
L’estate giapponese è sicuramente la stagione in cui il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottiglia. Capisco che ascoltando questo podcast, il confine tra questi due regni appaia sempre piuttosto sfumato, in effetti, ma l’estate è indubbiamente il momento in cui per tradizione, per consuetudine, per divertimento, ci si raccontano storie inquietanti, misteriose, spaventose. È durante l’estate che in occasione dell’Obon gli spiriti tornano brevemente nel mondo dei vivi, ed è per questo che spesso la concentrazione di eventi inspiegabili, a detta dei testimoni, si ha proprio durante luglio e agosto. Sebbene sia una festività importante, profonda e sentitissima, rimane comunque anche un’occasione in cui ci si potrebbe ritrovare a fare esperienze struggenti, spaventose o anche solo inspiegabili ma, proprio per questo, disturbanti.
L’orrore, i racconti di paura, non solo un passatempo moderno, in realtà si può risalire indietro nei secoli e scoprire quanto la tradizione dei cosiddetti “cento racconti spaventosi” sia radicata nel tessuto sociale giapponese. In questo breve blu Haiku estivo, ho deciso di raccontarti la storia di quattro amici che proprio in estate e forse con un po’ di leggerezza, decidono di sottoporsi a una kimodameshi. Una prova di coraggio. Il narratore, Hiroshi, vive nel terrore, da allora.
Perché questo podcast si chiama Notturno Giapponese? Perché raccontiamo storie, ma lo facciamo di notte, possibilmente con la luce spenta. Storie piene di mistero, magia, a volte un po’ di humor nero, ma anche molta, moltissima oscurità. Cerchiamo la paura, ma non solo, va bene anche un pochino di inquietudine, una spennellata di freddo lungo la schiena. Ascolterai storie di persone che si sottopongono a prove di coraggio, le kimodameshi, in quel di Tokyo o nei posti più isolati, ma che comunque hanno spesso hanno modo di pentirsene, così come ascolterai altre storie di persone che davvero non si può dire se la siano cercata, invece. Nessun luogo è sicuro, l’infestazione è dietro l’angolo, anche in un karaoke che pensi di poter frequentare senza correre rischi. O a casa tua. Il paranormale in queste storie è davvero dietro l'angolo, qualsiasi angolo. Insomma, se ami il Giappone, con tutti i suoi yokai, anzi, meglio yōkai o youkai (dipende solo dalla trascrizione), se t’inquietano i fantasmi giapponesi, yurei, anzi meglio yūrei o yourei, se ti piace visitare le case infestate, e i luoghi maledetti, se hai una passione per creepypasta e leggende urbane, o leggende metropolitane, per le dicerie che si mantengono vive nei secoli, o per le moderne testimonianze raccontate da chi vive esperienze soprannaturali, se t’intrigano e affascinano i matsuri, i festival tradizionali giapponesi, e il folclore, se sai chi siano i kami giapponesi, e ti piacerebbe ascoltare di quando intervengono nel mondo degli umani (o viceversa!), se brami racconti di vita realmente vissuta riportati dai diretti interessati, ma anche il folklore antico, se per te la notte è fatta per le ombre inquietanti e per l’horror, se acquisteresti subito una bambola maledetta o una scatola antica misteriosa, Notturno Giapponese è un podcast che potrebbe piacerti. Ogni episodio esplora il lato più inquietante del Giappone, tutte le storie sono accomunate dal soprannaturale, da kitsune magiche, tanuki, donne e uomini demone, mostri... e da killer, assassini, stalker… Esseri umani a volte tremendi, senza scrupoli, che talvolta sebbene sembrino incrociati con demoni raccapriccianti, sono in realtà del tutto umani.
Crediti musiche:
https://www.youtube.com/@Kraosando
https://www.youtube.com/@japanesemusicmoji
https://www.youtube.com/@incompetech_kmac
https://www.youtube.com/@DarrenCurtisMusic
https://www.youtube.com/@VIVEKABHISHEK
https://www.youtube.com/@Myuu
https://www.youtube.com/@thrll
https://creativecommons.org/licenses/by-nc/3.0