El Alamein è una minuscola località egiziana che tra il luglio e il novembre del 1942 divenne l’epicentro di uno dei più sanguinosi scontri della Seconda guerra mondiale. Per sei lunghi mesi i soldati italo-tedeschi e quelli britannici si fronteggiarono in un combattimento che ben presto assunse la forma di una guerra di posizione, simile agli scontri del primo conflitto mondiale. Decine di migliaia di giovani uomini furono costretti a vivere, combattere e, spesso, a morire in condizioni disumane, tra trincee scavate nella sabbia del deserto e campi minati, provati dal caldo, dalla fame, dalle malattie e dalla sete. In un momento in cui la guerra è tornata così presente, e vicina, abbiamo deciso di raccontare questa pagina terribile di storia italiana affidando la lettura delle lettere e dei diari dei giovani soldati di allora a un gruppo di giovani artisti di oggi. Alla voce narrante di Pablo Trincia si affiancano dunque quella dei musicisti Peter White, Matteo Maffucci, Gemello e degli attori Alessandro Tiberi e Matteo Cecchi, che hanno aderito al progetto.
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El Alamein è una minuscola località egiziana che tra il luglio e il novembre del 1942 divenne l’epicentro di uno dei più sanguinosi scontri della Seconda guerra mondiale. Per sei lunghi mesi i soldati italo-tedeschi e quelli britannici si fronteggiarono in un combattimento che ben presto assunse la forma di una guerra di posizione, simile agli scontri del primo conflitto mondiale. Decine di migliaia di giovani uomini furono costretti a vivere, combattere e, spesso, a morire in condizioni disumane, tra trincee scavate nella sabbia del deserto e campi minati, provati dal caldo, dalla fame, dalle malattie e dalla sete. In un momento in cui la guerra è tornata così presente, e vicina, abbiamo deciso di raccontare questa pagina terribile di storia italiana affidando la lettura delle lettere e dei diari dei giovani soldati di allora a un gruppo di giovani artisti di oggi. Alla voce narrante di Pablo Trincia si affiancano dunque quella dei musicisti Peter White, Matteo Maffucci, Gemello e degli attori Alessandro Tiberi e Matteo Cecchi, che hanno aderito al progetto.
Con l’arrivo delle forze tedesche, in Nord-Africa la situazione sembra nuovamente rovesciarsi. Gli inglesi sono costretti a ritirarsi dai territori libici, con l’eccezione del porto di Tobruch che ancora resiste. Anche per i nostri soldati è un momento di euforia, riportato sui loro diari. Mussolini giunge in visita al fronte, convinto di poter entrare trionfalmente in Egitto in poche settimane.
L'inferno di El Alamein
El Alamein è una minuscola località egiziana che tra il luglio e il novembre del 1942 divenne l’epicentro di uno dei più sanguinosi scontri della Seconda guerra mondiale. Per sei lunghi mesi i soldati italo-tedeschi e quelli britannici si fronteggiarono in un combattimento che ben presto assunse la forma di una guerra di posizione, simile agli scontri del primo conflitto mondiale. Decine di migliaia di giovani uomini furono costretti a vivere, combattere e, spesso, a morire in condizioni disumane, tra trincee scavate nella sabbia del deserto e campi minati, provati dal caldo, dalla fame, dalle malattie e dalla sete. In un momento in cui la guerra è tornata così presente, e vicina, abbiamo deciso di raccontare questa pagina terribile di storia italiana affidando la lettura delle lettere e dei diari dei giovani soldati di allora a un gruppo di giovani artisti di oggi. Alla voce narrante di Pablo Trincia si affiancano dunque quella dei musicisti Peter White, Matteo Maffucci, Gemello e degli attori Alessandro Tiberi e Matteo Cecchi, che hanno aderito al progetto.