychology. DOI: 10.1080/17439760.2024.2322446
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Episodio 13 – Cosa ostacola le persone dal fornire aiutoalle vittime di violenza domestica?
In questo episodio affrontiamo un tema delicato e attuale:la violenza di domestica e il ruolo dei bystander. Prendendo spunto dal film "C'è ancora domani” discutiamo di come la violenza domestica continua a essere un fenomeno diffuso e spesso ignorato da coloro che potrebbero intervenire. Esaminiamo l'effetto spettatore e di capire perché alcune persone pur essendo consapevoli delle violenze, spesso non prestano aiuto alle vittime eriflettiamo sulle strategie che possono promuovere un cambio di prospettiva nei bystander, incoraggiando interventi attivi e un supporto concreto alle vittime.
Anche se i contenuti trattati sono frutto di ricerca inambito della psicologia sociale e sono estratti da articoli scientifici, alcuni temi oggetto del podcast potrebbero urtare la sensibilità di alcune ascoltatrici o ascoltatori. Se tu o qualcuno che conosci sta vivendo una situazione di violenza, ti incoraggio a cercare supporto:
I CENTRI ANTIVIOLENZA DI D.i.Re – Donne in Rete contro laviolenza
https://www.direcontrolaviolenza.it/i-centri-antiviolenza/
1522 - Numero Antiviolenza e Antistalking
https://www.pariopportunita.gov.it/it/numeri-utili/1522-numero-antiviolenza-e-antistalking
The Social Mind è un podcast scritto, registrato e prodottoda Giovanni Telesca.
Contatti:thesocialmind@giovannitelesca.net
www.instagram.com/thesocialmind_podcast
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Fonti e approfondimenti:
Pagliaro, S., Pacilli, M. G., & Baldry, A. C. (2020). Bystanders’ reactions to intimate partner violence: an experimental approach. European Review of Social Psychology, 31(1), 149–182. https://doi.org/10.1080/10463283.2020.1776031
Latané, B., & Darley, J. M. (1970). The unresponsive bystander: Why doesn’t he help? Appleton Century Crofts.
Burn, S. M. (2009). A situational model of sexual assault prevention through bystander intervention. Sex Roles, 60(11–12), 779–792. https://doi.org/10.1007/s11199-008-9581-5.
Banyard, V. L. (2011). Who will help prevent sexual violence: Creating an ecological model of bystander intervention. Psychology of Violence, 1(3), 216–229. https:// doi.org/10.1037/a0023739
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Episodio 12 – Perché le persone a volte si comportano da spettatori?
Nel marzo 1964, Kitty Genovese fu brutalmente assassinata vicino al suo appartamento a New York. Secondo i racconti dell’epoca almeno 38 testimoni oculari avevano assistito all’omicidio restando inerti a guardare.
Nel 2022, a Civitanova Marche un uomo italiano ha ucciso un altro uomo di origini nigeriane, colpevole di aver fatto degli apprezzamenti alla fidanzata del primo. Anche in questo caso erano presenti sulla scena numerosi testimoni rimasti inerti.
In questo episodio parliamo del Bystander Effect o Effetto Spettatore e del perché in alcune situazioni, trovarci in gruppo ci fa diventare spettatori di una situazione di emergenza.
The Social Mind è un podcast scritto, registrato e prodotto da Giovanni Telesca.
Contatti:
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Fonti e approfondimenti:
Darley, J. M., & Latané, B. (1968). Bystander intervention in emergencies: diffusion of responsibility. Journal of personality and social psychology, 8(4p1), 377.
Manning, R., Levine, M., & Collins, A. (2007). The Kitty Genovese murder and the social psychology of helping: The parable of the 38 witnesses. American Psychologist, 62(6), 555.
Santini, A. (2022, July 30). Civitanova Marche, immigrato ucciso a bastonate in strada: l’omicida è un 32enne salernitano. Corriere Della Sera.
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