Ce la siamo posta un po' tutti questa domanda, e tutti ci siamo dati una risposta, anche diversa a seconda delle varie fasi della nostra vita e delle esperienze fatte.
In questo episodio, propongo una delle intuizioni ricevute durante il mio percorso, con la speranza che possa essere di qualche aiuto.
Buon ascolto e grazie!
Avevo promesso un approfondimento di queste tematiche in un episodio precedente, e così eccomi qui a tener fede alle mie promesse.
Spero che quanto dirò potrà interessarti e magari anche esserti utile.
Grazie per il tuo tempo e buon ascolto!
Tutti noi siamo convinti di essere persone dotate di un particolare carattere e che agiscono in base a scelte individuali.
Ma è veramente così, o forse c'è qualcos'altro da tenere presente?
Ascolta l'episodio e potresti avere delle sorprese.
Buon ascolto e grazie per l'interesse!
Non voglio dare l'idea di essere "un'esperta" di questo argomento, lungi da me una simile idiozia.
Desidero solo condividere quelle poche cose di cui sono a conoscenza, metterle a disposizione di chi desidera sentire anche la mia campana, perché, forse, potrà trovare anche qui cose utili al suo percorso.
Grazie e buon ascolto!
Questo non vuole essere un modo di svilire i nostri sentimenti terreni.
Desidero solo sgombrare la mente dagli inganni e dalle illusioni, nella speranza, anche se per me è una certezza, di migliorare i rapporti tra umani, liberandoli dall'involucro psichico, che spesso li ostacola e li condiziona.
Sento il bisogno di parlare di questa grande differenza tra l'amore che viviamo qui sulla Terra e l'Amore dello Spirito, quello di cui siamo parte, quello che definirei vero.
Addirittura, mi piacerebbe cambiare il nome a quello che viviamo qui, per evitare confusioni.
Mi permetto, quindi, di dissacrare un po' questo tipo di "amore" terreno, ma con l'intento non di distruggerlo, ma di migliorare le nostre relazioni, liberandole da illusioni inutili e spesso dannose.
Sento molto parlare di pace, come se fosse il contrario di guerra.
Personalmente, non sono molto d'accordo con questa definizione.
E in ogni caso, credo che sia inutile ripetere che non si vogliono guerre, quando il nostro stesso stile di vita si fonda sulla violenza.
Se davvero non vogliamo più le guerre, allora ognuno di noi deve smettere di farle sia con sé stesso che con le persone che frequenta.
La guerra è un prodotto della paura, e tutta la nostra società e la nostra vita, si fondano sulla paura.
Non possiamo smettere di fare le guerre, se non la smettiamo di vivere nella paura.
Sono fermamente convinta che sia necessario un certo impegno e una certa determinazione per perseguire la ricerca del proprio Sé Superiore.
Mi è stata fatta notare la differenza che passa tra l'essere disponibili ed essere disposti, e credo che di fronte ad un simile percorso, ad una tale scelta, questa differenza vada presa in considerazione.
Prova a farci caso anche tu!
Buon ascolto e grazie per l'attenzione!
Che rapporto c'è tra la malattia del corpo e la propria mente?
Cosa viene prima, il corpo o l'Anima?
Cosa possiamo fare noi per la nostra salute?
Propongo qui una piccola riflessione su questo tema che a mio modo di vedere è sempre importante.
Buon ascolto e grazie per il tuo interesse!
Tutti giudichiamo, anche quando cerchiamo di non farlo.
Sembra inevitabile, ed è spesso una tentazione irresistibile.
vediamo di capire come mai abbiamo questo bisogno e se è possibile liberarsene davvero.
Buon ascolto e grazie per l'attenzione!
Ogni errore ha una lunga storia, alla quale non si pensa mai.
Gli errori, sono i passi necessari per trovarsi, qualcosa di molto lontano dall'errore come lo si intende di solito, come qualcosa, cioè, da evitare assolutamente.
