
Libertà, protezione e fiducia. Il “no” pronunciato da una figlia diventa il punto di partenza per riflettere sul ruolo di chi accompagna la crescita. Non parliamo di ribellione ma di confini: quando il proprio compito non è spingere, ma esserci.
Senza correggere, senza sostituirsi, senza proiettare sogni o rimpianti. Solo presenza. L’aquilone, troppo stretto, non vola.