
La Bibbia è ricca di immagini e simboli, che erano un aiuto per il credente, per porre mente a grandi verità.
A volte, per mezzo di alcuni oggetti, si voleva conservare il ricordo, la memoria, per le future generazioni di avvenimenti importanti, come un intervento di Dio vissuto in un determinato momento, o una liberazione da un grave pericolo.
Questa mattina ho portato con me un sasso e capirete perché. Vi leggo il testo di oggi:
Lettura 1 Samuele 7, 1 – 14
“Fin qui il Signore ci ha aiutati”.
Questo è il significato della pietra, che Samuele pose come memoriale, come abbiamo letto nel testo. Ora, noi ci troviamo non alla fine di una battaglia, ma alla fine di un anno. E forse abbiamo dovuto affrontare anche dei momenti difficili, delle battaglie nel corso di questo anno.
Ad ogni modo, vorrei darvi uno stimolo per tirare un po’ le somme, oggi e anche nei prossimi giorni.
Vorrei stimolarvi a raccogliere le cose buone che sono rimaste, che non abbiamo ancora afferrato, che magari abbiamo tralasciato, trascurato, o sottovalutato, che vogliamo far nostre e tenere a mente anche per il futuro, e lasciare andare ciò che è bene lasciare andare.
Questo capitolo parla del pentimento di Israele, e della sua vittoria sui Filistei, ai tempi del profeta Samuele. Qualche capitolo prima, nel capitolo 4, gli Israeliti vollero combattere per sconfiggere i filistei.
Pensarono addirittura, di costringere Dio a dar loro la vittoria. Portarono con sé nel campo di battaglia, l’oggetto più sacro che avevano l’arca del patto.
La tolsero dal santuario e la trasportarono sul campo di battaglia, come se volessero obbligare Dio a intervenire in loro favore: “Signore qui c’è l’Arca della Testimonianza, che rappresenta la Tua presenza sulla terra, se l’arca è qui, tu devi essere anche qui e darci la vittoria sui nostri nemici.”
Ma questo pensiero non era guidato da Dio. Era una sorta di superstizione degli israeliti, per cui la loro impresa fallì.
Il popolo subì una grave disfatta e trentamila soldati israeliti rimasero uccisi.
E ora, cosa c'è di diverso in questa storia?