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Spazio 70
Spazio70
437 episodes
9 hours ago
Nato nel lontano 2010, Spazio70 rappresenta ormai il più importante punto di riferimento per chiunque sia interessato ad approfondire la propria conoscenza sugli anni Settanta in Italia e più in generale sul periodo che va dal 1968 al 1984.

Il canale presenta anche altri materiali su fatti, persone, vicende storiche e giudiziarie di rilevante interesse pubblico.

Siamo ampiamente presenti su Facebook, You Tube, Twitter, Instagram, Threads e Telegram.

Il nostro sito internet: Spazio70.com

Per contatti: redazione@spazio70.com

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Nato nel lontano 2010, Spazio70 rappresenta ormai il più importante punto di riferimento per chiunque sia interessato ad approfondire la propria conoscenza sugli anni Settanta in Italia e più in generale sul periodo che va dal 1968 al 1984.

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Episodes (20/437)
Spazio 70
[437] Per un «inquadramento storico» dei NAR. Parla Valerio Fioravanti
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Nel primo contributo proponiamo la deposizione, in qualità di imputato, di Valerio Fioravanti (Bologna, 22 dicembre 1993) nel corso di un'udienza del secondo appello per la strage del 2 agosto 1980. Nel secondo contributo (Roma, 10 novembre 1989), durante un'udienza del processo d'appello per la strage di Bologna, Fioravanti racconta alla Corte i dettagli dell'assalto a Radio Città Futura, avvenuto a Roma il 9 gennaio 1979.

Si ringrazia Radio radicale per la condivisione dei reperti. 

Tra i principali temi toccati durante le deposizioni: 1) «I vecchi gruppi? Hanno lavorato per anni e non hanno prodotto niente»; 2) «Ci hanno attribuito 35 omicidi. E c'è un motivo se sono stati fatti»; 3) «Nessuno dei pentiti Nar ha detto qualcosa sulla strage di Bologna»; 4) Sulla teoria della «banda super segreta»; 5) «Non bisogna confondere un gruppo misterioso come Avanguardia nazionale con un gruppo esplicito, noto, dissezionato in tutti i modi»; 6) «Il pregiudizio verso di noi? Essere troppo giovani per aver fatto tutto da soli»;  7) «Dopo Acca Larentia volevamo vendicarci del Msi»; 8) «Le 250 mila pagine di atti processuali? Strategia della confusione»; 9) Sulla vicenda delle cartelle cliniche di Massimo Sparti; 10) «La strage? Ho una mia idea»; 11) Sul «tatuaggio» di Picciafuoco; 12) «Il nostro controllo sulla piazza romana? Non attraverso i libri»; 13) L'azione a Radio città futura; 14) I «messaggi verso destra» e verso «la sinistra». 
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9 hours ago
55 minutes

Spazio 70
[436] Loggia P2. Berlusconi e Costanzo raccontano la loro adesione
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Nel primo contributo proponiamo la deposizione di Silvio Berlusconi nel corso di un'udienza del processo alla Loggia Massonica P2 (1993). Nel secondo, la deposizione di Maurizio Costanzo in qualità di testimone nel corso del processo per il crack del Banco Ambrosiano Veneto (1991). Entrambe le deposizioni sono incentrate sulla adesione dei due importanti personaggi pubblici alla Loggia massonica di Licio Gelli. 

Si ringrazia Radio radicale per la condivisione del reperto. 

