Nel rumore che fa l’insieme delle cose a cui non si smette mai di pensare, ci chiediamo anche se per caso esiste una Grande Lezione.
Questa storia si chiude aprendosi ad altre storie: se ti va, puoi scrivermi a lasindromedistandby@gmail.com
La sindrome di standby è un podcast di Adele Meccariello ma è prima ancora una vecchia battuta di Corrado Guzzanti - usata in tutt’altro contesto - che però involontariamente descrive alla perfezione la sensazione che questa serie prova a raccontare: cosa rimane quando il lavoro se ne va?
Nel caos da licenziamento, proviamo a fare ordine seguendo un metodo che a quanto pare funziona benissimo (almeno con i calzini).
La sindrome di standby è un podcast di Adele Meccariello ma è prima ancora una vecchia battuta di Corrado Guzzanti - usata in tutt’altro contesto - che però involontariamente descrive alla perfezione la sensazione che questa serie prova a raccontare: cosa rimane quando il lavoro se ne va?
Come si parla di un licenziamento? Diamo davvero il giusto peso alle parole?
E quante domande si possono inserire nella descrizione dell'episodio di un podcast?
La sindrome di standby è un podcast di Adele Meccariello ma è prima ancora una vecchia battuta di Corrado Guzzanti - usata in tutt’altro contesto - che però involontariamente descrive alla perfezione la sensazione che questa serie prova a raccontare: cosa rimane quando il lavoro se ne va?
Un giorno in ufficio ti danno una lettera - La Lettera - e un sacco di cose iniziano a cambiare.
La sindrome di standby è un podcast di Adele Meccariello ma è prima ancora una vecchia battuta di Corrado Guzzanti - usata in tutt’altro contesto - che però involontariamente descrive alla perfezione la sensazione che questa serie prova a raccontare: cosa rimane quando il lavoro se ne va?