Se non erri, non trovi te stesso e le soluzioni giuste per te.
Gli errori sono sempre dei piccoli tesori, perché se vai ad analizzarli, si rivelano sempre molto funzionali, adatti alla persona, pieni di significato e propulsivi, cioè che danno una spinta e una direzione precisa all'azione.
La morte dei genitori è qualcosa con cui la maggior parte di noi deve fare i conti, ed è un evento enorme.
Dolore, costernazione, confusione, immensa stanchezza, senso di solitudine e abbandono...
In alcuni casi un'indifferenza che ci sconvolge, perché non riusciamo a provare quello che sappiamo che dovremmo provare.
In questo episodio, non risolvo il problema, ovviamente, ma cerco di dare dei suggerimenti e alcune spiegazioni che mi auguro possano essere di aiuto.
Rabbia e paura sono due emozioni tra le più vissute e presenti, ce ne rendiamo conto ogni giorno.
Non possiamo evitarle, ma possiamo imparare a farne l'uso migliore.
A volte ci vergogniamo anche solo perché le proviamo, in particolare la rabbia, ma questo ci porta a non volerle sentire dentro di noi e quindi a reprimerle.
Ci sono poche cose così dannose come un simile comportamento.
Qui ti propongo due possibile alternative di comportamento: una per la rabbia e una per la paura.
Mi auguro che possano esserti d'aiuto!
L'idea che possiamo avere tutto quello che vogliamo, è molto consumistica, ma è stata generalizzata a qualunque cosa: so che adesso dirò cose scomode che potranno anche far arrabbiare chi mi ascolta, ma vorrei tanto che prima di arrabbiarti, ascoltassi quello che sto per dire.
Sono davvero stufa di sentir dire grandi banalità, anche da colleghi, e vorrei invece dire ciò che evidentemente nessuno vuole assumersi la responsabilità di dire, e che sono sicura di non essere la sola a pensare.
Io ti chiedo: scegli, vuoi avere tutto oppure essere felice?
E se pensi che solo potendo avere tutto, sarai felice, ti ricordo un antico detto: “attento a ciò che chiedi, perché potresti ottenerlo”!
La verità vera è che dobbiamo scegliere cosa davvero conta per noi, e tentare di raggiungerlo, rinunciando a tutto il resto.
Questo implicacapire qual'è il valore che si da a ciò che si desidera veramente.
Dotare una cosa di valore, lo rende il nostro “tutto”, l'unico tutto che potremo avere veramente, e l'unico che ci farà sentire davvero vivi.
Ho cominciato ad affrontare questo tema dopo molti anni che ci rimugino sopra.
E' un tema complesso e coinvolgente; ho detto alcune delle cose che penso, molte altre potranno venire.
Non credo proprio di averlo esaurito, data la sua grandezza.
Vorrei consigliarti, comunque, di ascoltare tutti e due gli episodi che ho dedicato al tema, perché si completano un l'altro, sempre che possa parlare di "completezza".
In linea di massima, il mio intento è solo quello di lasciare delle riflessioni e magari qualche piccola conoscenza in più da un punto di vista che viene ancora troppo poco valorizzato, e cioè quello psicologico-spirituale.
Buon ascolto e grazie!
Ormai, nella nostra società, da tanto tempo il sesso non è più solo il mezzo per la procreazione, ma è diventato fine a sé stesso.
Ciò implica che è entrato a far parte dei “bisogni fisiologici”, è considerato “vitale” anche a livello psicologico, e a livello sociale è divenuto quasi un “diritto/dovere” imprescindibile nei rapporti tra uomo e donna.
È persino menzionato tra gli “obblighi” matrimoniali, e addirittura, in alcuni contratti pre-matrimoniali, viene sancito il numero di rapporti sessuali settimanali dovuti dai partner uno all'altro.
La sessualità viene presentata come una cosa normale, istintiva, naturale.