Tra i principali temi toccati durante le deposizioni: 1) B: «La P2? Tutto quanto si risolse nella mia adesione, sollecitatami dall'amico Roberto Gervaso»; 2) B: «Gervaso mi parlò di Gelli in termini molto positivi. Appariva circondato da buona considerazione generale»; 3) B: «Incontrai Gelli due volte. Mi riempì di complimenti»; 4) B: «Appariva come un Rotary o un Lions. Gervaso insistette particolarmente»; 5) B: «Mi mandarono una tessera con su scritta una cosa ridicola: apprendista»; 6) B: «Non ne trovai traccia nei miei diari»; 7) B: «Gervaso voleva scrivere sul Corriere della Sera»; 8) B: «Si vedeva in me una persona di sicuro avvenire»; 9) B: «Tassan Din? Lo conobbi per l'acquisto del settimanale Tv sorrisi e canzoni»; 10) B: «Ero amico di Franco Di Bella»; 11) B: «Avevo della massoneria una impressione positiva, perché anche in casa c'erano delle tradizioni al riguardo»; 12) B: «Gelli? Era risaputo che aveva una importante influenza in casa Rizzoli»; 13) B. «Non sapevo che Corona e Carboni fossero massoni»; 14) C: «L'intervista a Gelli sul Corriere? Faceva parte di una serie che si chiamava "Il fascino discreto del potere occulto"»; 15) C: «Fu Tassan Din a dirmi che Gelli voleva essere per forza intervistato da me»; 16) C: «Fu una intervista faticosissima. E non dettata»; 17) C: «Ricevetti tante telefonate di complimenti»; 18) C: «Ho conosciuto Gelli per invitarlo alla trasmissione televisiva Bontà loro. Era il luglio-settembre 1977»; 19) C: «All'Excelsior, primi del 1978, mi fece l'offerta di iscrizione»; 20) C: «Al momento della iscrizione ero ai massimi professionali»; 21) C: «Vivevo un difficile momento psicologico. Ho aderito per cretinismo»; 22) C: «Il settimanale l'Occhio? Fu un processo complesso».
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3 days ago
45 minutes

Spazio 70
[435] Franco Freda: «Izzo? Con lui c'erano rapporti di tolleranza e di indulgenza»
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Brescia, 1987. Franco Freda depone in qualità di teste nel corso di un'udienza del processo Piazza della Loggia.

Si ringrazia Radio radicale per la condivisione del reperto. 

Tra i temi toccati durante la deposizione: 1) «Trani? Erano periodi di permanenza ridotti. Accettai l'ospitalità di Concutelli»; 2) «Ferri? Avevo un ricordo di una persona molto attenta sotto il profilo della preparazione dottrinaria»; 3) «Non ho mai conosciuto Buzzi»; 4) «Per indole, sono distratto in fatto di dicerie»; 5) «Latini, Izzo e Concutelli? Erano nella stessa cella, a periodi alterni»; 6) «Il passeggio, a Trani, veniva effettuato tutti assieme. Per una ragione igienica»; 7) «Izzo? Con lui c'erano rapporti di tolleranza e di indulgenza»; 8) Sulle possibilità di «rigenerazione» di Izzo; 9) Sul possibile inserimento di Izzo all'interno della rivista carceraria «Quex»;  10) «Buzzi collaboratore dei carabinieri? E' agli atti».
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1 week ago
48 minutes

Spazio 70
[434] Caso Moro. Confronto Morucci-Faranda
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Adriana Faranda e Valerio Morucci, ex militanti delle Brigate Rosse, vengono messi a confronto nel corso del processo Moro Quinquies (1996). Tra gli argomenti trattati: l'assassinio dell'onorevole Aldo Moro, la mitraglietta Skorpion utilizzata per l'omicidio e i ruoli dei brigatisti coinvolti.

Si ringrazia Radio radicale per la condivisione del reperto. 

