
Questo contenuto si concentra sulla fedeltà di Dio in contrasto con la fallibilità umana, utilizzando come esempio la storia biblica di Giuseppe in Genesi 40. Il pastore Di Bello introduce il tema de "Il Dio che non si dimentica mai" leggendo il racconto in cui Giuseppe interpreta il sogno del coppiere del faraone, chiedendogli di ricordarsi di lui una volta liberato, ma venendo invece dimenticato. Il messaggio principale incoraggia gli ascoltatori a non scoraggiarsi quando vengono dimenticati o traditi dagli uomini, poiché Dio non dimentica mai l'opera e l'amore dimostrati dai suoi servi. Infine, il sermone si conclude esortando i credenti a non dimenticare le loro responsabilità verso Dio, che includono amare il Signore, onorare il Signore con la propria vita pubblica e privata, e servire il Signore con fervore e umiltà in ogni momento.