
Un futuro distopico del 2060, in cui finzione e realtà si intrecciano, diventa il punto di partenza per riflettere sul patrimonio architettonico.
In questo viaggio tra ricerca e memoria, trasformazione e visione, l'architettura sopravvive non solo nella materia, ma prende forma nelle storie che l’attraversano, anche quando i luoghi cambiano o scompaiono.