Tra i principali temi trattati durante il confronto: 1) F: «Morucci? Mi riportò dei particolari dolorosi sull'omicidio Moro»; 2) F: «Ambedue sapevamo che lì, in via Montalcini, c'era Maccari»; 3) M: «Dopo la telefonata a Tritto, non ho alcun ricordo»; 4) F: «Non ricordo che mi si parlò di inceppamento tecnico dell'arma, ma del blocco di Moretti»; 5) M: «L'unica cosa che ho trattenuto nella memoria è che ci fosse stato un inconveniente con le armi»; 6) F: «Sbobinavano? Non lo sapevamo, così come che stessero registrando»; 7) Sul ruolo di Gallinari all'interno dell'appartamento di via Montalcini;  8) M: «Che uno stesso soggetto utilizzasse due armi? Tutto è possibile»; 9) Sulla «candidatura» di Maccari per via Montalcini; 10) «Moretti? Oltre alla Skorpion era in possesso della propria arma. Non essendo silenziata, non fu usata per uccidere Moro.»
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1 week ago
50 minutes

Spazio 70
[433] «Prodi? Era tra i più increduli». Sequestro Moro, la seduta spiritica del 2 aprile 1978
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Roma, 23 giugno 1998. Seduta della Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi (presidenza Giovanni Pellegrino). Parla il professore Alberto Clò, uno dei partecipanti alla nota seduta spiritica del 1978.

Si ringrazia Radio radicale per la condivisione del reperto. 

Tra i principali temi toccati durante l'audizione: 1) «A noi colpì che il piattino si muovesse con grande rapidità»; 2) «Gradoli venne fuori in risposta a una domanda specifica»; 3) «Qualsiasi medium escluderebbe che un fatto medianico possa avvenire in una atmosfera scherzosa»; 4) «E' impossibile che qualcuno governasse il piattino senza che gli altri potessero accorgersene»; 5) «Il fatto che il piattino si muovesse resta un fatto a me assolutamente inspiegabile»; 6) «Prodi? Ha fatto domande anche lui. Ed era tra i più increduli»; 7) «La domanda vivo o morto? La risposta fu che era vivo»; 8) «Escludo che qualcuno tra i presenti avesse conoscenze nella Autonomia».
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2 weeks ago
1 hour

Spazio 70
[432] Bruno Tassan Din: «L'acquisto del Corriere della Sera? Trascendeva il fatto economico»
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Milano, 4 marzo 1991. Bruno Tassan Din depone in qualità di imputato nel corso del processo per il crack del Banco Ambrosiano, raccontando la vicenda dell'acquisto del Corriere della sera da parte della Rizzoli e l'incontro con Licio Gelli, il «Maestro venerabile» della Loggia P2.

Si ringrazia Radio radicale per la condivisione del reperto. 

Tra i temi toccati durante la deposizione: 1) Settembre 1973. Da Montedison alla Rizzoli; 2) «La Rizzoli? Si presentava come una azienda sana, pur con uno sviluppo dei costi»; 3) «La decisione più importante di un editore è la scelta di un buon direttore»; 4) «La Comit era, all'epoca, la banca preferenziale del Gruppo Rizzoli»; 5) «Ho cercato di impostare un controllo di gestione. L'azienda era vecchia industrialmente»; 6) «Abbiamo 25 miliardi di debiti a breve termine. Cerchiamo di metterne metà a medio termine»; 7) «L'acquisto del Corriere della Sera? Vengo informato dopo»; 8) Un acquisto «a scatola chiusa»; 9) «Non costa 50 miliardi. Costa 100 miliardi»; 10) «La decisione fu di Andrea Rizzoli, supportata discontinuamente da Angelo»; 11) «Il Corriere della Sera trascendeva il fatto economico»; 12)  L'accordo con la Montedison; 13) «L'azienda Corriere della Sera, che perdeva 15 miliardi all'anno, aveva una produttività bassissima»; 14) Non solo Montedison, Comit e Agnelli. «Dovevamo pagare 10 mila persone»; 15) «I Rizzoli si erano smarriti»; 16) «Ci spostiamo su Roma per cercare di ottenere i finanziamenti»; 17) «Il Corriere è comunista»; 18) «Cerchiamo disperatamente altre soluzioni»; 19) Primavera 1975. L'avvocato Ortolani; 20) «Vi presento una persona che vi può molto aiutare».
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2 weeks ago
1 hour

Spazio 70
[431] Banda della Uno bianca, la strage del Pilastro. Parla Roberto Savi
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Bologna, 12 dicembre 1994. Roberto Savi, membro della Banda della Uno bianca, depone al processo per la strage del Pilastro (4 gennaio 1991) che costò la vita a tre carabinieri.