Naturale, istintiva, sì, certo, anche se non in un senso così superficiale come quello rappresentato dalla mentalità comune; sulla “normalità” nutro riserve, in quanto non è ancora stato chiarito il termine “normale”, e si tende a fingere di sapere cosa significhi, quando nessuno lo sa.
Ho cominciato ad affrontare questo tema dopo molti anni che ci rimugino sopra.
E' un tema complesso e coinvolgente; ho detto alcune delle cose che penso, molte altre potranno venire.
Non credo proprio di averlo esaurito, data la sua grandezza.
Vorrei consigliarti, comunque, di ascoltare tutti e due gli episodi che ho dedicato al tema, perché si completano un l'altro, sempre che possa parlare di "completezza".
In linea di massima, il mio intento è solo quello di lasciare delle riflessioni e magari qualche piccola conoscenza in più da un punto di vista che viene ancora troppo poco valorizzato, e cioè quello psicologico-spirituale.
Buon ascolto e grazie!
Che rapporto c'è tra la sessualità e la spiritualità?
Molte religioni tendono ad enfatizzare la purezza come una sorta di astinenza sessuale, ad esaltare la verginità della donna, e a promuovere determinati comportamenti.
La questione è rilevante, secondo me.
Io mi sono fatta molte volte questa domanda, e tutte le volte sono giunta alla conclusione che sarebbe importante fare alcune riflessioni.
Non si tratta di giungere ad una conclusione determinando il comportamento migliore.
Questo non mi interessa, e non credo che sia rilevante.
Ognuno fa ciò che sente.
La cosa importante per me, è, prima di decidere cosa si vuole fare, riflettere su alcuni temi.
Oggi voglio descrivere due modalità relazionali, così come descritte dalla teoria della Gestalt, che è la mia specializzazione. Si tratta del comportamento proiettivo e di quello retroflessivo...Le persone che usano questo tipo di comportamento, tendono ad attribuire all'altro o i propri pensieri, oppure i propri timori, e decidendo da soli cosa succederà con l'altro, di fatto non creano una relazione con l'altro, ma con una specie di sé stesso proiettato sull'altro...
Oggi desidero parlare del modo in cui chiunque intraprenda un cammino per cambiare sé stesso e la sua vita, mette inconsciamente in atto tutta una serie di comportamenti volti a boicottare il proprio progetto...
Ci sono infiniti modi in cui ci si boicotta.
Si va da stati emotivi ingiustificabili, all'insonnia, a malesseri vari, a piccoli incidenti domestici o sul lavoro, a idee confuse, ad avvenimenti esterni noiosi o fastidiosi, e davvero potrei andare avanti...
E' ormai molto tempo che sento dire che la mente crea la realtà, e sono molti anni che seguo con impegno questa direzione, attenta ad ogni informazione, proveniente sia dalle scienze, che dalla fenomenologia e da tutte le altre discipline attinenti. Nel tempo, ho accumulato risposte, domande, nuove risposte, metodi e tecniche, e teorie, tutte a supporto di questo precetto. Personalmente, io sto seguendo questa strada da molto tempo, ed ho commesso parecchi errori, che mi hanno offerto la possibilità di capire meglio, anche a mie spese, come funziona questo "meccanismo", come bisogna agire ed essere per poterlo realizzare. Adesso tutto il mio lavoro è rivolto in questa direzione, e questo episodio vuole solo essere un principio di un discorso più articolato, che se vorrai, potrai seguire insieme a me.
C'era una volta una bambina che aveva due genitori cresciuti in un contesto difficile, tra difficoltà, privazioni e durezze, e, anche se le volevano bene, non sapevano dimostrarle l'affetto che provavano per lei. Anzi, con lei avevano un contegno duro, quasi freddo, e la rimproveravano spesso, perché, a loro modo di vedere, così le facevano del bene: la facevano crescere umile e attenta a non sbagliare, e quindi facilitandola nel farsi accettare e ben volere, e la educavano alla vita, che le avrebbe richiesto fatica e sacrifici...