
La #pandemia ha forzato molte realtà culturali a passare dalla progettualità nel mondo reale a quello virtuale, spostando nel mondo digitale i propri servizi - ponendo sfide intellettuali, tecnologiche, sociali ed economiche. Secondo l'ospite di oggi, Alessandro Colombo, la combinazione vincente per uscire dalla frattura reale/digitale è quello di disegnare una sinergia tra questi due mondi, non solo ora ma soprattutto nell'era post-pandemia. Ma come si fa a fondere l'esperienza reale con quella virtuale? Per esperienza virtuale non intendiamo la realtà virtuale (VR), bensì tutti gli strumenti di comunicazione disponibili oggi in rete, ad esempio la videoconferenza - interattiva o meno - o le visite virtuali. Ma chi deve guidare questa rivoluzione del pensiero nell'organizzazione di eventi culturali? Le istituzioni culturali stesse oppure un ente superiore, o il mondo della ricerca? E soprattutto, siamo sicuri che questi strumenti tecnologici siano accessibili da tutti in maniera democratica? Quali sono le criticità specifiche del mondo tecnologico, e quali sono quelle proprie della società in cui viviamo, disparità sociali, che non fanno che manifestarsi sotto una veste diversa durante la pandemia?