Si ringrazia Radio radicale per la condivisione del reperto. 

Tra i temi toccati durante la deposizione: 1) «Dovevamo procurarci delle auto»; 2) «Pensai volessero fermarci»; 3) «Ero messo abbastanza male»; 4) «Colpi di grazia? Non sono in grado di confermare»; 5) «Perché li abbiamo uccisi? Per non essere fermati»; 6) «Il mio Ar 70? Non ha mai avuto un dispositivo per lo sparo a raffica»; 7) «Sì, ho usato un raccogli-bossoli»; 8) «Il driver? Spesso ero io»; 9) «I depistaggi di Macauda? Probabilmente avrà avuto i suoi buoni motivi»; 10) «L'azione contro i campi nomadi? Un depistaggio».
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3 weeks ago
1 hour 19 minutes

Spazio 70
[430] Alessandro D'Ortenzi: «La batteria con De Pedis? Era la migliore di Roma»
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Roma, 4 marzo 1996. Alessandro D'Ortenzi, detto «Zanzarone», depone nel corso di un'udienza del processo alla Banda della Magliana.

Si ringrazia Radio radicale per la condivisione del reperto. 

Tra i temi toccati durante la deposizione: 1) «Aldo Semerari? E' stato un mio carissimo amico»; 2) «Mi dichiaro un nazifascista. Di fatto e di nome»; 3) «La batteria di Testaccio con De Pedis? Era la migliore di Roma»; 4) «A fine 1978 io, Abbatino e Toscano, abbiamo tentato di ricostruire una batteria»; 5) «Le perizie compiacenti? Io sono stato dichiarato totale infermo di mente»; 6) «Se qualcuno dei servizi mi vuole sparare addosso, non ho paura»; 7) «Abbatino e Toscano? Volevano conoscere soprattutto le potenzialità del prof. Semerari»; 8) «Le riunioni? Si parlava della destabilizzazione del Paese»; 9) Sulla ipotesi di un delitto a Londra; 10) Sulla perizia Colafigli; 11) «Dopo la morte di Semerari, mi sono ritirato, in buon ordine, a Rieti»; 12) «Non c'è gente della malavita romana che non conosca Zanzarone»; 13) «Abbatino Maurizio? E' un pentito depistante».
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3 weeks ago
49 minutes

Spazio 70
[429] Banda della Magliana: parla un ex funzionario dei servizi segreti
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Perugia, 5 febbraio 1998. Il colonnello Giancarlo Paoletti, funzionario del SISDE in pensione, depone, in qualità di testimone, nel corso di un'udienza del processo Pecorelli.

Si ringrazia il Radio Radicale per la condivisione del reperto.

Tra i temi toccati durante la deposizione: 1) «Rapporti istituzionali con Abbruciati e De Pedis? Questa domanda potrebbe essere auto-indiziante...»; 2) «L'incontro con Abbruciati? Fu casuale e non voluto»; 3) «Prendevamo contatti con il direttore del carcere di Rebibbia»; 4) «Ricordo di avere avuto incontri in carcere o con De Pedis o con Maragnoli»; 5) «Non vi furono sviluppi operativi»; 6) «Abbruciati? Mi chiese più di quanto io fossi disposto a dargli»; 7) «Le richieste di denaro? Era più facile assecondarle. Gli interventi a livello processuale venivano respinti»; 8) «La risposta negativa ad Abbruciati? Ritengo sia stata decisa a livello centro»; 9) «Per raccogliere info su Carminati e altri ambienti della destra, chiedemmo a Barbera di favorire contatti con De Pedis, Abbruciati e Maragnoli»; 10) «Nomi di copertura? Nei rapporti con la malavita organizzata, si cercava di non usarli»; 11) «Si viveva un periodo intensissimo di lavoro»; 12) «La fonte logistica? Pur non dando notizie su un certo argomento, può collaborare alla buona riuscita di una operazione»; 13) «L'ambiente del terrorismo di sinistra era più blindato, più difficile da penetrare»; 14) «Al di là di un premio in danaro o alla restituzione della patente, non si andava»; 15) Sul tema dei rapporti, non sempre di natura istituzionale, tra banda della Magliana ed esponenti delle forze dell'ordine.
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4 weeks ago
49 minutes

