
"Il viaggio" è tratto da "I Fiori del Male" di Charles Baudelaire. Dedicato al grande M° Franco Battiato nel giorno della sua scomparsa, il 18 maggio 2021. Trad. di A. Bertolucci, Garzanti, Milano, 1975 - Voce Marco Panfili.
Componimento, scritto nel 1859, fu pubblicato nel 1861 nella sezione intitolata La morte. È formato da otto parti, di cui presentiamo le ultime due (i versi 109-144 dell’originale), particolarmente significative per il tema dell’esistenza come viaggio verso la morte, la quale spalanca porte verso universi sconosciuti. Le quartine sono in versi sciolti, l’originale francese è in versi alessandrini a rima alternata. VII Che amara conoscenza si ricava dai viaggi! Oggi e ieri e domani e sempre il mondo monotono e meschino ci mostra quel che siamo: un’isola d’orrore in un mare di noia. 5 È il caso di partire? di restare? Rimani se puoi, parti se devi. Chi corre, chi s’appiatta per ingannare il Tempo, belva attenta e funesta… C’è qualcuno che, ahimé, non ha riposo, apostolo o Ebreo errante, e per sfuggire 10 all’infame reziario non gli basta né treno né veliero, e chi lo ammazza senza nemmeno uscire dal suo buco. Quando infine col piede ci calcherà la schiena noi spereremo ancora, e grideremo «Avanti!»; 15 e così come un tempo partimmo per la Cina, lo sguardo fisso al largo, il vento nei capelli, sul mare delle Tenebre ci sapremo imbarcare col cuore di chi è giovane e lieto di viaggiare. Sentite queste voci funebri e affascinanti 20 cantare: «Svelti, entrate da questa parte, voi che il Loto profumato volete assaporare! Qui i frutti si vendemmiano che brama il vostro cuore e sanno di miracolo; qui si coglie l’ebbrezza di questo strano, dolce pomeriggio infinito!»
#francobattiato #baudelaire #ilviaggio