Non è solo una questione di welfare:Il benessere organizzativo tra salute,ESG e sostenibilità aziendale.
Il concetto di benessere organizzativo non nasce come moda recente, ma si radica in un percorso culturale e scientifico iniziato nel secondo dopo-guerra, con l’emergere delle prime teorie psico-sociali sul lavoro.
Già negli anni ‘50, Elton Mayocon gli esperimenti di Hawthorne aveva mostrato come l’ambiente sociale e relazionale influenzi le performance dei lavoratori più dei meri incentivi economici.
Negli anni ‘70 e ‘80, la psicologia del lavoro e delle organizzazioni inizia a esplorare il legame tra clima organizzativo, soddisfazione lavorativa e salute mentale. In Italia, l’interesse accademico si intensifica negli anni 2000 grazie al contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e all’introduzione di strumenti per la rilevazionedel benessere nelle pubbliche amministrazioni.(Vedi
qui la normativa di riferimento)
Parallelamente, la crescente attenzione alla responsabilità sociale d’impresa e ai temi della so-stenibilità ha portato a integrare il benessere neisistemi di governance, rendendolo un asset stra-tegico.
Oggi, parlare di benessere organizzativo significa affrontare una sfida complessa ma necessaria, che unisce salute, inclusione, leadership e sviluppo sostenibile.