
In questo romanzo dei primi del Novecento, Svevo costruisce la sua figura dell' "inetto", sempre più spesso protagonista della letteratura di quegli anni, di pari passo con lo sviluppo della psicanalisi. Tra i più grandi segni dell'inettitudine di Zeno vi è sicuramente la sua incapacità di smettere di fumare. Zeno si ripromette continuamente di smettere di fumare ma puntualmente non riesce a mantenere il proprio proposito perchè il sapore dell'ultima sigaretta è sempre più intenso rispetto a quello di tutte le altre.