Partendo da una piccola disputa sulla proprietà di un prato o da un diverbio sulle capacità dei propri cani, i due continueranno a scambiarsi invettive in un crescendo di battibecchi comici dallo scoppiettante finale. Anche in questo atto unico non ci troviamo di fronte a personalità di rilievo, ma a personaggi che annunciano e talvolta anticipano ridicole figure dai contorni borghesi, esseri puerili, prigionieri di sogni volgari, di ambizioni futili, capaci tutt'al più di piccole rivelazioni, svenimenti e capricciose pulsioni.
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Partendo da una piccola disputa sulla proprietà di un prato o da un diverbio sulle capacità dei propri cani, i due continueranno a scambiarsi invettive in un crescendo di battibecchi comici dallo scoppiettante finale. Anche in questo atto unico non ci troviamo di fronte a personalità di rilievo, ma a personaggi che annunciano e talvolta anticipano ridicole figure dai contorni borghesi, esseri puerili, prigionieri di sogni volgari, di ambizioni futili, capaci tutt'al più di piccole rivelazioni, svenimenti e capricciose pulsioni.
Ivan Vasilevic Lomov si presenta in casa del possidente Stepan Stepanovic Cubukov per chiedere in moglie la figlia Natalia, che a sua volta pensa che Lomov sia venuto per un contratto d'affari e scopre solo alla fine che si trattava di un contratto di matrimonio. Tutto il testo è basato su questo equivoco. Partendo da una piccola disputa sulla proprietà di un prato o da un diverbio sulle capacità dei propri cani, i due continueranno a scambiarsi invettive in un crescendo di battibecchi comici dallo scoppiettante finale. Anche in questo atto unico non ci troviamo di fronte a personalità di rilievo, ma a personaggi che annunciano e talvolta anticipano ridicole figure dai contorni borghesi, esseri puerili, prigionieri di sogni volgari, di ambizioni futili, capaci tutt'al più di piccole rivelazioni, svenimenti e capricciose pulsioni.
La domanda di matrimonio di A. Cechov
Partendo da una piccola disputa sulla proprietà di un prato o da un diverbio sulle capacità dei propri cani, i due continueranno a scambiarsi invettive in un crescendo di battibecchi comici dallo scoppiettante finale. Anche in questo atto unico non ci troviamo di fronte a personalità di rilievo, ma a personaggi che annunciano e talvolta anticipano ridicole figure dai contorni borghesi, esseri puerili, prigionieri di sogni volgari, di ambizioni futili, capaci tutt'al più di piccole rivelazioni, svenimenti e capricciose pulsioni.