
Fino a ieri, anteponendo spesso l’interesse personale al rispetto delle regole comuni, abbiamo identificato il senso della vita nelle soddisfazioni che la società dei consumi ci proponeva e ci siamo illusi che le condizioni acquisite potessero durare per sempre. In pratica ci siamo scordati dell’impermanenza che caratterizza tutti i fenomeni: “niente dura, tutto cambia” ripetono quotidianamente i praticanti buddisti. Il passato non c’è più e il futuro non c’è già. L’unica via è amministrare consapevolmente il presente sapendo che il tempo della nostra vita è scandito da un succedersi ininterrotto di esperienze.