Il podcast “Seguire l’aquila”, ideato da Katrin Ziegler, docente di Lingua e Letteratura tedesca, racconta alcuni avvenimenti di storia cosiddetta “minore”, accaduti in un’epoca compresa tra il ‘200 Federiciano e il ‘300 Angioino. Mentre ormai la biografia di Federico II non nasconde quasi più segreti, poco sappiamo, invece, di certi uomini e, soprattutto, certe donne che erano legati allo Svevo per motivi familiari oppure politici, ma che, essendo stati di un rilievo storico minore, furono spesso dimenticati nel corso dei secoli.In dieci puntate il podcast, quindi, traccia le loro sorti, letteralmente invisibili, ma spesso straordinarie e, indubbiamente, non meno significative ed emozionanti rispetto alle biografie dei grandi protagonisti.
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Il podcast “Seguire l’aquila”, ideato da Katrin Ziegler, docente di Lingua e Letteratura tedesca, racconta alcuni avvenimenti di storia cosiddetta “minore”, accaduti in un’epoca compresa tra il ‘200 Federiciano e il ‘300 Angioino. Mentre ormai la biografia di Federico II non nasconde quasi più segreti, poco sappiamo, invece, di certi uomini e, soprattutto, certe donne che erano legati allo Svevo per motivi familiari oppure politici, ma che, essendo stati di un rilievo storico minore, furono spesso dimenticati nel corso dei secoli.In dieci puntate il podcast, quindi, traccia le loro sorti, letteralmente invisibili, ma spesso straordinarie e, indubbiamente, non meno significative ed emozionanti rispetto alle biografie dei grandi protagonisti.
L’episodio è costruito intorno ad un immaginario, ma del tutto probabile incontro tra Federico d’Antiochia, figlio naturale dell’Imperatore e vicario generale della Toscana, e Pier delle Vigne, poco prima della morte di questi a San Miniato al Tedesco vicino Pisa.
L’episodio è costruito intorno ad un immaginario, ma del tutto probabile incontro tra Federico d’Antiochia, figlio naturale dell’Imperatore e vicario generale della Toscana, e Pier delle Vigne, poco prima della morte di questi a San Miniato al Tedesco vicino Pisa.
L’infante Enrique di Castiglia, principe di alto lignaggio e pronipote di Federico II, appare sulla scena italiana negli anni burrascosi del tramonto della dinastia sveva e della sua sostituzione con la potenza angioina. Don Enrique, oppure don Enrico per gli italiani, era un mercenario e condottiero eccellente che offriva i suoi servigi al migliore offerente, accumulando così una ricchezza fiabesca e guadagnandosi la fama leggendaria di uomo invincibile.
L’infante Enrique di Castiglia, principe di alto lignaggio e pronipote di Federico II, appare sulla scena italiana negli anni burrascosi del tramonto della dinastia sveva e della sua sostituzione con la potenza angioina. Don Enrique, oppure don Enrico per gli italiani, era un mercenario e condottiero eccellente che offriva i suoi servigi al migliore offerente, accumulando così una ricchezza fiabesca e guadagnandosi la fama leggendaria di uomo invincibile.
La vita di Margherita, figlia di Federico II e Isabella d’Inghilterra, si svolse in Germania, per esattezza a Wartburg, castello vicino Eisenach in Turingia. Era sposa del conte Albrecht von Wettin, detto anche “il degenerato” per il suo carattere crudele e violento di cui soprattutto Margherita fu bersaglio preferito.
La vita di Margherita, figlia di Federico II e Isabella d’Inghilterra, si svolse in Germania, per esattezza a Wartburg, castello vicino Eisenach in Turingia. Era sposa del conte Albrecht von Wettin, detto anche “il degenerato” per il suo carattere crudele e violento di cui soprattutto Margherita fu bersaglio preferito.
Beatrice di Svevia, figlia di Re Manfredi e della seconda moglie Elena d’Epiro, passò, come i sui fratelli Enzo, Federico e Enrico, tutta la sua fanciullezza e gioventù nelle tetre prigioni di Carlo d’Angiò prima di essere liberata dall’esercito aragonese, inviato da Pietro d’Aragona nel Regno di Sicilia per liberarlo dall’occupazione francese.
Beatrice di Svevia, figlia di Re Manfredi e della seconda moglie Elena d’Epiro, passò, come i sui fratelli Enzo, Federico e Enrico, tutta la sua fanciullezza e gioventù nelle tetre prigioni di Carlo d’Angiò prima di essere liberata dall’esercito aragonese, inviato da Pietro d’Aragona nel Regno di Sicilia per liberarlo dall’occupazione francese.
L’episodio racconta le storie di alcuni familiari più stretti di Federico II le cui sorti erano state fortemente legate al Castel del Monte, in particolare, quando il maniero fu destinato a carcere sotto il governo di Carlo d’Angiò.
L’episodio racconta le storie di alcuni familiari più stretti di Federico II le cui sorti erano state fortemente legate al Castel del Monte, in particolare, quando il maniero fu destinato a carcere sotto il governo di Carlo d’Angiò.
Il podcast “Seguire l’aquila”, ideato da Katrin Ziegler, docente di Lingua e Letteratura tedesca, racconta alcuni avvenimenti di storia cosiddetta “minore”, accaduti in un’epoca compresa tra il ‘200 Federiciano e il ‘300 Angioino. Mentre ormai la biografia di Federico II non nasconde quasi più segreti, poco sappiamo, invece, di certi uomini e, soprattutto, certe donne che erano legati allo Svevo per motivi familiari oppure politici, ma che, essendo stati di un rilievo storico minore, furono spesso dimenticati nel corso dei secoli.In dieci puntate il podcast, quindi, traccia le loro sorti, letteralmente invisibili, ma spesso straordinarie e, indubbiamente, non meno significative ed emozionanti rispetto alle biografie dei grandi protagonisti.