Spazio 70
[428] Processo a Ordine Nuovo, parla Sergio Calore
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Roma, 28 novembre 1988. Sergio Calore, ex ordinovista e collaboratore di giustizia, risponde alle domande del Presidente della Corte, Severino Santiapichi, nel corso di un'udienza del processo a Ordine Nuovo.

Si ringrazia il Radio Radicale per la condivisione del reperto.

Tra i temi toccati durante l'interrogatorio: 1) Gennaio 1984. L'inizio della «collaborazione» di Sergio Calore; 2) Novembre 1976. Sulla compravendita di hashish per «autofinanziamento»; 3) I «dépliant di armi» in un albergo di Monteporzio Catone; 4) Estate '76. Concutelli «esautora di ogni responsabilità» il gruppo dirigente all'estero di ON; 5) I «GAO» (Gruppi d'Azione Ordinovista); 6) La cena «Da Nino» alla Camilluccia. Il «contrasto» tra Concutelli e Signorelli; 7) Lo «Stato di tipo organico» teorizzato da ON; 8) Azioni rivendicate e non; 9) Un «gruppo che si raccoglieva attorno a Concutelli»; 10) «Contro l'Utopia marxista».
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1 month ago
49 minutes

Spazio 70
[427] Tra lo stregone e il generale. La controversa figura di Isabel Perón (MONDO CONTEMPORANEO)
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Puntata 16 (3/10/2025)

María Estela Martínez Cartas, detta «Isabelita», ballerina diventata presidente dell’Argentina, rimane una figura enigmatica e controversa. Dal legame con Perón e l’influenza di López Rega fino al golpe del 1976, la sua parabola mescola spiritismo, potere, intrighi e oblio. Una storia che segna le ombre del peronismo e dell’intera nazione argentina.

Tra i principali argomenti trattati all'interno dell'episodio: 1) «No me atosigués!». Un emblema della distanza di Isabelita dalla realtà argentina; 2) Il golpe del 24 marzo 1976 e l’indifferenza del Paese alla sua deposizione; 3) Oblio e rimozione dalla memoria storica e politica argentina; 4) Origini e famiglia «adottiva»; 5) Lo spiritismo e la costruzione di una nuova identità; 6) Una carriera artistica deludente. Le accuse di essere stata una «bataclana»; 7) L’incontro con Perón. Da semplice a presenza stabile nella vita del caudillo; 8) Il ruolo a Puerta de Hierro; 9) L’ingresso del «Brujo» López Rega; 10) La vicepresidenza e la «Triple A»; 11) Un silenzio durato decenni.
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1 month ago
20 minutes

Spazio 70
[426] Kabul e l'eroina. Alla ricerca di «Paolo», disperso in Afghanistan (MONDO CONTEMPORANEO)
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Puntata 15 (26/9/2025)

Milano, 1974. Due ragazzi tornano da Kabul con una storia inquietante: feste, droga, ospedali improvvisati e un amico rimasto in Afghanistan. Il racconto dei giovani e l’inchiesta del giornalista Giovanni Belingardi svelano un fenomeno che toccò migliaia di occidentali tra anni Sessanta e Ottanta: la «via della droga» verso Oriente, tra illusioni mistiche, eroina a basso costo e destini spezzati.

