Ilaria Cucchi, l'avvocato Fabio Anselmo, i rappresentanti di Amnesty International e Antigone: in quest'ultima puntata diversi esperti parlano dei morti in custodia e in stato di fermo in Italia, delle leggi necessarie per arginare il fenomeno. E dei motivi per cui alcuni casi sono diventati noti, mentre altri sono rimasti sconosciuti.
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Grazie
La richiesta di riapertura delle indagini fallisce, e fallisce anche la denuncia contro il medico legale. Per due volte, il Tribunale di Busto Arsizio dice no alla richiesta della famiglia Mattarelli di riaprire le indagini sul caso Mattarelli. Eppure le cose non tornano. C'è un buco di due ore nella ricostruzione di quella notte, ma nessuno parla. Non parlano i magistrati, i consulenti chiamati dalla procura, i titolari della ditta dentro la quale Simone è stato trovato morto.
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Ci si può suicidare sotto effetto di cocaina? Gli esperti sentiti per questa puntata dicono di no: la quantità di sostanza presente nel sangue del ragazzo non è compatibile con il suicidio. Questo, secondo la famiglia Mattarelli, è uno dei tanti errori commessi nelle indagini. Il più grave, però,sarebbe stato commesso dal medico legale chiamato dalla procura. Su queste basi l'avvocato dei familiari tenta di opporsi alla richiesta di archiviazione.
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Il 15 marzo del 2021, due mesi dopo la morte di Simone, la procura di Busto Arsizio chiude l'indagine e chiede al tribunale di archiviare il caso: per i magistrati è stato un suicidio provocato dal down della cocaina. Leggendo gli atti della richiesta dei pm, i legali della famiglia scoprono però cose che non li convincono.
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Simone è un ragazzo di provincia. È nato in Brianza, il 6 giugno del 1992, ed è cresciuto in un paese piccolissimo. Tanti amici, la fidanzata, la passione per il calcio, i motori, i viaggi. Fa il gommista in un'officina. Il nonno gli ha lasciato una piccola eredità con cui lui dice di voler aprire un'attività tutta sua. Ma la notte del 2 gennaio del 2021 la sua vita prende una svolta improvvisa.
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Grazie,
Stefano
Il pomeriggio del 3 gennaio del 2021 il corpo di un ragazzo di 28 anni viene trovato senza vita all'interno di una fabbrica in provincia di Varese. Impiccato con la sua stessa cintura a un macchinario usato per riciclare vetro. La notte prima era stato rincorso per tre ore da 14 carabinieri tra le province di Milano, Como, Varese e Monza. Il ragazzo si chiama Simone Mattarelli.
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Il 3 gennaio del 2021, in pieno lockdown, il corpo di un ragazzo di 28 anni viene trovato all'interno di una fabbrica in provincia di Varese. Impiccato con la sua cintura a un macchinario usato per riciclare il vetro. Per i magistrati che conducono le indagini, Simone Mattarelli si è tolto la vita sotto effetto di cocaina, dopo tre ore di inseguimento con sei gazzelle dei carabinieri. Ma per i suoi genitori le cose non sono andate così.
Grazie ad audio e documenti inediti, interviste con i protagonisti della storia ed esperti, il podcast racconta chi era Simone Mattarelli, le sue ultime ore di vita, le indagini giudiziarie che ne sono seguite e i tanti punti oscuri che circondano ancora adesso questa storia.
Credits:
“Simone” è un podcast scritto e condotto da Stefano Vergine.
Il montaggio e il sound design sono di Erich Sertori.
La copertina è di Daniele Zendroni.
Le musiche sono di Erich Sertori e di Giuseppe Lamonarca.
I video sono di Federica Bonalumi.
La consulenza legale è dell'avvocato Andrea Di Pietro.
La produzione è di Stefano Vergine.
Non ci sono editori, non ci sono sponsor.
L'obiettivo è lasciare una testimonianza. La speranza è che qualcuno, qualcuna delle persone che sanno cosa è successo quella notte, decida di dare il suo contributo a una ricostruzione più chiara dei fatti.
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