
Il podcast "Testimoni della Storia" ha ottenuto il patrocinio dello Stato Maggiore della Difesa, con l'autorizzazione all'utilizzo del logo.
I partecipanti all'iniziativa esprimono il loro ringraziamento a SMD per aver compreso lo spirito di questo progetto.
Testimoni della Storia 1943. Brigadiere Mariano Buratti. Il Professore con le Fiamme Gialle
Mariano Buratti, una fra le più nobili delle Medaglie d’Oro al Valor Militare della Resistenza, nacque a Bassano Romano (Viterbo) il 15 gennaio del 1902. Uomo di grandi prospettive e amante dello studio e della cultura si diplomò giovanissimo.
Dopo aver prestato servizio di leva nel Regio Esercito, in qualità di sottotenente di Complemento presso il 26º Reggimento fanteria "Bergamo", nel 1924 si arruolò volontariamente nella Regia Guardia di Finanza, ammesso direttamente con il grado di Sotto Brigadiere, prestando così servizio presso vari reparti di frontiera.
Contemporaneamente egli proseguì gli studi universitari, desideroso di laurearsi in lettere. Congedatosi dal Corpo al termine della ferma triennale, si diede immediatamente alla sua vera vocazione: quella per l’insegnamento.
Dapprima Insegnante presso le scuole elementari, divenne, in seguito, Professore di storia e filosofia presso il Liceo “Umberto I” di Viterbo. In relazione ad alcune tragedie familiari (la morte della figlia Magda e, poco dopo, quelle della moglie Cristina e della bambina che questa aveva in grembo), il professor Buratti decise di arruolarsi, nel 1936, nella MVSN, partecipando così alla guerra “Italo-Etiopica”. Tornato in Patria riprese, quindi, la docenza.
In seguito, con l’entrata in guerra dell’Italia, il Professore viterbese fu più volte richiamato in servizio dalla Regia Guardia di Finanza, prestando servizio presso la Legione di Roma.
Rifattasi una famiglia, il Brigadiere Buratti non fu sordo alla chiamata antifascista. Grazie al Professore e filosofo liberale Guido De Ruggiero, a seguito della caduta del fascismo entrò anche lui nel Partito d'Azione.
Fu così che dopo l'8 settembre 1943, il Brigadiere delle Fiamme Gialle si diede alla clandestinità, dando così vita ad una propria banda partigiana, la “Banda Buratti”, destinata ad operare sui Monti Cimini, a Roma e nel Viterbese.
Il suo nobile contributo alla Resistenza ebbe purtroppo termine il 13 dicembre dello stesso ’43, data nella quale, sembra su delazione, l’eroico Finanziere fu catturato dalla polizia tedesca a Ponte Milvio. Il Brigadiere Buratti sarebbe stato uno dei tanti patrioti che subirono le indicibili torture di Via Tasso.
La sua esperienza terrena si sarebbe interrotta in una fredda mattina del 31 gennaio 1944, allorquando venne fucilato a Forte Bravetta, insieme ad altri otto patrioti e oppositori del nazifascismo. Alla Medaglia d’Oro Buratti è intitolata anche una classe di unità navali della Guardia di Finanza, oltre ovviamente a varie strade e lo stesso Liceo di Viterbo ove egli aveva insegnato prima della guerra. Testo e voce a cura di Gerardo Severino. Coordinamento editoriale, editing, sound design e produzione di Flavio Carbone. Alla prossima puntata. “Testimoni della Storia” è una iniziativa che vede la partnership di giornidistoria.net e storiadeicarabinieri – il podcast (qui tutti i contatti), insieme ad alcuni volontari che hanno aderito al progetto. La Società Italiana di Storia Militare – SISM e l’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione– ANRP hanno concesso il proprio patrocinio.
Credits per la musica: The Descent di Kevin MacLeod (CC BY 4.0) e Price of freedom di Daddy_s_Music from Pixabay.