
Roboetica è un termine composto da due parti: robot ed etica. Ma l'etica di chi? E qual è il ruolo degli esseri umani nella roboetica? In una società sempre più ibrida, è necessario definire delle regole di comportamento per permettere una convivenza pacifica tra esseri umani e macchine intelligenti - cioè in grado di prendere decisioni autonome. Questa autonomia, sempre maggiore, solleva una serie di questioni etiche non banali, il cui percorso di risoluzione è altrettanto non banale. Ad esempio, l'esperto di oggi, Matteo Cristani, sostiene che trasferire l'etica umana alle macchine è solo uno degli approcci possibili e non necessariamente il più adeguato. Per questo "roboetica", l'etica dei robot – o "machine ethics" come viene chiamata nella letteratura di settore. L'idea non è quella di trasferire un'etica umana alla macchina, ma di costituire un'etica adatta a macchine che prendono decisioni autonome. Quindi un'etica non umana per definizione, e diversa da essa. Ma diversa come? E quale il suo rapporto con essa?