Tra i principali argomenti trattati all'interno dell'episodio: 1) Una intervista del Corriere d’Informazione; 2) I viaggi in Oriente. La droga a Kabul; 3) Il caso di «Paolo»; 4) Le famiglie in allarme; 5) L’indagine del ministero dell’Interno; 6) Un reporter alla ricerca di «Paolo». Giovanni Belingardi; 7) La «Chicken Street» di Kabul; 8) Testimonianze dirette; 9) Padre Angelo Panigati, il «prete dei drogati»
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1 month ago
20 minutes

Spazio 70
[425] Sui fondi sovrani cinesi. Parla Alessandro Arduino
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Università statale di Milano, 11 marzo 2010. Audio della presentazione del libro di Alessandro Arduino Il fondo sovrano cinese (O Barra O Edizioni).

Si ringrazia il Laboratorio Lapsus per la condivisione del reperto.

Tra gli argomenti trattati all'interno della registrazione: 1) La Cina. Da «fabbrica del mondo» a «player globale» nelle acquisizioni estere; 2) Il «socialismo di mercato». Da ossimoro capace di strappare sorrisi a possibile modello alternativo; 3) L'errata «profezia» di James Chanos sulla Cina; 
4) Visioni catastrofiste o eccessivamente ottimistiche; 5) «Non è possibile che la Cina cresca così tanto. Giocano sui numeri»; 6) Il tema dello «sviluppo a lungo termine»; 7) Il fondo sovrano cinese. Alcune caratteristiche; 8) Sulla «velocità» dello sviluppo cinese; 9) L'accumulo di riserve in valuta estera per investire nei Paesi in crisi o in via di sviluppo; 10) Gli «altri» fondi sovrani cinesi; 11) L'invecchiamento della popolazione cinese; 12) «Gli obiettivi cinesi non sono soltanto di carattere economico»; 13) Due figure-chiave: Lou Jiwei e Gao Xiqing; 14) I fondi sovrani come strumenti per «affievolire» la concorrenza straniera sui mercati esteri; 15) «Meglio il Giappone della Cina»; 16) Dall'export ai consumi interni; 17) Sulla «ristrutturazione» delle forze armate secondo «criteri aziendali»; 18) «La stragrande maggioranza dei tecnocrati cinesi ha una laurea in ingegneria»; 19) Domande e risposte. 



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1 month ago
1 hour 50 minutes

Spazio 70
[424] La mafia a Milano. Parla Giampiero Rossi
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Milano, aprile 2012. Intervento del giornalista Giampiero Rossi, coautore con Mario Portanova e Franco Stefanoni del libro Mafia a Milano. Sessant'anni di affari e delitti (Melampo editore, 2012).

Si ringrazia il Laboratorio Lapsus per la condivisione del reperto.

Tra gli argomenti trattati all'interno della registrazione: 1) «Andreotti ha qualcosa a che vedere con la mafia. A Milano c'è un partito trasversale della corruzione e secondo noi Craxi ne sa qualcosa»; 2) «A Milano c'è la mafia». La reazione di Pillitteri e Craxi; 3) Il «fortino di via Bianchi»; 4) La prima edizione del libro «Mafia a Milano. Quarant'anni di affari e delitti» (1996); 5) Cosa Nostra italo-americana. Primi anni Cinquanta, a Milano; 6) Joe Adonis e Lucky Luciano; 7) Lacune normative e soggiorni obbligati; 8) L'arresto di Liggio; 9) La Direzione distrettuale antimafia di Milano; 11) «Gettate fango». Si continua a negare; 12) La fase di «inabissamento»; 13) Imprenditoria «impermeabile» e politica «negazionista"». 

