
Protetti dal Dio che è presente. 2Re 6, 14-17
Il testo di oggi ci porta a considerare una situazione senza via di uscita. Perché mai Dio dovrebbe permettere a un suo figlio, a un credente, al suo popolo, di trovarsi in una tale situazione?
Leggiamo: 2Re 6, 14 – 17
14 Il re vi mandò cavalli, carri e numerosi soldati; i quali giunsero di notte e circondarono la città. 15 Il servo dell'uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, andò fuori e vide che un gran numero di soldati con cavalli e carri accerchiava la città. Il servo disse all'uomo di Dio: «Ah, mio signore, come faremo?» 16 Quegli rispose: «Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro». 17 Ed Eliseo pregò e disse: «SIGNORE, ti prego, aprigli gli occhi, perché veda!» E il SIGNORE aprì gli occhi del servo, che vide a un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo.
Oltre alla realtà visibile, immediata, che percepiamo con i nostri sensi umani, esiste una realtà spirituale, invisibile, che a noi sfugge.
Questo testo ci mostra un esempio concreto per aiutarci a guardare oltre ciò che vediamo.
E ci insegna che, anche se non lo vediamo, Egli c’è. Dio è reale, è sempre coi suoi figli, ma non in modo distratto; è presente.
Egli ci circonda, ci avvolge nella sua protezione. Vede. È qui, anche in quelle difficoltà umanamente senza via di uscita.
Non si vede ma c’è. Siamo protetti dal Dio presente.
Da forze invisibili al suo servizio.
Per questo possiamo fidarci di lui.
Conosci anche tu situazioni senza via d’uscita?
Forse ne hai già vissuta qualcuna.
Come reagiamo quando siamo circondati dal male.
Quando sembra che siamo presi di assedio, quando ci tocca lottare contro il male, quando soffriamo a causa di difficoltà irrisolvibili, e in situazioni senza via di uscita?