
Nei primi anni '50, la Fondazione Tonoli e Melloni, proprietaria di Sciesopoli, si trovò ad affrontare crescenti difficoltà finanziarie. Per superare queste criticità e rafforzare la propria capacità di intervento, fu proposta una radicale trasformazione degli scopi statutari dell'istituto, con l'obiettivo di unire le forze con altre organizzazioni locali operanti nel settore dell'assistenza. Questa decisione, ratificata nell'adunanza del 12 marzo 1951, segnò l'inizio di un processo di fusione che avrebbe profondamente cambiato l'identità di Sciesopoli.