
Quante volte ci è capitato di parlare, anche tra amici, alle cene o così per caso, delle differenze caratteriali tra uomo e donna? Di parlare magari del tipico stereotipo dove diciamo che le donne sono più propense a fare o essere questo e quest’altro e gli uomini in quest’altra cosa ecc? Beh, oggi parleremo esattamente di uno di questi argomenti, forse quello più comune, quello che più spesso salta fuori quando parliamo di queste differenze caratteriali. Stiamo parlando della famosa intelligenza emotiva.
Molto spesso mi è capitato, a me in primis, durante queste conversazioni, di di utilizzare in modo improprio il termine “intelligenza emotiva”. È sempre stato usato per indicare un certo grado di sensibilità alle cose e alle circostanze. Magari usato per indicare semplicemente quanto siamo affini alle emozioni e quanto siamo appunto sensibili. Studiando però per questo podcast ho scoperto che questa concezione è molto riduttiva e che in realtà l’intelligenza emotiva è molto più di tutto questo.
Per Intelligenza Emotiva si intende la capacità di creare un'armonia fra "mente e cuore", di fare cioè un uso intelligente dell’emozione. Ciò che proviamo è alla base di quasi tutte le decisioni più importanti che prendiamo nella nostra vita. Saper riconoscere e dare un nome alle nostre emozioni è quindi fondamentale per dare significato a quello che ci accade. L'intelligenza emotiva è la capacità di comprendere, utilizzare e gestire le proprie emozioni in modi positivi per alleviare lo stress, comunicare in modo efficace, entrare in empatia con gli altri, superare le sfide e disinnescare i conflitti. In termini pratici, questo significa essere consapevoli che le emozioni possono guidare il nostro comportamento e avere un impatto sulle persone e imparare a gestire quelle emozioni, sia le nostre che quelle degli altri. L'intelligenza emotiva serve a costruire relazioni più forti, avere successo a scuola e al lavoro e perseguire efficacemente i tuoi obiettivi di carriera e personali. Può anche aiutarti a connetterti con i tuoi sentimenti, trasformare l'intenzione in azione e prendere decisioni su ciò che conta davvero per te. Alcuni studi sull’intelligenza emotiva suggeriscono che possa essere appresa e rafforzata, mentre altri sostengono che sia una caratteristica innata.
Da dove deriva questo concetto? Ad introdurre il concetto di intelligenza emotiva sono stati i professori Peter Salovey e John D. Mayer, che ne parlarono per la prima volta nel 1990 nel loro articolo "Intelligenza emotiva" sulla rivista Imagination, Cognition and Personality.