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1 month ago
56 minutes

Spazio 70
[423] La strategia della tensione in Europa. Parlano Giannuli, Deliolanes, Dondi
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Università degli Studi di Milano, aprile 2011.
Registrazione parziale del convegno «Chi è Stato? La strategia della tensione in Europa (1969-1974)», organizzato dal Laboratorio Lapsus.

Interventi:
  • Aldo Giannuli, già docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Milano e consulente di diverse procure (tra cui Milano, per la strage di piazza Fontana, e Brescia, per la strage di piazza della Loggia). Titolo dell’intervento: «Lo scenario internazionale tra consolidamento e rotture».
  • Dimitri Deliolanes, corrispondente della TV greca ERT e autore di numerosi lavori sul contesto storico-politico greco. Titolo dell’intervento: «L’attività eversiva del regime dei colonnelli in Italia e in Grecia».
  • Mirco Dondi, docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna. Titolo dell’intervento: «L’Italia e la democrazia anomala».
Tra gli argomenti trattati all'interno della registrazione: 1) Sulla corretta definizione di «strategia della tensione»; 2) La politica della distensione; 3) La teoria della «guerra rivoluzionaria»;  4) Grecia, Indonesia, America latina;  5) Il ruolo della Francia; 6) Destabilizzare per stabilizzare; 7) La firma dei trattati di Helsinki; 8) «All'insaputa della CIA». Sul regime del colonnelli, in Grecia; 9) Cipro; 10) Sulla attività eversiva dei colonnelli in Italia; 11) Il «piano Demagnetize»; 12) Le «Stay behind» europee; 13) Uomini del negoziato e trame repressive; 14) Forze armate e Confindustria; 15) Tra illegalità e complicità internazionali.
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2 months ago
1 hour 19 minutes

Spazio 70
[422] Il ritorno del populismo in Italia. Parla Roberto Biorcio
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Milano, 2015. Lezione del professor Roberto Biorcio (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Milano-Bicocca).

Si ringrazia il Laboratorio Lapsus per la condivisione del reperto.

Tra gli argomenti trattati durante la lezione: 1) Sulla rinascita del populismo, in Italia; 2) Il problema del populismo come «intrinseco alla democrazia»; 3) Una «rinascita» che parte dagli anni Ottanta; 4) Il tramonto dei partiti di massa. L'appello al popolo «contro le élite»; 5) Sulle varie «tipologie» di populismo; 6) Il ruolo dei partiti di sinistra; 7) La destra populista; 8) La Prima repubblica e il «limitato spazio» per il populismo; 9) La «crisi» di fine anni Ottanta; 10) Tangentopoli e l'inizio della cosiddetta «Seconda repubblica»; 11) Gli anni Novanta. La Lega Nord; 12) Berlusconi e il «tele-populismo»; 13) I Cinque stelle; 14) «I politici sono un po' spaventati quando la gente va a votare su un argomento»; 15) Renzi.
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2 months ago
2 hours 3 minutes

Spazio 70
[421] Danilo Abbruciati e i misteri della sua sepoltura (MONDO CONTEMPORANEO)
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Puntata 14 (22/8/2025)

Danilo Abbruciati, detto «er Camaleonte», è una delle figure più enigmatiche della cosiddetta Banda della Magliana. La sua parabola criminale, dalle borgate romane fino all’attentato a Milano contro Roberto Rosone, vicepresidente del Banco Ambrosiano, intreccia rapporti con servizi segreti, faccendieri e mafiosi. Ma i misteri non finiscono con la sua morte: dalle tumulazioni anomale al Verano emergono domande senza risposta che coinvolgono anche la famiglia De Pedis.

Tra i principali argomenti trattati all'interno dell'episodio: 1) Un uomo, una identità inesistente. Enrico Branceto; 2) Lo spostamento della salma di Abbruciati per far posto ad Antonio De Pedis; 3) Il «Lord Brummel del crimine». Sulla figura di Danilo Abbruciati; 4) L’attentato a Roberto Rosone; 5) Mandanti ignoti; 6) I rapporti con elementi dell'intelligence; 7) I permessi di guida rilasciati da Nigeria e (forse) Nicaragua; 8) Una strana tumulazione.



