L'applicazione della Matematica a tutti i campi dello scibile umano e la visione neoplatonica e rinascimentale di Architettura come modello matematico, sono al centro dell'opera di John Dee "The Mathematical Preface to Elements of Geometry of Euclid of Megara", vera e propria "summa" delle cognizioni storico-filosofiche contemporanee all'epoca del matematico inglese, e di quelle passate. Ne parliamo in questo capitolo.
Opera alchemica, simbolo che racchiude molteplici significati, ma anche compendio astrologico ed espressione della visione del mondo di John Dee: tutto questo è la "Monas Hieroglyphica", pubblicata nel 1564. In questo episodio cerchiamo di tracciarne una descrizione.
Non c'è dubbio che John Dee sia stato un competente matematico e che abbia rivestito un ruolo importante nello sviluppo della matematica (e dell'occultismo), oltre che del Rinascimento europeo in Inghilterra. Molti dei matematici attivi a Londra alla fine del sedicesimo secolo, hanno imparato la loro arte da lui, o da altri a lui ispiratisi. Tutto questo conferisce a Dee un posto di rilievo nella storia intellettuale dell'Inghilterra Tudoriana, e non solo. le conoscenze su questo personaggio sono state recentemente ampliate: nuove teorie e nuovi studi lo vedono infatti, non più come un semplice collegamento tra pensatori inglesi e quelli del resto d'Europa, ma come uno dei primi e fondamentali precorritori della rivoluzione scientifica. In questa puntata cerchiamo di capirne il perchè.
Dopo aver tracciato un quadro generale della vita, dei viaggi e dei molteplici interessi di John Dee, in questo episodio esaminiamo più da vicino elementi, fatti, luoghi e personaggi che hanno avvicinato la complessa e affascinante personalità di Dee all’Italia, Paese da cui giungeranno molte delle idee che svilupperà, come vedremo, in seguito.
In questo primo episodio tratteggiamo la figura di John Dee attraverso le fasi più importanti della sua vita, sempre in bilico fra luce ed ombra, dalla nascita alla formazione, dai viaggi agli incontri con i potenti del tempo, fino alla fine in miseria e senza gloria.