
Nome, immagine, valori in cui si crede sono alcune delle caratteristiche personali che ci definiscono e ci distinguono gli uni dagli altri. Senza di queste, i nostri corpi sarebbero solo involucri. L’ordinamento giuridico tutela l’interesse a essere se stessi attraverso il diritto all’identità, un diritto che appartiene all’uomo dalla nascita e che non è perduto neanche dopo la morte.
A volte però non è facile associare un nome a un corpo. Dei 700 migranti, che hanno perso la vita durante il naufragio di un barcone nel 2015 al largo di Lampedusa, solo 30 sono stati identificati.
Identity vi porta a scoprire perché garantire il diritto all’identità non serve solo ai morti, ma anche e soprattutto ai vivi.
A cura di: Matteo Cianflone, Chiara Evangelista, Niccolò Palla
Ospiti: Cristina Cattaneo (medico legale), Francesco Piobbichi (attivista per i diritti umani)