Mi chiamo Mariella Martucci, sono una scrittrice e, dopo aver passato l’adolescenza, la giovinezza e parte dell’età adulta leggendo quasi esclusivamente autori che raccontavano la vita dal punto di vista maschile, da qualche anno leggo solo libri scritti da donne.
Sputiamo su Holden è il podcast indipendente in cui racconto le storie che avrei voluto leggere crescendo: storie di formazione al femminile e scritte da donne, romanzi che all’epoca mi sarebbero tornati decisamente più utili, e che mi avrebbero aiutata a capirmi, a stimarmi, a incazzarmi, ad amarmi e proteggermi più di quanto abbiano fatto quelle scritte da J.D. Salinger e compagnia bella.
All content for Sputiamo su Holden is the property of Mariella Martucci and is served directly from their servers
with no modification, redirects, or rehosting. The podcast is not affiliated with or endorsed by Podjoint in any way.
Mi chiamo Mariella Martucci, sono una scrittrice e, dopo aver passato l’adolescenza, la giovinezza e parte dell’età adulta leggendo quasi esclusivamente autori che raccontavano la vita dal punto di vista maschile, da qualche anno leggo solo libri scritti da donne.
Sputiamo su Holden è il podcast indipendente in cui racconto le storie che avrei voluto leggere crescendo: storie di formazione al femminile e scritte da donne, romanzi che all’epoca mi sarebbero tornati decisamente più utili, e che mi avrebbero aiutata a capirmi, a stimarmi, a incazzarmi, ad amarmi e proteggermi più di quanto abbiano fatto quelle scritte da J.D. Salinger e compagnia bella.
A partire dalla fascetta che nel 1957 accompagnò l’uscita italiana di “Cioccolata a colazione” di Pamela Moore, Mariella Martucci riflette sugli stereotipi che condizionano la narrazione dell’adolescenza femminile, sull’ombra che può inghiottire le ragazze scandalose e su come, alla fine, le ragazze stesse siano le sole a poter generare la luce capace di dissipare quell’ombra.
Intrecciando i proprio ricordi personali con la biografia dell’autrice Jamaica Kincaid e con la storia e i temi del suo romanzo “Annie John”, Mariella Martucci riflette su quel delicatissimo momento della vita in cui una bambina lascia l’infanzia per addentrarsi nell’adolescenza, ritrovandosi a dover scegliere di quali tasselli si comporrà la sua identità.
Partendo dal romanzo La campana di vetro di Sylvia Plath, Mariella Martucci riflette su come, per una ragazza, le incongruenze tra le ambizioni personali e le pressioni sociali possano aprire ferite invisibili; su come non ci sia niente di male nel desiderare tutto, nell’andare in pezzi e farsi rattoppare, e nell’accettare l’imperfezione come parte di sé.
Mi chiamo Mariella Martucci, sono una scrittrice e, dopo aver passato l’adolescenza, la giovinezza e parte dell’età adulta leggendo quasi esclusivamente autori che raccontavano la vita dal punto di vista maschile, da qualche anno leggo solo libri scritti da donne.
Sputiamo su Holden è il podcast indipendente in cui racconto le storie che avrei voluto leggere crescendo: storie di formazione al femminile e scritte da donne, romanzi che all’epoca mi sarebbero tornati decisamente più utili, e che mi avrebbero aiutata a capirmi, a stimarmi, a incazzarmi, ad amarmi e proteggermi più di quanto abbiano fatto quelle scritte da J.D. Salinger e compagnia bella.
Mi chiamo Mariella Martucci, sono una scrittrice e, dopo aver passato l’adolescenza, la giovinezza e parte dell’età adulta leggendo quasi esclusivamente autori che raccontavano la vita dal punto di vista maschile, da qualche anno leggo solo libri scritti da donne.
Sputiamo su Holden è il podcast indipendente in cui racconto le storie che avrei voluto leggere crescendo: storie di formazione al femminile e scritte da donne, romanzi che all’epoca mi sarebbero tornati decisamente più utili, e che mi avrebbero aiutata a capirmi, a stimarmi, a incazzarmi, ad amarmi e proteggermi più di quanto abbiano fatto quelle scritte da J.D. Salinger e compagnia bella.