5.16 Jean Christophe Lafaille: il riflessivo 🇫🇷
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5.16 Jean Christophe Lafaille: il riflessivo 🇫🇷
Jean Christophe Lafaille (1965 - Makalu 2006) aveva un sogno, come scrive sua moglie Katia: diventare il primo francese che avrebbe scalato tutti i quattordici 8000. Ne ha saliti 11, in stile alpino, molti con vie nuove, ma è morto sul Makalu, nel tentativo della prima solitaria invernale. Avevamo conosciuto Jean Christophe un po' di sfuggita con Pierre Béghin (podcast 5.10) che se l’era portato con sé: all’epoca Jean Christophe aveva 26 anni ed era alla sua prima esperienza in Himalaya. Fu un’esperienza traumatizzante, perché Béghin morì sotto agli occhi del giovane Jean Christophe che si ritrovò all’improvviso solo, su di una via mai scalata da nessuno, con l’oscurità e il maltempo imminenti. Il rientro al campo base fu una vera e propria discesa agli inferi che è raccontata splendidamente nel grande classico della letteratura d’alpinismo: "Prigioniero dell'Annapurna", edito dai Licheni. Fu un tale trauma che smise per un po' di andare in montagna. Poi la vita continuò: JC si rimise in sesto e riprese a fare alpinismo. Molto bonattiano come stile (cioè molto riflessivo) JChristophe prosegue il cambiamento di rotta per l'alpinismo francese inaugurato da Catherine Destivelle (podcast 5.15) con l’intenzione di di riportarlo ad un alpinismo più di maturità . Un grande alpinista quindi anche per lo spessore umano delle sue imprese.
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