L'immagine di anteprima utilizzata per questo episodio è frutto di una nostra rielaborazione delle più diffuse foto di Abbruciati presenti on line. 
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2 months ago
12 minutes

Spazio 70
[420] L'Operazione Thesaurus-Rubikon. Come CIA, NSA e BND spiavano il mondo (MONDO CONTEMPORANEO)
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Puntata 13 (15/8/2025)

Per decenni, attraverso la società svizzera Crypto AG, CIA e BND hanno spiato governi e servizi segreti di mezzo mondo, fornendo macchine cifranti manipolate. Dall’America Latina alla guerra delle Falkland, fino agli odierni dibattiti su 5G e backdoor, l’Operazione Rubikon mostra come il controllo dell’informazione resti una posta strategica globale.

Tra i principali argomenti trattati all'interno dell'episodio: 1) Alle origini dell’Operazione Thesaurus/Rubikon; 2) Il tema delle deliberate «vulnerabilità crittografiche»; 3) La «portata globale» dell'Operazione Thesaurus/Rubikon; 4) Casi emblematici; 5) Il ruolo della Svizzera; 6) A un passo dallo scandalo; 7) La fine ufficiale del programma; 8) L’eredità (molto attuale) di «Rubikon».
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2 months ago
31 minutes

Spazio 70
[419] Mino Pecorelli e il trionfo di Bettino. L’ascesa di Craxi negli articoli di OP (MONDO CONTEMPORANEO)
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Puntata 12 (8/8/2025)

Mino Pecorelli fu tra i primi a intuire l’ascesa di Craxi, grazie a fonti riservate e un acuto fiuto politico. Dalle colonne dell’Osservatore Politico anticipò il cambio di rotta del PSI, il ruolo degli USA, l’isolamento del PCI e le convergenze tra socialisti, DC e ambienti piduisti. Un’analisi lucida, giocata in anticipo sul futuro della politica italiana.

Tra i principali argomenti trattati all'interno dell'episodio: 1) Craxi segretario del Psi. L'anticipazione di Pecorelli nel 1975; 2) Il PSI come «nuovo» perno politico italiano; 3) Il sostegno degli Stati Uniti; 4) L’anticomunismo craxiano come linea guida; 5) Il caso Moro come «spartiacque»; 6) La «copertura culturale» contro il Pci; 7) Il consolidamento della segreteria Craxi all'interno del Psi; 8) Gli appoggi occulti e il ruolo della P2; 9) Le fonti e il «metodo» Pecorelli.
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3 months ago
21 minutes

Spazio 70
[418] «Operazione Alex». L'agguato contro Emilio Alessandrini (MONDO CONTEMPORANEO)
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Puntata 11 (1/8/2025)

Il 29 gennaio 1979, a Milano, Prima Linea uccide il giudice Emilio Alessandrini. Trentasette anni, figura chiave delle indagini sugli anni di piombo e sulla criminalità economica, Alessandrini era un magistrato riservato e meticoloso. L’attentato, compiuto da un commando guidato da Sergio Segio e Marco Donat-Cattin, fu pianificato nei minimi dettagli e portato a termine in pochi secondi. 

Tra i principali argomenti trattati all'interno dell'episodio: 1) 29 gennaio 1979; 2) La dinamica dell’agguato; 3) Un magistrato simbolo delle inchieste più delicate sugli anni di piombo; 4) Il rifiuto della scorta; 5) Il gruppo di fuoco; 6) Le indagini seguite da Alessandrini; 7) Le «motivazioni» dell’attentato; 8) Il contesto milanese; 9) Il profilo umano di Alessandrini; 10) Milano e l'ondata di sdegno dopo l'attentato.



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3 months ago
18 minutes

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